Eurobasket Day 1 – E’ festa tedesca. Poi c’è Luka…

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Eurobasket al via con le gare dei gruppi A e B. Le prime sfide regalano verdetti interessanti ed il primo recital di Luka Doncic.

SPAGNA – BULGARIA (gr. A) 114-87

Poco più di una sgambata per gli uomini di Sergio Scariolo. Non poteva esserci gara e non vi è stata a causa dell’abisso tecnico e di profondità tra le due squadre.

28-17 alla prima sirena, 57-35 a metà gara: dopo pochi minuti era tutto chiaro.

La “famiglia” Hernangomez fa il vuoto, combinando per 29 punti e 14 rimbalzi con 7/11 da due, 2/5 da tre e 9/11 ai liberi. Rudy è eterna sentenza (4/7 dall’arco) ed il tanto preventivamente discusso Lorenzo Brown propone la sua pallacanestro aggressiva ed efficace.

Arrivano cose buone un po’ da tutti, con lo sforzo ovviamente ben distribuito tra i 20’57 di Lopez-Arostegui e gli 11’49” di Joel Parra, fatta eccezione per i 5’48” di Sebastian Saez, l’ala in forza ai giapponesi dell’Alvark Tokyo, unico con ultimo in singola cifra.

La Bulgaria? E’ solo Sasha Vezenkov, che ricomincia con gli abituali numeri da superstar: 26+11 con pochissimi errori al tiro. La corsa al titolo di MVP, ma di Eurolega, è già cominciata per il nativo cipriota. Per qualche momento è parso che i 212 cm di Emil Stoilov potessero dare fastidio, ma il ventenne centro dell’Estudiantes non ha poi inciso troppo, col solo dato positivo del 5/6 da 2 macchiato però da un solo rimbalzo.

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BOSNIA – UNGHERIA (gr. B) 95-85

Equilibrio sorprendete a metà gara, con gli ungheresi avanti 46-45.

La leadership di Hanga va ben oltre i numeri mentre Szilard Benke, 27enne esterno del Gravelines Dunkerque, sembra rebus irrisolvibile per la retroguardia bosniaca che lo vede metterne 15 nei primi 23′ di gioco con un solo errore al tiro.

L’esperto Vojvoda non sbaglia un colpo e l’equilibrio prosegue sul 54-54, quando due errori clamorosi di Keller hanno le sembianze del cattivo presagio per i magiari.

I 3 falli di Nurkic lo tengono lontano dal campo ad inizio ripresa, poi il suo rientro corrisponde col primo tentativo di allungo dei suoi, accompagnato da un Musa che crea in proprio e per gli altri, trovando in Halilovic il destinatario di tante gradevoli missive cestistiche.

A fine terzo periodo pare che la Bosnia se possa andare, sul +10, ma gli ungheresi non mollano e tornano a -3 sul 73-76 con 7′ da giocare.

E’ il momento dei grandi ed allora inizia uno scambio di colpi a firma Musa, Nurkic e Hanga di una certa qualità.

La Bosnia la chiude, non senza soffrire, grazie ai 19 con 6 rimbalzi e 5 assist di Dzanan Musa, già in forma Real, ed agli stessi punti di Nurkic, che ci aggiunge però soli 4 rimbalzi, dato che da uno come lui ci aspetteremmo assai più sostanzioso in questo contesto.

Hanga da 16, ma con un negativamente determinante 1/7 dall’arco, ed i 20 di Benke, che ci aggiunge 6 rimbalzi e 4 assist, sono la chiave di un Ungheria che si porta dietro una certezza ed un dubbio. Keller è una calamità per il peso specifico degli errori commessi, ma soprattutto perchè Vojvoda seduto così a lungo nel momento chiave?

TURCHIA – MONTENEGRO (gr. A) 72-68

La Turchia, reduce da un periodo decisamente negativo, parte malissimo in difesa, dove non oppone nulla alle iniziative montenegrine. Disastro sul “p&r”, dove o si perde il penetratore oppure il rollante. Dopo 12′ è 25-18 per gli uomini di Radovic, prima di un 2/2 dall’arco turco a firma Mahmutoglu e Larkin che ricuce lo strappo.

Prima che suoni la sirena di metà gara suona la sveglia caricata da Ataman ed allora prima una doppietta da tre ancora di Larkin, poi i lampi firmati Sengun ed Osman creano un divario che dopo 20′ dice 41-31.

Le accuse di scarsa aggressività mosse dall’ambiente turco al fenomeno dell’Efes sembrano aver sortito il giusto effetto, mentre la classe di Sengun è veramente cristallina, come peraltro le movenze di Cedi Osman.

Dubljevic e Simonovic riaprono la faccenda ad inizio terzo quarto con un 6-0 perentorio che costringe Ataman al timeout ma solo un inopinato 0/2 in lunetta toglie altri due punti allo stesso Simonovic. La tripla del -2 balcanico sancisce il ritorno allo stato di colabrodo della difesa ottomana. Altro buco ed è pareggio a quota 44, prima del +3 di Dubljevic, che oltre l’arco viene lasciato più solo della bollicine dell’acqua Lete.

Quando l’ennesima tripla di Dubi sancisce il 66-61 per i suoi a 4’02” dal termine sembra che la frittata turca sia cucinata a puntino ma qui arriva il momento di quelli veri.

Larkin 1/2 dalla lunetta e tripla di Mahmutoglu per tornare a meno 1, poi Mihailovic confeziona ancora il +3. Ancora Shane per Sengun e poi a 24″ dal termine la grandissima giocata che risulterà vincente di Korkmaz. L’errore di Mihailovic dice sostanzialmente stop e poi arriva la tripla da metà campo a definire il 72-68 finale per Ataman e soci.

“Shane the great” da 18 e 7 assist con un suo errore dal campo ed un Mahmutoglu chirurgico nel suo 3/4 dall’arco sono le poche buone notizie di quella che doveva essere la squadra più forte non di poco, insieme ad un Sengun che promette veramente bene.

Un Dubi eroico da 18 con 4/8 da tre ed un positivissimo Simonovic (13 +7 con un solo tiro sbagliato) sono l’orgoglio montenegrino.

Ha vinto la Turchia, francamente avrebbero meritato gli avversari.

SLOVENIA – LITUANIA (gr. B) 92-85

Gran bella partita a Colonia e successo sloveno che vi raccontiamo nel nostro pezzo dedicato.

BELGIO – GEORGIA (gr. A) 79-76

Sfida durissima, livello non proprio eccelso, in cui i belgi portano a casa un successo chiave in ottica qualificazione. Ora, superando la non certo irresistibile Bulgaria, la seconda fase potrebbe diventare realtà per gli uomini di Dario Gjergia.

La vince la vecchia conoscenza italica Jonathan Tabu con una tripla eccellente a pochi secondi dal termine del supplementare alla quale prova a replicare Sanadze senza esito positivo.

Belgio in controllo a lungo, poi quando la reazione georgiana pareva aver indirizzato la gara su binari favoreggi a Bitadze e compagni è arrivata una nuova fiammata belga che ha portato il tutto alla parità del 40′.

Dominio georgiano a rimbalzo (44-36), mentre la qualità non proprio altissima della sfida è testimoniata dal 12/15 dei vincitori e dal 17/20 degli sconfitti nella ratio assist/perse.

14 di Tabu e di Mvema, che combinano per un ottimo 7/13 dall’arco da un parte, mentre tra gli sconfitti Mamukelashvili ne mette 18 con 13 rimbalzi e Bitadze ne produce 14 con 9 carambole raccolte.

Ma in realtà tutto l’attacco georgiano si basa sull’aggressività e sulla creatività di Thad McFadden. Uno degli eroi della stagione d’oro di Murcia chiude a 17 in 38’54” con 6 assist, ma se tutto ciò non è bastato per superare un Belgio tutto sommato non trascendentale, il futuro della nazionale di Zouros non è così promettente. Possibile che la gara con il Montenegro dell’ultima giornata sia a questo punto quella chiave per l’eventuale passaggio agli ottavi.

FRANCIA – GERMANIA (gr. B) 63-76

Sorpresa? Forse. Ma la Germania di Maodo Lo che celebra Nowitzki va tenuta in considerazione eccome.

Vi raccontiamo il successo teutonico dettagliatamente nel nostro articolo.

(Photo: http://www.fiba.basketball)

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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