L’Olympiacos della stagione 2023/24 nasce sotto il segno di un importante cambiamento, più qualitativo che quantitativo.
“La più bella pallacanestro delle ultime due stagioni”.
Non si possono aver dubbi su questa affermazione, condivisa non tanto dai commentatori, quanto dai protagonisti stessi di Eurolega, allenatori e giocatori.
La semifinale 2022 persa per la tripla di Micic sulla sirena, la finale del 2023 per il capolavoro di Llull: la bellezza del gioco sta anche nella sua crudeltà, ma sta soprattutto nella sua natura ed è ciò che Bartzokas ed i suoi ci hanno regalato in questi due anni. Non c’è il nome dei “reds” negli annali, ma è stampato nella memoria di chi ha passione sconfinata per la palla che rimbalza sul legno duro.
Persi Vezenkov e Sloukas, non esattamente due qualunque, oltre a Black e Bolomboy, che si fa al Pireo? Si ridimensionano le ambizioni? Certamente no.
Ecco Williams-Goss, Milutinov, Sikma ed infine anche Brazdeikis, oltre giovane centro Tanoulis.
L’Oly cambia pelle ma lo fa all’interno di un sistema rodato e vincente, senza cambiare di un minimo le prospettive.
Pronti, via ed è stata subito Supercoppa nazionale, come a dire “noi siamo sempre qua”.
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— OLYMPIACOS BC (@Olympiacos_BC) September 30, 2023
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