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Nei paesi baschi si inizia a sorridere per davvero. Ieri sera alla Mercedes Benz Arena di Berlino, l’ultimo match cronologico del primo giorno di round 4 della Turkish Airlines Euroleague, ha messo di fronte due squadre ancora alla ricerca del loro vero identikit di gioco visto notevolmente a sprazzi in questa stagione. Alba-Baskonia, infatti, tra i mille incroci di ex di turno mette in auge finalmente la squadra di Ivanovic, che ottiene il suo secondo successo in questa stagione regolare. Senza ulteriori indugi, andiamo ad analizzare la sfida berlinese con la consueta analisi in 3 punti targata Eurodevotion.
Alba-Baskonia: il primo tempo basco bella prova di forza
52 punti in un tempo. Un dato significativo per l’economia globale di quanto visto in Alba-Baskonia. La squadra ospite, infatti, corre e impone il suo ritmo prevalentemente atletico alla sfida e poi controlla, seppur con un po’ di fatica, il risultato fino al termine della contesa berlinese. Granger chirurgico nei primi tentativi di rimonta. Baldwin ancora non al massimo ma pronto a dare il massimo alla causa come visto a tratti quest’oggi. Marinkovic e Giedratis role player di livello che in queste sfide possono dire la loro anche al di fuori dei numeri emersi dai tabellini, portando così una vittoria costruita semplicemente correndo dietro ogni pallone.
Alba-Baskonia: Fontecchio dimostra di essere un gran bel prospetto a questi livelli
La notizia più bella di Alba-Baskonia arriva anche dalla prestazione di Simone Fontecchio. L’ex Olimpia insieme a Granger era il grande ex della contesa e non ha tradito le attese anche davanti al suo ex pubblico. Sulla scia di quanto visto al Pre-Olimpico e anche a Tokyo nel torneo olimpico con la selezione azzurra, mostra tutto il suo arsenale ambo i lati del campo: fronteggia Sikma alla grandissima e si fa sempre trovare pronto sulle iniziative di scarico in contropiede per tiri aperti da dietro l’arco. L’azzurro si aggiudica il premio di MVP della sfida mettendo a segno 17 punti, 4 rimbalzi e un ottimo 18 di valutazione PIR.
Alba-Baskonia: il cuore non basta per i berlinesi
In Alba-Baskonia va detto anche che si è chiaramente visto un match a due facce. Se il primo tempo ha dichiaratamente messo in mostra il potenziale che potrebbe offrire in questa stagione il Baskonia di Ivanovic, l’Alba come al solito mostra continuità nel suo processo tecnico. Tanta corsa, tante idee primarie di gioco, ma tanta dipendenza nei confronti dei singoli. Da Silva continua sulla scia di quanto fatto nel round 3 contro il Fenerbahçe di Djordjevic. Sikma, invece, si conferma stella polare del nuovo meccanismo berlinese. Coach Gonzalez ha tante risorse nel proprio arsenale e ancora deve amalgamare bene il suo roster, anche perchè una cosa è certa: in partite come questa il cuore di certo non basta. Servono miglioramenti e per non essere definitivamente una delle squadre cuscinetto della competizione (non ce ne vogliano i tifosi dell’Alba), serve ancora tanto ma tantissimo lavoro sul campo.
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