Euroleague Power Ranking #3 | I valori si consolidano, il Real resta lassù

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OBIETTIVO PRINCIPALE PLAY IN

I margini di errore sono molto, molto risicati per questo gruppo di squadre. I record di oggi possono essere ribaltati in un amen, ma è chiaro come, soprattutto per chi è attualmente sotto la 50% di vittorie, servano strisce vincenti importanti. I Play-In sono lo scenario più realistico. Agganciare i Playoff diretti francamente molto complicato.

6 squadre sostanzialmente per un posto, a meno di grandi sconvolgimenti, poichè oggi è difficile pensare che le prime 9 mollino.

#15 – BAYERN (prec. 12) – record 8/13

La squadra c’è, c’è sempre stata, ma ha gettato al vento diverse gare per dettagli e gestione finale.

Restiamo convinti sia un brutto cliente per tutti e l’immagine più chiara dei bavaresi riteniamo siano le 2 L recenti di Bologna ed Istanbul. Grandi partite, a lungo in controllo, poi la caduta per errori pesanti.

Piace la struttura di gioco ed affascinano diversi protagonisti come Edwards, Weiler-Babb, Bonga e Francisco. I limiti di Bolmaro sono verso il cielo (ma deve dimostrare che sia così), mentre Obst ed Ibaka sono la magìa e la bellezza del gioco.

Un calendario gradevole può rilanciare la squadra di Laso, ma agganciare il decimo posto oggi ci pare richieda una serie di W estremamente complicata.

Pablo Laso | Eurodevotion

#14 – VALENCIA (prec. 14) – record 10/11

Quando pensi che i “taronja” siano sul punto di crollare eccoli che riemergono, quando li vedi con possibilità concrete ecco che perdono gare assurde.

La doppia “prodezza” di Brandon Davies, prima contro il Pana e poi contro lo Zalgiris, è costato due sconfitte sanguinose. Il supplementare di Madrid, miracolo sì ma a favore dei “blancos”, ha completato il disastro.

Dovevi e potevi essere 13/8, ora sei 10/11 ed arriva una sorta di spareggio con Milano, comunque più decisivo, in caso di sconfitta, per i biancorossi.

Pangos può dare la spinta decisiva, spostando Chris Jones in guardia? E’ “la mossa” per Mumbrù?

Il talento c’è, l’esperienza pure, ma serve continuità. Il calendario non è per nulla semplice e serve arrivare 13/13 alla sosta per poi provarci sino in fondo.

pangos-valencia

#13 – EFES (prec. 11) – record 8/13

Adda passà a nuttata” dicevamo a dicembre e la nottata è stata lunga e terribile. ma l’Efes delle ultime settimane c’è, anche grazie al recupero di alcuni protagonisti importanti.

Sia chiaro, se sei 8/13 serve più di un miracolo, ma guardando al calendario la speranza c’è. Il margine di errore non esiste più, e nemmeno per grandi colpe proprie, quindi sotto anche con le grandi che è necessario battere in diverse occasioni.

Barcellona, Monaco, Milano e Maccabi inframezzate dalla trasferta con lo Zalgiris: 4/1? Sì, altrimenti la nottata si allunga ulteriormente.

Tecnicamente un miglior rendimento di Darius Thompson ci pare la chiave. Il giocatore c’è, assolutamente, e deve solo trovare continuità, cosa che è mancata in generale e che è dovuta alle tante, troppe assenze. Molto interessante la coppia esplosiva Jones-Oturu, con quest’ultimo grande ed inattesa sorpresa. Poi se Larkin fa il Larkin allora sperare è lecito.

Con realismo, ovviamente, perché le possibilità sono poche e vanno coltivate gara dopo gara senza più lasciar indietro nulla.

efes-virtus

#12 – OLIMPIA (prec. 13) – record 9/12

Parlare di Milano è veramente complicato. Le incognite sono tante, le delusioni pure, le situazioni inspiegabili si sono moltiplicate ma tant’è, oggi l’Olimpia ha vinto molto meno del 50% di gare giocate. Rispetto a tutte le squadre che la seguono e la precedono di poco in questo “ranking” ha l’aggravante di essere partita con ambizioni ed aspettative ben diverse, dovute ad uno sforzo finanziario illimitato da parte della proprietà.

Inutile tornare sugli errori, è palese come la Milano di oggi, alle prese con 4 assenze le quali hanno ognuna un peso differente dall’altra, abbia la sua arma principale nel far giocare male gli avversari. Se riesce a fare quello compete, altrimenti notte fonda.

Serve il Napier dello scorso anno, non quello invisibile, se non dannoso, visto sinora, e serve soprattutto il rientro di Shavon Shields, uno che sta nei primi 10 di questa lega se guardiamo ai due lati del campo.

E non si può prescindere da un 3/2 prima della sosta, poichè ripartire a fine febbraio da un eventuale 11/15 (se quel 3/2 diventasse anche solo un 2/3) sarebbe una condanna prima ancora del processo, con sole 8 gare da giocare. Valencia fuori, Barça in casa, Pana ed Efes fuori ed infine Real in casa: vengono i brividi a guardare il calendario in modi dotati di un certo realismo. Ma se c’è una squadra che può provarci è proprio la Milano di Messina, spessissimo spalle al muro in questi anni ed altrettanto spesso pronta a reagire.

virtus-olimpia-shields

#11 – STELLA ROSSA (prec. 15) – record 9/12

Mesi deludenti, situazioni complicate come quella legata a Shabazz Napier, diversi infortuni chiave, tuttavia Belgrado, sponda Stella, è lì e ci può ancora provare.

Nulla di strano se alla sosta per le coppe nazionali fosse 13/13, dopo furiosa rimonta. Baskonia, Alba, Valencia e Zalgiris lasciano speranze, poi c’è il Barça, altra faccenda ma da gestire nella cornice della Stark Arena, dove tutto è possibile.

Il club ci crede ed è intervenuto prontamente dopo l’infortunio di Nedovic. Oggi le gerarchie sono più chiare soprattutto nel reparto guardie e di questo ne beneficia tutta la squadra, a partire da quel Bolomboy che potrebbe anche essere in lizza per il premio di “most improved”.

Giedraitis e Hanga restano due pedine chiave. Il primo per rendimento in termini di punti e rimbalzi, il secondo come equilibratore in coppia con Milos e Yago, alternati. Lazic è l’agente speciale che deve mettere la museruola ai talenti avversari.

#10 – BASKONIA (prec. 10) – record 11/10

Inizio pessimo, scatto da 7/1 dopo l’arrivo di Dusko e poi diverse difficoltà, culminate nella terribile mancata qualificazione alla Copa del Rey, roba che in patria pesa come un macigno.

I baschi sono 3/5 nelle ultime 8 e quel decimo posto inizia a vacillare. La squadra resta troppo corta per due competizioni come EL e Liga, questo è un punto che può risultare decisivo col progredire della stagione. Per assurdo quel neo del non essere a Malaga in Copa può dare respiro e ricarica a parecchi atleti non impegnati nemmeno con le nazionali. Servirà un grade Dusko in quel periodo ed una squadra che gli vada dietro al 101%.

Ma prima della volata di marzo ci sono 5 gare di cui 3 in casa con Valencia, Maccabi ed Asvel, oltre alle trasferte con Zvezda e Bayern. 3 W sono imprescindibili, qualcosa di più sarebbe grande rampa di lancio, qualcosa di meno confermerebbe una tendenza preoccupante.

Sì, se lo pensate è vero: Markus Howard deve fare i bambini coi baffi e Tadas Sedekerskis deve proseguire la sua stagione incredibile che oggi lo vede vero MIP. Poi da sotto canestro deve arrivare qualcosa di assai concreto, altrimenti diventa durissima.

baskonia

(3/5, scorri in fondo per cambiare pagina e proseguire la lettura)

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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