L’Olympiacos è tornato a spaventare tutti

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(Articolo a cura di Davide Trebbi)

Non è mai facile ricominciare in Eurolega dopo quella finale persa in quel modo per colpa del grandissimo talento di Sergio Llull. Poteva ritornare al Pireo dopo dieci anni la coppa più agognata in Europa. Invece è stata la terza finale persa consecutiva e la seconda partecipazione di fila in Final Four senza la vittoria decisiva per l’Olympiacos.

È anche facile pensare a quest’anno come alla fine di un ciclo, dopo l’addio del tuo migliore giocatore e MVP del torneo, Sasha Vezenkov. Inoltre la separazione del tuo capitano Kostas Sloukas, colui che doveva esser la prosecuzione della leggenda con il numero 7, che firma per gli eterni rivali del Panathinaikos, ha inasprito ancor di più tutto. Così la stagione dell’Olympiacos iniziava con tanti dubbi e curiosità, visti gli avvenimenti estivi.

Una squadra, quella greca, che nelle ultime stagioni in attacco aveva deliziato tutta Europa con un gioco corale molto rapido ed estremamente cinico. Vezenkov era il volto di quel playbook, un giocatore letale lungo linea di fondo e devastante sul lato debole, un pericolo costante per tutto il continente; tutti concordi nel ritenerlo il miglior giocatore della competizione.

Però non sempre ricercare lo stesso schema di gioco può essere la soluzione ideale, questo lo sa bene coach Giorgos Bartzokas. La campagna acquisti con i ritorni in biancorosso di Nikola Milutinov e Nigel Williams Goss e l’arrivo di Luke Sikma, Iggy Brazdeikis ed oggi Moses Wright hanno portato a cambiare il disegno tattico di questa squadra.

Non giocheranno esteticamente bene, come si sente, rispetto allo scorso anno, ma sono cambiati tanto nel modo di approcciarsi alle partite: più sporchi ed efficaci in area con Fall, Milutinov e Wright, molto più fisici sul perimetro e sull’uomo con il solito Walkup. Non si cercano più tiri ad alta percentuale dagli angoli nella metà campo offensiva, ma un gioco molto incentrato su area e tiri dal palleggio.

L’Olympiacos, dopo un iniziale periodo di rodaggio, non perde in Eurolega dal 25 gennaio contro il Real Madrid; la sesta vittoria di fila è arrivata nel derby dell’ultima giornata.
In casa, allo Stadio della Pace e dell’Amicizia, in Eurolega l’ultima sconfitta risale al 15 dicembre 2023 contro il Valencia, una delle sole quattro partite perse.

Al momento i “reds” sono quinti e viaggiano appunto senza sosta in attesa di passi falsi di Panathinaikos e Monaco, entrambi già battuti ed incontrati. Nessuno li vuole trovare ai playoff proprio perché in gran forma, Real Madrid incluso ovviamente.

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