Euroleague Power Ranking #2: qualcosa è cambiato

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#18 – STELLA ROSSA (14)1W 5L

Vildoza è la speranza, Petrusev è l’uomo che può concretizzarla, ma oggi i belgradesi sono la peggior squadra di Eurolega.

Se è vero che ha già affrontato Efes, Real e Monaco, lo è altrettanto che il solo successo su un Bayern ancora rimaneggiato non può dare indicazioni positive.

Serve ben altro rispetto al solo Bentil, positivo in queste uscite (14,2 con 6,2 rimbalzi) ma non giocatore in grado di trascinare una squadra in questo contesto, almeno sino ad oggi in carriera.

Dopo la trasferta, sulla carta proibitiva, col Fener arriveranno cinque turni casalinghi nelle seguenti sette gare: molto della stagione si giocherà in quel momento, entro la partita del 15 dicembre al Pionir contro Milano. Non si dovesse cambiare registro in questo frangente si rischierebbe di essere avvolti da un spirale negativa, in termini di risultati, che condizionerebbe il resto del cammino.

#17 – PANATHINAIKOS (17)1W 5L

Meglio del previsto? Sì, sul campo, ma non sul tabellone.

Tre sconfitte per soli 8 punti totali tra Real, Monaco e Partizan, squadre da altissima classifica e da lotta Playoff. Una W sudata con la Stella Rossa e due cadute nettissime con Maccabi ed Alba.

Bacon porta tanto e la prima uscita lo ha già visto nel ruolo di prima punta, con percentuali pessime che però miglioreranno senza dubbio.

Soliti alti e bassi di D.Williams, una regia discreta ma non di alto livello, un Papagiannis lontano dal rendimento 21/22, un Ponitka che forse paga lo sforzo straordinario di Eurobasket.

Serve un apporto più qualitativo e quantitativo dal duo lituano Gudaitis-Grigonis, altrimenti le rotazioni si accorciano troppo. G.Kalaitzakis pare interessante.

Siamo certi che sia un roster consono al tipo di pallacanestro di Radonjic? Questo è il nostro grande dubbio.

#16 – ZALGIRIS (18)3W 3L

Molto meglio di quanto si credesse, sebbene ci resti il dubbio di una certa casualità nei tre successi raccolti. O almeno della grande complicità di Virtus, Barça ed Alba, squadre sconfitte alla Zalgirio Arena più per demeriti propri che per meriti altrui, comunque presenti.

Ulanovas è leader e lo sta dimostrando nei numeri come nella personalità sul campo: 9,5 con 3,7 rimbalzi e 2,5 assist sinora.

Bene anche Keenan Evans, a 14,8 con un notevole 15/32 da tre.

Roland Smits (12 con 5,8 rimbalzi) si sta godendo un certo protagonismo, dopo gli anni catalani di gregariato.

I numeri di Brazdeikis sono discreti, tuttavia ci attenderemo un impatto maggiore dal giocatore, soprattutto nei momenti chiave.

Resta una squadra con dei limiti evidenti e saremmo estremamente sorpresi dal vedere l’attuale record del 50% confermato nei due mesi a venire.

#15 – ASVEL (16)3W 3L

Sembrava stagione già iniziata in un anonimato abbastanza previsto, poi sono arrivati due squilli pesanti: asfaltata al Baskonia e rimonta memorabile dal -19 a Bologna per confezionare un 3/3 decisamente inatteso. Ed ora la sfida in settimana allo Zalgiris per respirerà l’aria del record oltre il 50%.

Tra l’altro seguirà trasferta con la Stella prima ospitare il Bayern e poi volare in direzione Oaka. Entro il 25 novembre si potrebbero ritrovare i lionesi in zone della classifica per cui nessuno li accreditava.

Fisicità ed atletismo ci sono, la leadership di De Colo pure, ma la differenza verso l’alto può arrivare dal rendimento di Jonah Mathews, Retin Obasohan e Parker Jackson-Cartwright: se questi tre creano, per sé e per gli altri, la dimensione di squadra cresce a dismisura, altrimenti si resta in quella zona ai margini della lotta Playoff.

#14 – ALBA (15)3W 3L

“The bubble of happiness”, per riproporre l’azzeccatissima definizione di Simone Fontecchio, sembra colpire ancora.

3 vittorie e 3 sconfitte, ma soprattutto la certezza di un percorso tecnico, di squadra come di crescita individuale, che ha pochi eguali.

A Berlino non si va nella direzione di contratti milionari, ma si fa pallacanestro insegnandola, con il favore di un ambiente che richiede applicazione prima che vittorie.

L’unico neo sinora è il brutto secondo tempo di Kaunas (ma ci vanno aggiunti soprattutto gli ultimi due minuti prima di metà gara): era gara da vincere, senza dubbio, e si è smesso di giocare in modo poco comprensibile.

Fiore all’occhiello la vittoria di Milano. Sorprendente? Sì. Meritata? Di più.

Stupisce molto positivamente il pronto impatto di Garniele Procida, si confermano tanti giocatori, tra i quali spiccano il solito Sikma, un Koumadje solidissimo ed un Olinde sempre meglio. Con il miglior Maodo Lo ed il rientro di Eriksson si potrà pensare di guidare il gruppo dell’ultima fascia togliendosi tante soddisfazioni.

Starting 5 | Eurodevotion

(2/5, scorri in fondo per cambiare pagina e proseguire la lettura)

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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