Barça-Real, il clàsico in finale è la resa dei conti di una stagione

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Barça-Real è la serie finale di Liga Endesa che parte questa sera. Dopo una stagione di grandi duelli, sia nazionali che europei, siamo alla resa dei conti tra blaugrana e blancos.

Barça-Real è spettacolo garantito. Affermazione che potrebbe essere quasi rischiosa in un basket che troppo spesso in questa stagione ci ha regalato partite sulla base di un “primo non prenderle” da far inorgoglire Nereo Rocco. Ma in fondo queste due rivali ci hanno regalato quasi sempre il meglio del basket continentale, quindi non ci pare proprio si tratti di un azzardo.

Supercoppa alla squadra di Laso, poi cinque sfide appannaggio degli uomini di Jasi, tra cui le sfide di stagione regolare di Liga ed Eurolega e la finale di Copa del Rey. Poi la madre di tutte le battaglie, la semifinale di Belgrado in cui hanno prevalso ancora i madridisti. 5/2 Barça, 1 titolo a testa e di conseguenza questa ultima battaglia per stabilire chi vincerà la guerra stagionale.

Jasikevicius contro Laso, o meglio, oggi contro Chus Mateo a causa del problema di salute del Coach madrileno che è tornato in palestra ma che ha comunicato via Twitter di non essere presente stasera al Palau per gara 1. La speranza di vederlo sul pino per qualche episodio seguente rimane, ma ovviamente la cautela viene prima di tutto di fronte ad un situazione così delicata.

La vicenda che ha colpito l’allenatore ha ulteriormente compattato l’ambiente della capitale, passato attraverso diverse disavventure ed ancor oggi alle prese con un playmaking pressochè azzerato. Carlos Alocen ha terminato la stagione da tempo, Nigel Williams-Goss lo ha fatto dai primi possessi della sfida di Belgrado, Sergi Llull si è infortunato nella semifinale contro Badalona ed Alberto Abalde è ancora alle prese con dei guai che lo hanno perseguitato per tante settimane in stagione. Questi ultimi si sono allenati con la squadra, la loro presenza è probabile pur restando il dubbio sulle condizioni.

In casa Barça stanno tutti bene, con anche Sanli in ripresa dopo la distorsione alla caviglia rimediata nell’ultima gara contro Badalona. Jasi ha scelto: dentro Higgins e Hayes-Davies, come extracomunitari, fuori Dante Exum.

Il fattore Palau, col vantaggio del campo, è stato sottolineato sia da Jasi che da Laprovittola in fase di presentazione: «Ci ha spinto sino a qui, ci porterà ancora più avanti».

Il Barça, che oggi vorrebbe festeggiare il compleanno dell sua leggenda Juan Carlos Navarro nel migliore dei modi, sottolinea, attraverso il suo allenatore ed il suo playmaker argentino come si tratti di «una sfida tra due grandi squadre che si conoscono bene e che sono pronte a darsi battaglia al 100%».

Sia Jasikevicius che Mateo ovviamente non dimenticano quanto accaduto a Laso.

«Un grande abbraccio a Pablo, le notizie sono buone e questa è la cosa più importante» afferma il Coach lituano, praticamente all’unisono con il fido assistente del Real che oggi è capo allenatore.

Walter Tavares sottolinea l’importanza del cammino in stagione: «Si lotta quasi 11 mesi per sperare di arrivare a queste gare. E se non mi piacesse vivere questa atmosfera non sarei qui, perchè al Real si vive per queste sfide».

Adam Hanga, uno dei tanti ex delle finali, è sicuro: «Mi aspetto grandi partite che la gente potrà godersi. Abbiamo grande voglia di vincere un titolo importante».

Alex Abrines, catalano puro, è molto pratico: «Abbiamo di fronte un rivale molto forte ma sappiamo cosa fare con le nostre scelte ed abbiamo il vantaggio del Palau, che pieno può fare la differenza».

Tanti i fattori che possono determinare l’esito di queste gare e dell’intera serie. A nostro parere ce ne sono alcuni che separiamo dagli altri per importanza superiore:

  • Il controllo dei rimbalzi, dove il Real pare dominante in questi Playoff.
  • L’equilibrio della gestione Calathes-Laprovittola, in coppia o da soli a guidare l’attacco del Barça.
  • L’impatto del duo Tavares-Poirier.
  • La pressione della difesa blaugrana sui play madrileni.
  • La leadership essenziale di Sergi e Rudy.
  • I “blackout” di concentrazione della squadra di Jasi. Evitati, o comunque limitati quelli, un passo chiave è fatto.
  • Cory Higgins, giocatore “clutch” pari ai due leader rivali menzionati sopra.

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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