Eurolega 2022/23: il nostro breve viaggio dentro i roster che prendono forma per la prossima stagione si occupa oggi di Real Madrid, Virtus Bologna e Panathinaikos.
I roster per la prossima stagione sono ormai formati per la maggior parte dei componenti. Oggi analizziamo la situazione di Panathinaikos, Virtus Bologna e Real Madrid.
- Pag. 1 – Panathinaikos
- Pag. 2 – Virtus Segafredo Bologna
- Pag. 3 – Real Madrid
PANATHINAIKOS
Dopo il fallimento della gestione Diamantidis/Alvertis, colpevolizzati senza esserlo in toto viste le assai limitate disponibilità di manovra sul mercato dei profili più importanti, la prossima vorrebbe essere la stagione della rinascita.
Il Pana non può permettersi di essere vittima sacrificale nel derby ateniese per la supremazia nazionale e squadra da retrovie in Eurolega. Non può essere così per la sua storia, non lo deve essere per il suo popolo.
Cammino, però, molto, molto complicato.
Perdere Ioannis Papapetrou è stato un bruttissimo colpo, peraltro avvenuto nelle ultime settimane sebbene previsto da inizio mercato.
Da dove si riparte? Da un Coach serio e preparato come Dejan Radonjic, che ha quasi sorprendentemente lasciato Belgrado, sponda Zvezda, per tentare l’impresa coi “greens”.
E si ripartirà dalla sua difesa, marchio di fabbrica negli anni di Eurolega (7 stagioni con 166 gare ed un record di 74 W e 92 L).
Andrew Andrews è uno dei nomi più attraenti arrivati in verde, insieme a quel Paris Lee molto cresciuto nel finale di stagione monegasco ed a Marius Grigonis, chiamato a tornare il fromboliere dei tempi Zalgiris dopo un’esperienza al Cska non memorabile.
I gemelli Kalaitzakis sono una gran bella iniezione, mentre Nate Wolters è una vecchia volpe di EL sul cui rendimento si può sempre scommettere.
Un reparto di esterni tutto sommato interessante, sebbene manchi il campione che può fare la differenza.
Il tema Papapetrou ritorna di attualità se guardiamo al settore ali, dove il confermato Sant-Roos ed il nuovo arrivato Derrick Williams sembrano un po’ poco per la competizione continentale, sebbene proprio D-Will ritrovi il Coach con cui ha dato il meglio in Europa, in una stagione da star nel Bayern. Se lui torna quello di Monaco le cose cambiano parecchio.
Georgios Papagiannis, dopo la stagione straordinaria 21/22, è atteso alla conferma ed i dubbi sono pochi. Sarà con lui sotto le plance Arturas Gudaitis ma qui vi è un dubbio che, se risolto positivamente, potrebbe far svoltare l’intera stagione “green”. Il centro lituano non si è mai più rivisto agli eccellenti livelli milanesi: tornasse il “Re Guda” delle stagioni biancorosse, il cielo sopra Oaka avrebbe tinte gradevolissime.
In sostanza è un Pana che oggi non pare da Playoff ma che potrebbe provarci, magari non fino in fondo ma certamente mai e poi mai la squadraccia vista quest’anno. Una mano gliela può dare sicuramente Oaka, un posto che sa trascinare a qualsiasi impresa ma che ha bisogno di vedere in campo gente che quel calore se lo merita dando il 101%. Quello che Radonjic ha quasi sempre ottenuto dalle sue squadre.
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