Euroleague Power Ranking #3 | I valori si consolidano, il Real resta lassù

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LE FAVORITE PER IL TITOLO

Oggi ci sembrano 4 le squadre maggiormente candidate al titolo, con una che pare ingiocabile e le altre fortemente determinate a ridurre quella distanza senza dimenticare che la formula delle Final 4 rimette tutto in gioco in partita secca.

#4 – PANATHINAIKOS (prec. 6) – record 13/8

Gli alti e bassi paiono un ricordo ed oggi il Pana vola.

Ataman sembra aver già determinato le gerarchie senza fare sconti a nessuno: chi vuole tornare protagonista deve guadagnarselo sul campo senza scorciatoie. Se leggete il nome di Juancho o Vildoza in questa descrizione non siete lontani da quanto il Coach turco pensa. Soprattutto lo spagnolo, campione vero, non ci stupirebbe se diventasse fattore chiave nel finale di stagione. Non può essere quello di oggi.

Kendrick Nunn ha cambiato il volto del Pana da ogni punto di vista, Jerian Grant non sai se considerarlo MIP o guardare più in alto, essendo un segreto ben poco ignoto visto come sta giocando sui due lati del campo.

Lessort e Mitoglou sono garanzie eccellenti, Sloukas, beh, basta il nome. Dal resto arrivano cose spesso positive (Grigonis) ed essere tornati a riempire Oaka è stata normalissima conseguenza.

Conquistare il vantaggio del fattore campo può esser fondamentale, considerando che le potenziali rivali, se accadesse, potrebbero essere squadre come Monaco, Oly, Maccabi, Partizan o Virtus, diversi posti dove sarebbe meglio non andare a giocare una gara 5 eventuale.

Ma attenzione, perchè un’occhiata anche più su (Barça) si può dare.

E’ un Pana che piace, è un Pana entusiasta ed entusiasmante. Poi c’è Ergin, ha detto che vincerà lui…

#3 – FENERBAHCE (prec. 5) – record 13/8

Era la nostra scommessa con Itoudis, lo è oggi con Jasi.

Il cambio in panchina ha dato vitalità a dei rapporti che erano complicati. Solito discorso, non è che un allenatore sia un genio e l’altro un incapace, ma figuriamoci! Come in ogni settore della vita, ci sono rapporti che non decollano, manca la forza di avvicinarsi reciprocamente ed ecco che le cose possono non andare. Così è accaduto con Itoudis, bravo Jasi a girare le cose nella direzione che era necessario seguire.

Guardie che gestiscono (Calathes), che creano per sé e per gli altri (Wilbekin ed il rinato Dorsey), un campione come Marko Guduric, ali che giocano divinamente ed offrono sempre doppia minaccia (Pierre e Hayes-Davis), una batteria di lunghi camaleontica come nessun altro può schierare (Sanli, Motley e Papagiannis), un cast di supporto di estremo valore ed interesse: cosa ci vuole di più per considerare questo Fener squadra che può arrivare sino in fondo? Per noi nulla, è #yellowlegacy.

#2 – BARCELLONA (prec. 2)record 15/6

Lo confermiamo, “più si ritiene che il Barça non sia una contender, più si rende il Barça una contender”.

A fari spenti, con dubbi notevolissimi ed assai diffusi sulla guida tecnica, la “scommessa” Jabari tutta da verificare, un post Jasikevicius da valutare a fondo in tanti protagonisti: ebbene, per ora dimentichiamo tutto perchè i blaugrana ci sono alla grande.

Poche settimane fa un momento molto complicato pareva aver dato forza a tutti i dubbi iniziali, ma la reazione è stata perfetta, con un 4/0 che, sì, è stato facilitato da un doppio turno completamente casalingo, ma che ci ha riconsegnato il Barça brillante e deciso del primo bimestre di Eurolega.

Squadra che vuole correre, se trova l’equilibrio tra il volerlo fare ed avere una transizione difensiva efficace può farmace a chiunque.

E’ l’avversaria numero uno del Real? Ci sono anche altri nomi, ma qualcosa di importante ce lo dirà la Copa del Rey dove l’eventuale incrocio con le “merengues” arriverà solo in finale.

Vesely semplicemente straordinario, diremmo “fenerbahceggiante”.

#1 – REAL MADRID (prec. 1)record 19/2

Come un mese fa ben poco da aggiungere alla leadership madrilena.

Nelle ultime settimane la qualità è un poco scesa, peraltro situazione comprensibilissima anche perchè tra 4 settimane c’è la Copa del Rey, primo titolo importantissimo in palio in Spagna, competizione che viene tranquillamente considerata alla stregua di un grande traguardo se raggiunto.

Le tegole (qualcosa di più, qualcosa di meno?) Tavares e Llull sono un problema che il roster migliore d’Europa può gestire, anche grazie all’ampio vantaggio meritatamente guadagnato.

Soluzioni infinite ed un’intesa Chacho-Poirier che è forse la cosa più bella della stagione madridista insieme al rendimento spettacolare di Dzanan Musa e Mario Hezonja.

Le storie tese di mercato possono attendere, qua tra poco ci si qualifica matematicamente ai Play-In e poi ai Playoff, con incredibile anticipo.

Chus Mateo, con Luca Banchi, è Coach of the Year sino ad oggi: OK gli obblighi di vittoria tipici dei “blancos” ma cosa si aspetta per il rinnovo?

Real | Eurodevotion

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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