Euroleague Power Ranking #3 | I valori si consolidano, il Real resta lassù

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SQUADRE DA PLAYOFF

6 squadre che si distaccano da quelle che seguono per maggiore qualità e completezza dimostrata sino ad ora. Poco dietro quelle che precedono, ma anche poco avanti a chi segue, in un quadro di equilibrio totale che può cambiare da un momento all’altro.

#9 – PARTIZAN (prec. 8) – record 11/10

Inizialmente più avanti rispetto allo scorso anno, nelle ultime settimane ha fatto un po’ la strada del gambero, con qualche segnale non straordinario.

Il fatto che tutto sia nelle mani di Obradovic è garanzia di tranquillità per tutto l’ambiente serbo e se dovesse restare in queste posizioni potrebbe diventare cliente scomodissimo per chi arrivasse primo (e si sa chi è…) o secondo in fase di Playoff.

PJ Dozier in costante crescita e con un potenziale da paura, Kaminsky sta effettivamente soffrendo un po’ più di quanto ci si potesse attendere a livello di adattamento a questo torneo.

La rimonta col Maccabi potrebbe avere fatto svoltare definitivamente verso l’alto? Difficile dirlo, ora tre trasferte tra Oaka, la Gaston Medecin e la Segafredo Arena ci diranno parecchie cose. Per volare lassù servono imprese e questa squadra le ha nelle proprie corde.

Tecnicamente attacca con una certa efficacia e modernità, a testimonianza di quanto attuale sappia essere un Coach che lo è da oltre 30 anni, mentre in difesa urge un po’ di maggior sacrificio individuale volto al rafforzamento di un sistema che deve ancora dare il massimo. Ovvio che le caratteristiche di diversi singoli possano un po’ cozzare con questo ragionamento. Ecco, ci penserà Zeljko.

#8 – MACCABI (prec. 9) – record 12/9

Applausi straconfermati, a partire da Coach Kattash che sta facendo un lavoro dal valore emozionale altissimo, oltre a quello tecnico sotto gli occhi di tutti.

E’ inutile girarci attorno, la situazione resta particolarissima, drammatica per certi versi, quindi essere 12/9 è qualcosa di straordinario.

Il rientro a pieno regime di Wade Baldwin può essere la carta vincente, mentre il fatto che ci siano 8 trasferte da affrontare nelle ultime 13 gare è ovviamente uno scoglio serio, sebbene in realtà si sia giocata un’intera Eurolega sostanzialmente in trasferta.

Bonzie Colson sempre più su, Josh Nebo fattore, Lorenzo Brown un filino sotto l’eccellenza cui ci aveva abituato. Anche la sua crescita può diventare una chiave per vedere un Maccabi in alto.

#7 – VIRTUS (prec. 13) – record 14/7

E’ una squadra, vera ed esaltante, ben oltre ogni più rosea aspettativa.

Si è partiti con l’obiettivo Play-in, si è perfettamente in corsa per quello Playoff, flirtando addirittura col fattore campo: serve altro per definire il cammino Virtus sino adoggi?

Perchè allora alla #7 quando la classifica dice che è terza forza europea? Perchè l’Eurolega è una brutta bestia che presenta regolarmente conti salati che divengono salatissimi se il tuo roster non ha tutta l’ampiezza necessaria per affrontare 34 gare che contano, tutte.

Bologna ha giocato la miglior pallacanestro dell’intera lega per qualità ed è squadra che ha bisogno di farlo per vincere: non può speculare sugli altri, deve guardare dentro se stessa e lo ha fatto sinora in maniera enorme.

La sensazione, con davanti 13 gare in sequenza abbastanza complicata, è che le prossime 5, prima della sosta, ci diranno a quale gruppo di lotta apparterranno le V nere nella volata finale di marzo.

“Must win”, ma complicata per struttura fisica dell’avversario, con l’Asvel, poi due viaggi in cui la cosa più importante è dimostrare di stare con Fener e Barça, oggi due candidate serie all’atto finale, infine il doppio casalingo con Partizan e Monaco, entrambe battute a domicilio. Ecco, se dovesse uscire un 2/0 da questi ultimi impegni, oltre naturalmente alla W coi lionesi di domani sera. si potrebbe guardare molto in alto, poichè avere il doppio successo con due rivali così improntati e vicine in classifica avrebbe un peso fondamentale.

#6 – MONACO (prec. 3)record 11/10

Continua a rimbalzare tra grandi prestazioni ed altre senza esprimere valori particolari ma rimane squadra dal potenziale infinito. Ovvio che però, dopo 21 gare, ci si attendesse parecchio di più.

Con un James assolutamente da MVP, forse al meglio in carriera, è probabilmente mancato l’apporto di Jordan Loyd, alle prese con mille problemi fisici. Dovesse tornare in piena efficienza l’ex Stella Rossa, probabilmente rivedremmo la squadra da F4 dello scorso anno.

Okobo resta un mistero, con scelte che mettono i brividi, mentre Alpha Diallo è assai vicino alla consacrazione da grande in questa lega.

La pattuglia di lunghi sta facendo mancare un apporto più incisivo: è un altro lato della medaglia che se dovesse migliorare ci ridarebbe la squadra del principato tra le favoritissime.

Euroleague Weekly | Eurodevotion

#5 – OLYMPIACOS (prec. 4)record 11/10

Non è la squadra che abbiamo osservato ammirati per due stagioni. La qualità inarrivabile della pallacanestro mostrata dagli uomini di Bartzokas è oggi abbastanza lontana e non si è vista se non a brevi sprazzi.

Quando sembrava tornata sulla strada maestra ecco alcuni passaggi a vuoto, come il secondo tempo di Vitoria ad esempio, che ne certificano le difficoltà.

I problemi fisici di Sikma hanno causato un ritardo nella costruzione di un sistema che sostituisse l’efficenza di Vezenkov, sebbene Peters sia splendido da inizio anno, mentre la trasformazione del duo Walkup/Williams-Goss in uno Sloukas si è dimostrata impossibile.

Serve una PG creatrice di vantaggi, dovesse arrivare entro la deadline del Round 26 cambierebbero tante cose. Pur con immutata stima nel giocatore, non abbiamo compreso a fondo l’arrivo di Petrusev, mentre da Milutinov ci si aspettava molto, molto di più. Ora, con Fall fuori sino alla ripresa del torneo, il duo serbo peserà moltissimo.

Resta la nostra #5 poichè squadra in grado di fare il passo necessario verso l’eccellenza, disponendo di una guida tecnica favolosa e di qualità ed esperienza notevoli.

(4/5, scorri in fondo per cambiare pagina e proseguire la lettura)

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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