Malcolm Delaney #23
Il buon Foe, amante della polemica e allo stesso modo al centro di polemici dissidi nell’ambiente meneghino da quando è sbarcato sotto la Madonnina, è ancora croce e delizia per l’Olimpia.
Il suo avvio di stagione è stato un crescendo, dopo una prima parte parecchio al di sotto degli standard per questioni fisiche, nella seconda il play di Baltimora è salito di colpi, sia offensivamente, che difensivamente dove è stato lock-down defender contro alcuni dei piccoli più talentuosi della lega. Poi, di nuovo, la sorte lo ha colpito ed è arrivato l’ennesimo stop nel calvario di MD23.
Ci riferiamo a uno degli uomini chiave del ciclo messiniano, il punto di partenza spesso e volentieri della difesa biancorossa e imprescindibile nella dicotomia con il pariruolo spagnolo. Le incognite fisiche continuano a tormentarlo, ma non lo rendono, con tutti i suoi limiti di polemismo ricorrente e di playmaking macchinoso, meno essenziale per il team biancorosso. Che Dio te la mandi buona, Malcolm!
(9/16, scorri in fondo per cambiare pagina e continuare la lettura)