Cuore Reyer, Lubiana rimontata ed affondata dal -13

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Una Reyer tutto cuore va oltre le difficoltà fisiche ed abbatte Lubiana al termine di una partita soffertissima, recuperando i 13 punti di scarto del 29′. Una vittoria fondamentale per gli oro-granata, che ritornano in corsa per la qualificazione e mettono 2 vittorie tra loro e gli sloveni. Secondo colpo interno consecutivo per la squadra di Molin (Spahija out per influenza) dopo aver steso Badalona.

Partita incredibile quella del Taliercio, con gli sloveni che scappano via sul +13 sul finire del terzo quarto prima di subire la furiosa rimonta dei padroni di casa, con il duo Tucker-Brown ad accendere la miccia ed incendiare le polveri per il successo che porta a 4 i lagunari. Coach Molin ricava 40 punti dal duo Brown-Tucker e 10 di uno Spissu chirurgico nel finale e distributore di assist per i compagni (8).

Coach Turchetto, che ha a lungo assaporato la prima gioia europea con i bianco-verdi, deve cedere nell’ultimo quarto con un 33-15 davvero clamoroso rimediato in 10′. Non bastano i 12 con 14 assist di un ispirato Prepelic e 14 con 9 rimbalzi di un devastante Matkovic, oltre ai 16 di un Sow sparito dal campo nel secondo tempo ed i 16 di un Blazic infallibile dall’arco. Al Taliercio finisce 95-87 per Venezia.

LA GIOIA DEGLI ORO-GRANATA DOPO LA GRANDE RIMONTA CON LUBIANA

La partita

Equilibrio per larga parte del primo quarto, con la Reyer che sospinta da Wiltjer, Spissu ed O’Connell (14 punti in 3) resta incollata ad una Lubiana precisissima e guidata da un Prepelic ispiratissimo (4 assist in 10′), prima di cedere sotto i colpi di Blazic e Sow: al 10′ è 21-27 per la squadra di Turchetto.

Secondo quarto di grande equilibrio, gli oro-granata cercano di rimontare e ricucire il disavanzo trovando con una tripla di De Nicolao il -2 che rianima il Taliercio, ma è Sow a ricreare il divario massimale sul +9 (36-45, time out Venezia). Negli ultimi 2′ una tripla di Wiltjer e due punti di Tessitori scrivono il -3, poi diventato -5 con gli ultimi due del lungo dell’Olimpia Cedevita.

Nel terzo quarto parte con la giusta aggressività la squadra di casa, Casarin e Tessitori riportano in più occasioni gli oro-granata sul -2 (47-49) e poi sul -3 (54-57), ma gli ultimi 5′ sono tutti di marca slovena con Prepelic ad ispirare e colpire, insime al solito Blazic ed un Matkovic che vola sulle vette più alte ed irraggiungibili per i lunghi non atletici della squadra di Molin.

L’ultimo quarto è incredibile, Lubiana scappa nuovamente sul +12 prima e +11 poi al 34′, ma è lì che si spegne la luce e la Reyer concretizza una rimonta che ha del clamoroso: in 5’30” Tucker e Brown concretizzano 15 dei 22 punti del break devastante di 22-4 che strappa gli sloveni e li mette al tappeto. A chiudere i conti ci pensano prima un missile di Spissu da 8 metri e poi un’inchiodata terrificante di Tucker. 33-15 negli ultimi 10′ per la squadra di casa.

BARRY BROWN, CUORE ED ANIMA DELLA RIMONTA LAGUNARE

Difficoltà e cuore, la Reyer non muore mai

Difficoltà, condizioni precarie, assenze, una Lubiana ancora a quota 0: c’erano tutti i presupposti per una serata complicatissima e così effettivamente è stato per oltre 30′ in casa Reyer. Le assenze per infortunio di Parks e quella per influenza di Brooks sono pesanti e sono aggravate dalle imperfette condizioni di Tucker e De Nicolao (febbricitanti), Simms e Tessitori (ginocchio e caviglia): non un biglietto da visita dei migliori per una serata fondamentale.

I problemi di falli dei due lunghi titolari, attaccati con continuità dagli esterni sloveni e messi sotto scacco dai pick and roll giocati da Prepelic e Matkovic (o Jones) sono l’ultimo enorme problema, con “Tex” che esce per falli e Simms che lo imita a 3′ dal termine: è in quel momento che il classico “small-ball” rovescia tutto, aggredisce definitivamente l’ex Valencia con la conseguenza di spegnerne la luce per il 22-4 che già era in corso ed è stato ancor più alimentato.

Se a vincere è stato il cuore ed i problemi lagunari sono rintracciabili anche nella condizione non buona di troppi interpreti, è anche vero che la difesa non è mai stata reattiva ed ha sofferto sempre gli attacchi di Prepelic. Tra pick and roll e pick and pop Venezia ha faticato tantissimo nel suo percorso di gara e di contenimento dell’offensiva avversaria per oltre 30′, trovando in attacco scarsa aggressività e tante, troppe triple che non hanno trovato il fondo della retina.

Nell’ultimo quarto cambia tutto, la Reyer sembra avere i 2534 cuori del Taliercio a spingerla e ritrova quell’aggressività che spesso l’ha contraddistinta: Tucker e Brown si armano di furia agonistica e crivellano a ripetizione in mille modi tra assalti al ferro e triple in transizione ben prese e di conseguenza messe a segno. La differenza? Unione di intenti, aiutarsi negli 1vs1, difendere alla morte e pensare pallone dopo pallone, senza cedere di un centimetro.

Nota di merito da spendere stavolta per un Davide Casarin concentratissimo e sul pezzo: il 23enne cresciuto in laguna ha giocato una partita difensivamente impeccabile applicando una grande pressione sul pallone e soprattutto su Blazic e Prepelic. Offensivamente il #7 è stato preciso e utile, ma è soprattutto nella propria metà campo che ha costruito la sua prova migliore dall’inizio di stagione ad oggi.

RAYJON TUCKER, L’ENERGIA DELL’AMERICANO ROVESCIA ED AFFONDA LUBIANA

Lubiana si scioglie sul più bello, ma la lucidità è persa

Nessuno avrebbe obiettato nulla se Lubiana avesse vinto, almeno sino al 33′. Gli sloveni hanno comandato la partita per energia, attenzione, lucidità e soprattutto precisione, trovando tantissimi canestri facili e soprattutto percentuali incredibili da lontano (50% alla terza sirena). Si parte da questo presupposto e questo andamento per entrare nella partita dei ragazzi di Turchetto.

Gli sloveni giocano una partita pulitissima, comandano per qualità, aggressività e soprattutto precisione nelle conclusioni dal campo. La fisicità di Jones e l’atletismo unito alla qualità di un gran giocatore come Matkovic sono i due elementi predominanti che danno qualità interna pesante ed importante al Cedevita Olimpia nei pick and roll.

La grande bellezza della squadra ospite parte dalle sapienti mani di un Prepelic schierato in posizione di playmaker ed autore di una doppia doppia da 12 e 14 assist, pur pagando un 3/11 dal campo. L’ex Valencia mostra tutta la sua innata lucidità mettendo in ritmo Sow e soprattutto Blazic oltre ai due lunghi, ma è proprio la sua “troppa gestione” a costare carissima negli ultimi 10’…

Nell’ultimo quarto Molin per alzare l’aggressività dopo il quinto fallo di Simms e Tessitori va con 4 piccoli e gli esterni ad aiutarsi a vicenda nel togliere fiato all’esperto sloveno: Casarin, Spissu, Tucker e Brown fanno un grandissimo lavoro togliendo un ritmo che a dire il vero Lubiana aveva già perso. Perso il flow è diventato impossibile riprendere in mano tutto e la vulnerabilità slovena sugli esterni è costata carissima nelle due metà campo.

KLEMEN PREPELIC, UNO DEI MIGLIORI IN CASA SLOVENA

Foto credit Reyer e Lubiana

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Lele

Atleta amatoriale e giudice di gara, appassionato di atletica e basket
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