Too Fast Khimki: il Baskonia non contiene i russi

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Se lAsvel con le due vittorie contro Pana e Olympiacos può essere considerata definitivamente la sorpresa dei primi due turni di questa regular season continentale, nel medio lungo-periodo il Khimki sarà senza dubbio la rivelazione assoluta della manifestazione continentale. Chi scrive, comincia ad avere la sensazione che in Russia la squadra di coach Kurtinaitis possa davvero fare la differenza sia in VTB League sia in Turkish Airlines Euroleague.

2-0 contro Maccabi Tel-Aviv prima e Baskonia ieri sera sono un segnale fondamentale per la corsa Playoff. Dopo solo due partite è possibile dare un verdetto simile? Probabilmente si, perché questa squadra dà l’impressione di essere una vera forza che limando tutte le incomprensioni naturali di inizio stagione, può arrivare lontano.

79-76 casalingo contro la squadra basca di coach Perasovic ieri sera, finito sotto l’occhio clinico di Eurodevotion, che con i suoi consueti 5 punti d’analisi, vi porta all’interno della sfida dell’Arena Mytischi andata in scena ieri.

Velocità e divertimento: il primo quarto Khimki porta a spasso il Baskonia

L’inerzia della partita passa subito nelle mani del Khimki. Velocità d’esecuzione di qualsiasi gioco offensivo a difesa schierata e in transizione mette in affanno il Baskonia sin dall’inizio.

Coach Perasovic e i suoi ragazzi sono in netta difficoltà nella propria metà campo specie sul pick and roll Shved-Booker, che ha fatto a fette in ogni singola occasione la difesa basca. A tutto ciò aggiungeteci uno Janis Timma che dà altre soluzioni dal perimetro e il gioco è fatto: 27-17 di parziale e ritmo prevalentemente controllato per 3 quarti e mezzo di gara.

Freddezza a cronometro fermo: i numeri direbbero vittoria Baskonia in casa del Khimki

La pallacanestro è uno sport di dettagli. Lo dice chiunque esperto un milione e mezzo di volte e ormai siamo abituati a conoscere l’essenza del gioco in tutte le sue sfaccettature specie a questi livelli.

In Turkish Airlines Euroleague non ci si ferma mai: da un’istante all’altro si può passare dall’essere dominatori a dominati dallo stesso avversario o dalla mancanza di forza mentale o intensità. In questo match si è avverato tutto ciò per quanto concerne la freddezza a cronometro fermo.

Il Baskonia stando ai numeri avrebbe potuto vincere addirittura questa partita: 18/33 dalla lunetta dei baschi contro il 20/21 del Khimki, è un dato che pesa come un macigno per i ragazzi di Perasovic. A questi livelli non si possono commettere così tanti errori.

Aggressività difensiva: nota lieta in casa Baskonia nonostante la sconfitta

Il Baskonia, oltre a recriminare gli errori fatti registrare dal campo in questa sfida dalla lunetta, può guardare anche il suo cosiddetto “bicchiere mezzo pieno”.

Mani veloci e aggressive in difesa hanno permesso ai baschi di restare in partita agli errori e le palle perse citate anche nel post-match dal coach del Khimki. 10 palle rubate che sono diventate di importanza capitale nell’economia dell’incontro, anche l’ultima a pochi secondi dal termine. Il -3 finale, in caso di scontri diretti in parteggio, può diventare cruciale nella gara di ritorno, e non solo…

Pierria Henry- Tornike Shengeila: il fuoco basco passa dalle loro mani

Per realizzare la rimonta contro Shved e soci servono due giocatori con il fuoco dentro. In casa Baskonia coach Perasovic può contare sull’asse Henry-Shengeila.

34 punti, 15 rimbalzi e 6 assist in due tengono viva la partita anche e soprattutto con rapide transizioni e le palle rubate dal francese (ben 5 in questo match) hanno mantenuto i baschi a contatto nel finale concitato.

Servirà molto supporto dal resto del roster, ma dopo due match i risultati sono decisamente positivi in termini di condizione fisica e atteggiamento visto in campo.

La forza del gruppo: Il Khimki ora è squadra vera

Abbiamo solo parlato dei vinti del confronto questo è vero, ma sul Khimki va dedicata completamente una parentesi che va al di fuori di quanto visto ieri sera.

Shved se sta così bene è stellare, determinante e condizionante su qualsiasi piano del gioco. Il Pick and roll costruito con due lunghi come Jeremy Evans e Devin Booker funziona alla perfezione. Il tutto in attesa di un big-man vero e proprio come Mozgov, che come per il discorso fatto con Shved, può davvero portare in auge la squadra di coach Kurtinaitis.

Poi Janis Timma tatticamente è sublime in entrambe le fasi di gioco, Anthony Gill è da recuperare ma sembra sulla strada giusta, così come quel Dairis Bertans rivisto ieri in campo, ma che più in là sarà più che una semplice soluzione per il corso della stagione.

Se coach Kurtinaitis mantiene questa voglia di migliorare e questo gioco frizzante e ritmato alla perfezione, cambiano le carte in tavola in questa stagione. Il 2/2 in Turkish Airlines Eureoleague è ufficialmente un segnale decisamente incoraggiante.

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