Via ai Play-In: Maccabi ed Efes favorite, ma Baskonia e Virtus…

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Play-In al via questa sera per la prima volta nella storia di Euroleague. Maccabi ed Efes favorite, magari nemmeno di poco, per le gare di oggi, ma Baskonia e Virtus hanno carte da giocare. Poi è gara secca…

Per la prima volta nella storia di Eurolega questa sera si giocano i Play-In. Introdotti in NBA e subito introdotti in Europa, un po’ frettolosamente a parere di chi scrive, rappresentano una novità dalla quale non sappiamo esattamente cosa aspettarsi, se non il fatto che, trattandosi di gara secca, potrebbero portare a significative sorprese, un po’ sulla falsariga di quanto accade alle Final 4.

La formula? Chi vince tra Maccabi e Baskonia è direttamente qualificato ai Playoff come #7 e sfiderà il Panathinaikos a partire da martedì 23 aprile, secondo il calendario Playoff svelato ieri. Chi perde se la vedrà venerdì contro la vincente della sfida tra Efes e Virtus con in palio il posto #8 nei Playoffs, che vorrà dire Real Madrid (gara 1 sempre il 23 aprile).

Una breve analisi di ciò che possiamo attenderci dalle due sfide che vedono in campo due delle squadre più calde di questo ultimo periodo: Maccabi da 7/1 nelle ultime 8, Efes da 8/2 nelle dieci.

MACCABI v BASKONIA – Belgrade Arena, h.1900

1/1 in stagione regolare con verdetti abbastanza chiari per quanto riguarda le caratteristiche delle partite.

Il 19 dicembre è 89-81 Maccabi con il gioco interiore israeliano a farla da padrone. 17+11 con 5 falli subiti per Nebo e poi grande contributo anche da Sorkin, 14+7, e Webb, 17+8. Il 50-35 a rimbalzo la dice lunga per le sofferenze di un Baskonia che ha Howard a 19 ed un buon 15+11 di Sedekerskis.

L’1 febbraio ci si rivede al Buesa ed è 92-82 basco con un Howard notevole (26 con 10/17 dal campo) ma soprattutto un Maik Kotsar in grado di tener botta sotto canestro: 10+9.

Decisivo il secondo quarto da 34-21, al Maccabi non basta un Baldwin da 25 con 4 rimbalzi e 6 assist.

Riviste le due gare ci pare fondamentale la questione rimbalzi e gioco al ferro. Se il Baskonia riesce almeno a resistere in quelle situazioni ha più di una chance, se va sotto pesantemente lì diventa quasi impossibile. Moneke e Costello, con Sederkeskis, dovranno superarsi nell’affiancare l’unico centro di ruolo, Kotsar, in quest’ottica.

E’ vero che ci sono esterni che sono interpreti in grado di cambiarla e, perchè no, vincerla, ma lo è altrettanto che ci paiono ben distribuiti.

Di solito queste gare sono a punteggio basso, ma viste le due contendenti è probabile si vada in altra direzione.

EFES v VIRTUS – Sinan Erdem Sports Hall, h.2000

Anche qui siamo 1/1 in stagione regolare.

Il 3 novembre è 93-81 per le V nere che prevalgono a rimbalzo (32/25) con un Dunston da 14+6 che pareggia l’atletismo e la stazza rivale (Ziziz era ancora in Turchia e non c’era, di conseguenza, ancora Oturu) ma soprattutto un Toko da 19+5+6, periodo nel quale la candidatura ad MVP è più di un’ipotesi.

“Milos” Shengelia ed una Virtus da favola: Efes Ko!

Il vantaggio di 9 punti turco a metà secondo quarto diventa più 5 dopo il riposo ed è proprio il terzo periodo a fare la differenza (28-17). Solo 8 le perse bianconere, 14 quelle rivali. Il motore Efes non parte sulla base di un’ottima cura del pallone da parte degli uomini di Banchi.

E’ una delle tante, classiche vittorie in stile Virtus dei primi 4 mesi di stagione.

Altra storia sulla sponda europea di Istanbul il 12 gennaio: 99-75 e gara che dura 5 minuti, sino all’8-9. 50-29 il primo tempo, 26 di Darius Thompson, mai così realizzatore, 10+10 di Tyrique Jones, a rimbalzo è 33-28. Ma soprattutto ci sono 18 perse Virtus che innescano il ritmo avversario.

A ripensarci proprio queste perse ci paiono la chiave di tutto. A Bologna servono due cose: prendersi cura dei possessi per controllare il ritmo, non necessariamente troppo basso, e contente il debordante atletismo di Jones ed Oturu.

Poi ovvio che ci sia gente come Larkin (Beaubois, Bryant…) da tenere a bada per Banchi ed i suoi, ma in fondo uno Shane da 28 ma un pareggio sotto canestro non sarebbero un brutto affare.

I turchi devono accendersi con un ritmo che porti la Virtus fuori controllo: in quel caso sarebbe durissima per le V nere.

PS Per la prima volta in stagione la sfida si gioca con Tomislav Mijatovic sul pino dell’Efes. Nelle due gare precedenti c’era ancora Erdem Can. E’ un dettaglio non indifferente, è un Efes differente.

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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