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Euroleague Power Ranking 2023/24: al via è sempre Real

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Euroleague Power Ranking nel giorno del via alla stagione. Le squadre sono quasi tutte fatte, noi la vediamo così.

Chi è favorito per il successo finale?

Chi ha il potenziale da FINAL 4?

Chi potrà lottare per i PLAYOFF?

Chi ha come primario obiettivo la possibilità di partecipare ai PLAY IN?

Chi al momento non pare competitivo per la postesason?

Come lo scorso anno, prima del via della stagione, abbiamo diviso le squadre in 4 blocchi, partendo dal fondo, come segue:

pag 2 – Possibilità limitatissime

pag 3 – Obiettivo Play-In

pag 4 – Squadre da Playoff

pag 5 – Squadre da titolo

Nel compilare il nostro ranking ci siamo basati sulle 18 analisi pubblicate nei giorni scorsi (che trovate nel link che appare cliccando il nome del club) squadra per squadra, tenendo conto, rispettivamente, dei tre seguenti fattori: profondità e talento del roster, esperienza ed allenatore.

(1/5, scorri in fondo per cambiare pagina e proseguire la lettura)

POSSIBILITA’ LIMITATISSIME

Francamente non vediamo come queste due compagini possano ambire a traguardi verso la posteason.

#18 – ALBA

Preseason che ha messo in luce tutti i limiti di una squadra che ha perso tutti i suoi leader in estate e che è alle prese con un rinnovamento da un lato non semplice per natura, dall’altro atteso ad un innalzamento dell’asticella.

Spagnolo e Procida sono due bei talenti, ma serve un contesto di squadra competitivo che oggi pare mancare per poterli mettere nelle condizioni di rendere al meglio.

Si dipende necessariamente dal rendimento di Justin Bean e Sterling Brown: bene loro, cresce la squadra, altrimenti si fa anche più dura del previsto. Sotto canestro mancano talento e soluzioni.

#17 – ASVEL

E’ tutto molto chiaro: serve crescere e soprattutto serve cancellare quei momenti tremendi che hanno portato a strisce negative inaccettabili negli anni recenti. 13 sconfitte consecutive per chiudere la stagione 2023, 11 nelle ultime 12 gare in quella precedente.

9 giocatori nuovi, l’abituale ricerca di grande fisicità, resta il fatto che mancano decisamente talento e tecnica per ambire a grossi risultati.

TJ Parker è chiamato ad un cambio di rotta dal punto di vista della gestione tecnica: servono idee di maggior fantasia e soluzioni pratiche per ridurre il gap con almeno 16 delle altre squadre, fatta eccezione per l’Alba.

Tanto, troppo, dipende da Nando De Colo, unico campione a roster ma ovviamente verso gli ultimi passi in carriera.

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OBIETTIVO PLAY IN

Non sono squadre da Playoff in partenza ma lo potrebbero diventare, magari proprio attraverso la nuova tappa intermedia dei Play-In.

#16 – ZALGIRIS

E’ sempre assai difficile valutare una squadra lituana, soprattutto in virtù delle sorprese emerse dalle stagioni recenti, fin da quelle splendide Final 4 del 2018 raggiunte con Jasi al timone. Così come per i Playoff dello scorso anno, peraltro.

Questa volta però ci sentiamo di segnalare in due punti il perchè vediamo con difficoltà possibilità di competizione per la postseason: i dubbi sull’effettiva piena ripresa di Keenan Evans, per il grave infortunio del dicembre scorso, e la partenza di Brazdeikis, uno dei cardini dell’avventura vincente 2022/23.

C’è un Mitrou-Long che scalpita per giocare in un sistema a lui più consono, c’è un Brady Manek tutto da scoprire, ma non ci sembra sufficiente per lottare da alto livello. Certi peraltro che vincere a Kaunas varrà come sempre doppio.

#15 – VALENCIA

Rivoluzione guidata da Luis Arbalejo, nuovo GM, sulla base della fiducia confermata a Coach Mumbrù, molto discusso dall’ambiente.

Rinunciando a profili storici come Dubljevic, Van Rossom e Prepelic, come a molti altri, si è puntato su una struttura nuova che è interessante sebbene accompagnata da diversi dubbi.

In attesa della nuova splendida arena Valencia si pone come forza che vuole provare ad avvicinare il traguardo dei Play-In, mentre pare molto complicato pensare a qualcosa di più.

L’asse Chris Jones-Brandon Davies è il punto di partenza, oggi con anche uno Jovic in più, ma servirà una costanza ad alto livello che non ci pare nelle corde di questo roster per essere realmente competitivi.

#14 – BASKONIA

E’ il Baskonia di sempre, che rinuncia a pezzi pregiati e rinasce un po’ dalle proprie ceneri. Opportunità colta in passato spesso, a testimonianza che a Vitoria si coniugano esigenze economiche con una capacità di scovare talento ovunque e di farlo crescere.

Sarà possibile anche quest’anno dopo l’uscita di Darius Thompson? Francamente ci pare molto difficile, ma prima di mettere l’ultimo chiodo sulla bara postseason dei baschi ci pensiamo due volte.

Ecco perchè con la Virtus, oltre al Bayern, ci paiono la squadra di terza fascia con più possibilità di agganciare il treno Play-In.

#13 – VIRTUS

Dopo mesi di grande tensione sembra essere tornata la serenità dalle parti della Porelli.

Chiuso il capitolo Scariolo ecco Banchi ed un rinnovato entusiasmo.

Difesa ampiamente più forte, gerarchie che paiono più chiare in partenza, una struttura ancora da organizzare secondo i dettami del nuovo Coach ma con atleti che paiono molto disponibili.

Bologna non è squadra da Playoff diretti ed ha almeno una dozzina di squadre che paiono più forti sulla carta, ma dispone di un roster e finalmente di quella suddetta serenità che promettono bene in direzione lotta Play-In.

#12 – BAYERN

Da Trinchieri a Laso, a Monaco di Baviera ci si tratta decisamente bene in termini di allenatori.

Il Bayern è una squadra decisamente interessante, soprattutto nel reparto PG/esterni, ovvero la parte del gioco fondamentale nella pallacanestro odierna.

Difficile dire se vi sarà possibilità immediata (noi ci crediamo) di lotta Play-In per i bavaresi, ma di certo vi sarà competitività. Ed un ulteriore fattore positivo potrebbe derivare da un club che guarda lontano, non certo al solo risultato dell’oggi.

E proprio Pablo Laso è chiamato a dimostrare di essere quel grande allenatore che siamo certi sia anche in un contesto differente da Madrid. Ed anche qui non abbiamo dubbi.

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SQUADRE DA PLAYOFF

6 squadre che si distaccano da quelle che seguono per maggiore qualità e completezza, senza però dare le sicurezze delle prime 5. Guardare avanti non è per nulla impossibile poichè in queta competizione è dimostrato che si possa crescere anche progressivamente.

Metterle in fila ci è parso già molto molto complicato e non saremmo stupiti di vederle in ordine differente.

#11 – OLIMPIA

Detto e scritto più e più volte: se si esclude il reparto PG con tutti i dubbi sulla composizione dello stesso, la mancanza di fiducia in Pangos (chiaramente espressa dallo staff milanese attraverso le scelte dello scorso anno, non certo nostra) ed i recenti problemi riguardanti le condizioni fisiche di Maodo Lo che salterà partite importantissime nel prossimo mese, Milano è squadra da F4 e da titolo.

Ma quel reparto PG c’è ed allora si rischia di fare molta, molta fatica, visto il livello di questa manifestazione. Sarebbe veramente un peccato mortale sprecare un roster che dal 2 al 5 ha soluzioni infinite.

#10 – STELLA ROSSA

Mamma mia che guardie!

Ovviamente sbilanciata in termini di forza sugli esterni, la Zvezda 23/24 ha però un roster assai completo con una serie di giocatori negli altri ruoli che può garantire appoggio concreto al talento infinito dei vari Milos, Shabazz, Neda e Yago. Con Hanga assoluto ago della bilancia.

C’è tutto a Belgrado per essere tra i protagonisti: a Dusko Ivanovic il compito di servirci uno spettacolo.

#9 – MACCABI

Parte un’altra stagione e, come al solito, ci sono tanti, troppi dubbi sul Maccabi di Kattash.

Si dimenticano due partecipazioni ai Playoff consecutive, l’ultima delle quali chiusasi solo in gara 5 a Montecarlo, nonchè una costante crescita nella scorsa stagione che non dovrebbe dare adito a quei dubbi eccessivi.

Il Maccabi è una signora squadra, forte di guardie eccellenti e di un sistema di gioco che, una volta scoperta la chiave per aprire il campo, è stato assai redditizio e spettacolare.

Vincere a Tel Aviv sarà sempre impresa per tutti e grazie, se non soprattutto, a quel tesoretto interno si può costruire un record che porti lontano, Anche molto.

Escludere oggi gli israeliani dal lotto delle pretendenti ai traguardi più ambiziosi, via Play-In o Playoff, ci pare esercizio di eccessiva fantasia.

#8 – PARTIZAN

Facciamola breve… La squadra è buonissima, i nuovi arrivi sono molto interessanti, addirittura intrigantissimi in Kaminsky e Dozier, tuttavia si è perso molto con le uscite di Exum e Lessort su tutti.

Forse il Partizan è più forte, forse è più debole, ma la certezza è che con in panca Zeljko Obradovic sarà la miglior versione possibile di se stesso. La differenza rispetto a tutti gli altri colleghi resta abissale.

E per tale ragione nessun traguardo è precluso ai “grobari”.

#7 – EFES

Se perdi Micic ed Ataman tutti ti danno per morto, ma il lavoro estivo della dirigenza Efes, guidata dall’ottimo Alper Yilmaz, è stato serio e consapevole, mantenendo intatta la possibilità di competere.

Dal nuovo staff tecnico ai profili arrivati, in testa a tutti Darius Thompson, ci sono opportunità ottime di proseguire nel cammino che è stato vincente fino a due stagioni fa.

E soprattutto potrebbe esserci miglior equilibrio tra gli esterni, quasi una bestemmia da dirsi se si pensa che potrebbe avvenire proprio senza Micic.

Un Efes ben più su di questo #7 non ci stupirebbe assolutamente.

#6 – PANATHINAIKOS

La rivoluzione firmata Giannakopoulos e sottoscritta da Ataman è forse “la storia delle storie” in questa Eurolega.

Le ambizioni sono alte, le possibilità ci sono tutte ma bisogna trovare la chimica al più presto per trasformare 12 ottimi giocatori in una squadra.

C’è chi li pone tra i favoriti, c’è chi parla di implosione: noi li riteniamo oggi appena sotto le migliori, sottolineando l’oggi e premiando quella che è la continuità, un concetto ch ha funzionato molto bene nell’era moderna di Eurolega.

A fine novembre è probabile che si possa già dare una connotazione più definita ad Ataman ed ai suoi.

(4/5, scorri in fondo per cambiare pagina e proseguire la lettura)

SQUADRE DA TITOLO

Cinque squadre che valgono Final 4 e di conseguenza il titolo. Paiono un passo avanti alle altre per diverse ragioni.

#5 – FENERBAHCE

«Costruire una nuova generazione di campioni». Le parole di Dimitris Itoudis, che già abbiamo citato lo scorso anno, si adattano perfettamente anche a questa edizione dei gialloblu. Ed il secondo anno dello stesso Coach è atteso come quello del salto in alto definitivo.

Il reparto lunghi e quello delle ali è straordinario: se le guardie, purtroppo orfane dello sfortunatissimo Neto, saranno all’altezza allora si potrà parlare di un Fener senza limiti.

#4 – BARCELLONA

Estate per certi versi da incubo con mille problemi legati alle uscite ma alla fine c’è un roster di assoluto rilievo in cui sono arrivati giocatori di altissimo livello come Willy, Parra e Brizuela.

Discorso a parte per Jabari Parker: sembra stare bene fisicamente quindi se la sua attitudine sarà quella giusta se ne vedranno delle belle. Non ha convinto proprio in quel senso sinora, un po’ assente dalla contesa dura come accaduto in Supercopa. Il test Eurolega sarà subito impegnativo e ci dirà di più.

Globalmente è una squadra che può avere anche il vantaggio di una competitività che è garantita da un recente passato che parla di 3 Final 4 consecutive. Non sarà arrivato il titolo ma ci sono altre squadre che una roba del genere se la sognano, a parità di sforzo economico.

I dubbi legati a Coach Grimau ci sono e sono pesanti, tuttavia ci sentiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno premiando la continuità, tesoro mica da poco in questa competizione.

#3 – OLYMPIACOS

Via Sloukas e Vezenkov ma dentro Milutinov, Sikma, Williams-Goss e Brazdeikis, col discorso Nunn ancora aperto.

Cambia qualcosa nel modo di giocare ma sulle basi di un sistema solidissimo ed assai testato.

E’ squadra da Final 4, quindi da titolo e la più grande sicurezza deriva da Coach Bartzokas.

#2 – MONACO

Solo Moneke ha lasciato un roster arricchito da arrivi assai mirati come Tarpey, Jaiteh e Cornelie. Poi c’è il discorso Kemba Walker che se dovesse funzionare darebbe una dimensione unica.

E’ la squadra con il progresso costante migliore dopo la pandemia, non ci sono ragioni per cui dovrebbe rallentare questa crescita.

Attacco stellare, serve aggiungere qualcosa nel tiro da tre in termini di percentuali. La difesa può salie di colpi e l’arrivo di Tarpey può giocare ruolo chiave.

Ambizioni senza limiti al ritmo di un Mike James che nel Principato è semplicemente stellare.

#1 – REAL MADRID

Campioni 2023 con l’aggiunta della miglior PG della competizione. Nell’unica parte del roster dove si credeva di aver qualche debolezza è arrivato un fenomeno assoluto.

Squadra completissima, tutta gente che ha vinto ed ha ancora una fame notevole.

Il mix di tecnica, fisicità ed esperienza garantisce competitività sino in fondo. Era la nostra favorita lo scorso anno, lo è ancor di di più oggi.

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