Il comunicato del Panathinaikos? Inaccettabile delirio

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Panathinaikos protagonista di un comunicato che è inaccettabile nella forma come nella sostanza. Contraddizioni senza senso per trovare alibi di fronte ad una sconfitta sportiva.

Negli anni il mondo della pallacanestro, non solo ellenica ma europea, ha accettato pistole negli spogliatoi, tanga sui seggiolini del pubblico, immagini di sanguinari dittatori associate a dirigenti sportivi ed altre azioni almeno sconsiderate, ma questo comunicato del Panathinaikos, proprio nel mondo di oggi e negli anni in cui viviamo, è assolutamente inaccettabile.

Le parole che compongono quanto espresso dal club di Oaka, che ci limitiamo a riportare sotto forma di link all’originale, toccano temi che non si possono e non si devono accettare, attaccando l’intero basket di Eurolega e facendo accenno, peraltro in piena contraddizione con se stessi, a tematiche internazionali di portata ben superiore ad una partita di basket e ad una serie di Playoff.

Il tutto perchè? Alcune decisioni arbitrali che avrebbero causato la sconfitta di ieri sera contro un Maccabi assolutamente meritevole, alla vittoria numero 9 nelle ultime 10 gare di Eurolega, compresi Play-In e Playoff.

Ovviamente non si fa cenno al fatto che si sia sprecato un vantaggio in doppia cifra, che si sia usciti sconfitti contro una rivale che ha perso il suo giocatore di riferimento per infortunio nei momenti chiave della gara, che si sia gettata al vento una palla decisiva proprio attraverso un brutta giocata del proprio leader. No, nulla di tutto ciò, nulla di pallacanestro, solo scuse e pianti (greci?) senza prendersi responsabilità, solo delirio che sfocia in politica, proprio quella politica che, nelle parole dello steso club ateniese, dovrebbe stare lontana dallo sport.

Lontana? Detto che chi scrive fatica a pensare che la politica possa esser lontana anche dalla minima situazione che viviamo quotidianamente, qui la cosa grave è che si fa riferimento a drammatici eventi internazionali, da Russia ed Ucraina sino ad Israele e Palestina, per dare una presunta e delirante spiegazione di una sconfitta sportiva regolarmente maturata sul campo.

Proprio oggi, proprio nel mondo in cui viviamo che versa in condizioni realmente terrificanti, utilizzare la propria popolarità ( e quella del Pana è tanta…) per coprire un insuccesso sportivo peraltro rimediabilissimo attraverso la virata su problemi che attanagliano la vita quotidiana di milioni di cittadini è un’azione sconsiderata.

«Abbiamo assistito ad una “gross operation” (traducetela come meglio preferite, non vi sarà un senso normale) presa dalla memoria dei massacri cui siamo stati sottoposti per anni da parte di Jordi Bertomeu».

«Non vogliamo credere che quanto di tragico sta succedendo nel mondo e che ci rattrista (Russia, Ucraina, Palestina ed Israele) possa avere a che fare con il basket professionistico».

«Tuttavia, sfortunatamente, gli evidenti errori di ieri non ci permettono di pensare altrimenti».

Quindi, fateci capire, perchè è inutile girarci attorno: in questo comunicato si sostiene che Eurolega avrebbe mandato degli arbitri a favorire il Maccabi per via della situazione internazionale? Ma ci rendiamo conto di cosa si sta dicendo oppure no? E non serve andare oltre.

Noi da sempre come #eurodevotion, stiamo ben lontani da tutto ciò che non sia basket giocato, però sul parquet celebrandolo, criticandolo, studiandolo e godendone della straordinaria bellezza. Molto chiaramente non ce ne frega niente di un click e di riportare cose che non hanno nulla a che fare con il gioco, tuttavia quando una attacco del genere, sconsiderato nella sua interezza, vuole colpire proprio la natura dello sport che amiamo, ovvero l’intimo splendore in questo caso di un’impresa esterna nei Playoff, non possiamo tacere.

Ognuno ha il diritto di avere la propria opinione su quanto succede nel mondo, ma riteniamo siano argomenti che vanno ben oltre il nostro piccolo mondo della palla al cesto, ragion per cui ne stiamo lontani ed abbiamo sempre invitato sia i nostri collaboratori che ci legge e commenta a rivolgersi eventualmente altrove per queste tematiche.

Il Pana è un grande club, con una storia di notevolissimi successi in questo millennio, con una base di tifosi importantissima che è un patrimonio per il gioco del basket, e proprio per questo i colori “green” non meritano di apparire in questo modo.

No, così non si fa ed è inaccettabile anche solo leggere queste parole deliranti. Noi eravamo eccitatissimi all’idea di vedere una serie che ci appassionava tantissimo sin da gara 1 per contenuti tecnici esaltanti. Ecco, dopo questo comunicato il rischio è che la serie cestistica sia terminata e ne inizi una che non ha più nulla a che vedere con questo favoloso gioco. Esattamente tutto ciò che questo comunicato dice di non volere per poi, in realtà, crearne tutti i presupposti.

Perdiamo tutti, il Pana più di tutti.

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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