Una Reyer di lusso è 2°: Milano cade senza appello

Lele
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Una grande, grandissima Reyer batte in un Taliercio strapieno una Milano che si conferma in crisi ed – anzi – la acuisce ancor di più. Terzo ko consecutivo tra campionato ed Euroleague per la formazione di coach Messina dopo quelli con Virtus e Baskonia. In laguna finisce 78-72 per i padroni di casa, che hanno fatto il vuoto nei primi 15′ di secondo tempo prima di subire la parziale rimonta ospite, arenatasi sul -4 e messa definitivamente in soffitta dalla stoppata di Brooks su Mirotic.

4 i giocatori in doppia cifra per la formazione di Neven Spahija, guidata dai 14 con 6 rimbalzi di un eccellente Tucker, dai 13 e 6 assist di uno Spissu molto positivo nella ripresa e dai 10 a testa di Tessitori e Brooks, con quest’ultimo che aggiunge anche 8 rimbalzi ed una grande stoppata su Mirotic nei secondi finali. La squadra di Messina ne ha 18 da Shabazz Napier e 16 con 8 rimbalzi da parte di Nikola Mirotic, che – però – tira 1/6 dall’arco. Solo 7 con 2/9 dal campo per Shields.

LA REYER BATTE MILANO E SI PRENDE IL SECONDO POSTO

La partita

Primo quarto di alti ritmi e spettacolare al Taliercio: la Reyer parte forte trovando il 10-6 con un Tessitori ispirato e con una fase difensiva importante, Milano – da par suo – non si fa impressionare e con un contro-break di 0-6 si porta avanti grazie a Napier, Tonut e Mirotic. L’equilibrio dura a lungo, almeno sino al 20-21 del minuto 8: da lì in poi parziale di 7-1 degli oro-granata con 2 triple in fila di Wiltjer per il 27-21 del 10′.

Nel secondo tempo avvio equilibrato con i padroni di casa che trovano il +8 grazie ad un rimbalzo offensivo di Kabengele, prima di un parziale di 0-8 della formazione ospite che costringe Spahija al time-out. Flaccadori e Voigtmann protagonisti del riaggancio, un 5-0 firmato Tucker firma il +2 locale, che si protrae sino alla seconda sirena. Al 20′ è 42-40.

Nel terzo quarto partenza scioccante per la squadra milanese, che incassa un terrificante 20-5 in 8′, con l’unico canestro dal campo che arriva dopo 8’30” da parte di Shields. La Reyer spinge sull’acceleratore con le triple di Spissu, i canestri di Heidegger e l’ottimo impatto di un Davide Casarin grande protagonista. La tripla di Brooks a 10″ da fine periodo è la definitiva mazzata alle speranze della formazione di coach Ettore Messina.

Negli ultimi 10′ Milano prova a reagire e ritrova il -10 con un bel 0-6 di break firmato Mirotic e Napier, ma è un fuoco di paglia visto che Venezia reagisce sulle ali di Spissu e Brooks per il tramortente 8-2 che scrive 73-57. Si va spediti a break e contro-break, Milano ritorna a -4 con due siluri di Shields e Mirotic mettendo paura al Taliercio ma ci pensa una stoppata di Brooks e 2 liberi di Tessitori a mandare i titoli di coda. Si chiude – poi – con Tucker che piazza un’altra stoppata tonante mandando in esaltazione il suo pubblico: 78-72 al 40′.

TUCKER VELEGGIA AL FERRO: GRANDE PROVA DELLA GUARDIA AMERICANA

Reyer convincente: successo di squadra e grande reazione

Si chiude all’urlo “MVP MVP MVP” di un Taliercio estasiato dalle giocate di un Rayjon Tucker debordante, con la guardia americana che prima di “fare il giro” dispensa cuori ai suoi tifosi. Lo si sapeva da tempo che il #59 fosse giocatore da prime posizioni nella lista dei giocatori più determinanti di questo campionato, ma oggi ha messo in chiaro una volta in più che è duro da battere anche nella metà campo difensiva.

L’ex NBA nella sfida tra Reyer e Milano è stato messo da coach Spahija sulle tracce di Shavon Shields, indiziato numero uno in casa Olimpia per colpire Venezia dopo i 28 della Coppa Italia: l’ex Trento magari è in un momento di forma non scintillante, ma al Taliercio è stato “ammutolito” per larghi tratti dalla staffetta tra lo stesso Tucker ed un ottimo Casarin, con l’azzurro che è stato protagonista di una partita di grande valore.

Aveva chiesto una grande prova di squadra, una reazione ai suoi ragazzi il tecnico croato di casa lagunare: stasera è stato accontentato da tutti i suoi giocatori, che hanno sempre gettato il cuore oltre l’ostacolo reagendo con tenacia e qualità ai momenti logici di difficoltà. Disinnescato Shields, disinnescato l’attacco milanese nel terzo quarto costringendolo a solo un canestro dal campo ed 11 assist nei 40′: queste due le prime chiavi.

In un match vinto con merito poi la grande differenza la ha fatta una metà campo offensiva dove tutti sono stati protagonisti: 22 assist di squadra, 4 giocatori in doppia cifra, 9 giocatori sui 10 impiegati hanno messo a segno almeno 2 punti. Una cooperativa vera e propria, che ha reagito alla grande al ko di settimana scorsa con Sassari, giocando 40′ di spessore trascinando il suo pubblico e prendendosi il secondo posto.

MARCO SPISSU, GRANDE PROTAGONISTA DEL SUCCESSO DELLA REYER

Milano, la crisi ora è pesante: anche in LBA non si vince più

Allarme rosso. O meglio, allarme bianco-rosso: Milano non riesce più a vincere in trasferta o forse non sa più vincere. Tre ko in fila lontano dal Forum tra Bologna, Baskonia e Reyer, tre ko con grandi, grandissime fragilità difensive ed offensive di una squadra che oggi appare stanca, svuotata fisicamente e mentalmente, con l’immagine di un Melli irriconoscibile e cotto a puntino come fosse una cotoletta. Non può più essere un discorso di infortuni, di stanchezza derivante dai viaggi: questa Olimpia ad oggi è un rebus.

Certamente la squadra oro-granata ha messo in campo una partita straordinaria per aggressività mettendo in crisi le Scarpette Rosse, ma vedere una squadra con questo talento diffuso chiudere un terzo quarto da 1/12 dal campo (Shields a 90″ dalla terza sirena) e 0 assistenze è un qualcosa che va al di là dei meriti (enormi) dei padroni di casa. Ci vuole – come si è già scritto – maggior concentrazione e forse quel passo di responsabilità in più per uscire dalla difficoltà, che duri 1, 2, 10 o 30 minuti.

Da salvare nel match del Taliercio forse l’avvio e la reazione dell’ultimo periodo, quando Milano ha messo in campo una difesa degna di nome: troppo poco però per soddisfare un Ettore Messina scuro in volto, che ha attaccato i suoi per la mollezza con cui hanno giocato complessivamente questo scontro diretto. Serve – come ammesso dallo stesso tecnico – che tutti portino il proprio mattoncino, cosa che non sta mai riuscendo se non in qualche grande partita: per credere ancora in qualcosa serve cambiare registro.

A preoccupare principalmente è la tenuta mentale di una squadra già fragile di suo ed oggi totalmente affondata da una Reyer tambureggiante e battagliera: non c’è reazione che tenga se non esiste da parte di tutti l’idea di fare un passo in più per contrastare l’avversario, che sia più o meno grosso, forte, qualitativo. Ora la preoccupazione che riferiva ad un’Eurolega certamente modesta ma ancora aperta si riversa anche su una LBA che è forse ancor più insufficiente: 6-6 il computo in trasferta ed un quarto posto in classifica non all’altezza dei nomi in roster.

UN CORRUCCIATO COACH MESSINA: MILANO E’ IN CRISI NERA

Foto credit Reyer e Milano

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Lele

Atleta amatoriale e giudice di gara, appassionato di atletica e basket
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