ASVEL-MACCABI: vittoria convincente per gli uomini di Sfairopoulos

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Dopo la bruttissima sconfitta rimediata contro l’Olimpia, il Maccabi fa finalmente valere la qualità del proprio roster e si impone sull’Asvel Villeurbanne per 85-93, trascinata da un ispiratissimo James Nunnally.

Maccabi-Asvel
Scottie Wilbekin, PG del Maccabi Tel-Aviv

Come sempre, ecco l’analisi in tre punti del match:

L’ALTO RITMO

Vedendo le prestazioni delle due squadre in questo avvio di stagione, fatta eccezione per la partita dei francesi contro lo Zalgiris, era lecito aspettarsi una partita a basso ritmo e, conseguentemente, a basso punteggio.

Al contrario, invece, Asvel e Maccabi hanno dato vita ad un match dove sicuramente hanno prevalso gli attacchi rispetto alle difese, e questo aspetto ci consente di fare un paio di riflessioni.

La prima riguarda gli uomini di Coach Parker: scambiare canestro per canestro non è una buona idea con questo roster. Tutte le vittorie delle prime tre giornate erano infatti arrivate grazie ad una buonissima fase difensiva, mai concedendo più di 76 punti, e riuscendo sempre ad imporre la propria fisicità, certamente caratteristica principale di questa squadra. Questa sera, invece, troppe volte sono stati concessi canestri facili vicino al ferro e assolutamente troppe volte sono stati concessi tiri aperti da oltre l’arco, puntualmente mandati a bersaglio dal Maccabi. L’attacco non sembra essere un problema per l’Asvel, ma sarà la difesa, come sempre del resto, che deciderà la stagione dei francesi.

Kostas Antetokounmpo, emblema della fisicità dell’Asvel

La seconda considerazione riguarda invece proprio il Maccabi. Per la prima volta si è visto un sistema offensivo che, seppur molto fondato sull’1vs1 dei propri giocatori di punta, è riuscito ad imporre il proprio ritmo, mai andando sotto la soglia minima richiesta per non cadere in banali 1vs5 che troppo spesso abbiamo visto contro Stella Rossa e Milano. A parere di chi vi scrive, alzare il ritmo ed prendere tiri più veloci, visti i giocatori a disposizione, potrebbe non essere una cattiva idea per il Maccabi.

IL DISASTRO YOUSSOUPHA FALL

Sono bastati cinque minuti e 8 secondi sul terreno di gioco per decidere la partita al centro senegalese con cittadinanza francese. Il problema è che l’ha decisa a favore del Maccabi.

Fall entra a 7 minuti dalla fine del terzo quarto con l’Asvel a -13 ma ancora dentro la partita, tanto che arriva fino al -9 due minuti più tardi, ma commette, in sequenza, fallo antisportivo-fallo-fallo tecnico, arrivando a 5 falli commessi in altrettanti minuti e dando la spinta decisiva al Maccabi, che questa sera certamente non necessitava.

Youssoupha Fall

Il Maccabi torna a+14 e, fondamentalmente, non si gira più indietro.

Se questo è l’impatto, Fall non è sostenibile a questo livello.

JAMES NUNNALLY, IL FARO DEL MACCABI

Se Fall ha segnato la partita in negativo per i suoi, Nunnally l’ha invece decisa nel verso giusto, guidando in maniera decisa il Maccabi verso la vittoria.

Alla fine i punti sono 25 in 30:54 minuti, con 6/6 da 2 e 4/7 da 3, di cui due da distanza notevole e decisive nel respingere ogni assalto dei francesi.

James Nunnally - Maccabi
James Nunnally, 25 punti per lui questa sera

E’ lui l’MVP della partita, senza se e senza ma. Se sarà questo con costanza, il Maccabi può legittimamente ambire ad un posto nella post-season.

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