L’Alba dura un tempo, l’Olympiacos la travolge nella ripresa

Ste Loz
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L’Olympiacos espugna Berlino e sfrutta il calendario favorevole per mettere in fila due W, cosa che mancava da metà novembre. L’Alba illude con un buon primo tempo, prima di capitolare in maniera sin troppo arrendevole. Alla Mercedes-Benz Arena 67-94 il risultato finale per i greci.

Svegliarsi all’Alba

A Berlino c’è attesa per il ritorno di Luke Sikma, grande ex e ancora oggetto misterioso per i suoi nuovi colori. L’eccelsa mente cestistica ammirata nella capitale tedesca, non è ancora riuscito a imporsi al Pireo, causa infortuni, ma il ricordo presso i gialloblu rimane vivo.

Il meritato omaggio di Berlino a Sikma

L’Alba priva di Olinde, Samar e del nostro Procida, entra nel match con grande brio e aggressività. L’Olympiacos di contro risulta ancora un cantiere e al netto di un paio di canestri di stampo corale, non riesce a trovare ritmo e anzi perde diversi palloni banali e letali visto l’avversario.

Berlino, corre appena può, anche da canestro subito, e con la connivenza dell’attacco Oly e della vena di Brown e Thomas, raggiunge anche la doppia cifra di vantaggio. Sterling Brown segna 10 punti nei primi 12′ minuti di gara, ma si rivelerà il più classico dei fuochi di paglia. Statisticamente la sua partita si esaurisce qui.

L’approccio di Brown alla partita

I tedeschi trovano canestri da tutti e l’unico tricolore a referto, Spagnolo (11+ 5assist), da un ottimo contributo per l’ultimo allungo Alba. In un primo tempo complicato, Larentsakis non si sottrae come al solito alle responsabilità anche oltre il suo talento. Una sua tripla subito replicata da Williams-Goss, ricuciono lo strappo e all’intervallo, i greci sono sotto solo di 3.

Non svegliare Olympiacos che dorme

La squadra di Bartzokas rientra dagli spogliatoi con un piglio decisamente diverso. Peters rimette la maschera di Vezenkov, Fall diventa bersaglio per attirare raddoppi, la concentrazione evita turnovers e la difesa stritola l’Alba che non trova più le transizioni del primo tempo. Il risultato è qualcosa che finalmente assomiglia all’Oly basketball 22/23, gli assist esplodono e arrivano tanti buoni tiri sia dall’arco sia trovando i tipici tagli al ferro.

Fall si abbatte su Wetzell

Peters ne mette 12 nel solo terzo periodo senza errori e ora tutto sembra funzionare con i greci che volano sul +16. L’Alba, colpita sin dal rientro in campo, non reagisce, non trova soluzioni a metacampo e non sembra neanche troppo sentire il senso di urgenza, di aggressione, di ricerca di una giocata che possa dare spinta. Spagnolo è l’ultimo che prova a riportare vicini i suoi (-14) con 4 punti consecutivi, ma i Reds ora hanno fiducia e trovano McKissic, oltre al solito Peters, per evitare rimonte e anzi per dilagare fino anche al +29.

Vittoria da Olympiacos, al season-high per assist (30) e per quanto sia da elogiare per il secondo tempo di alto livello, sarà da verificare nel primo match del nuovo anno, contro l’altra grande convalescente del girone di andata, Milano, reduce anche lei da una vittoria davvero convincente. L’Alba, al netto delle assenze, gioca forse il peggiore secondo tempo della stagione senza mostrare quella sfrontatezza che spesso le ha permesso di giocarsi tante partite fino in fondo.

Protagonisti

Peters, 23+7 rimbalzi, senza esser blasfemi, sta sostituendo al meglio Vezenkov. Caretteristiche simili, numeri notevoli, magari non la carica e leadership del bulgaro, ma si fa sempre trovare pronto. Larentsakis, Walkup e Fall, la classe operaia va in paradiso. Larentsakis sempre più leader 10 punti sempre quando conta, nessuna paura di incappare in qualche errore, anche 7 assist. Walkup, 4 punti, ma 9 assist e 4 rubate. Fall, sta sfruttando i soliti problemi fisici di Milutinov per rimarcare la sua importanza. 12 punti senza errori dal campo, 6 rimbalzi e anche 3 assist. Da sottolineare i DNP di Brazdeikis e Petrusev, per ora lontani da esser parte integrante del nuovo corso al Pireo.

Peters, Mvp del match

Matt Thomas, il più continuo. E’ stato poco e non indimenticabile al Pana per poter dire che senta aria di derby, ma è top scorer dei suoi con 15 punti. Detto della gara a spegnersi di Brown, bene il nostro Spagnolo, meglio da mid range che al ferro e dall’arco, ma le sensazione, e non lo scopriamo ora, che il ragazzo stia facendo tesoro di questa sua rookie season.

photocredit: https://www.eurohoops.net/el

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