La vittoria della consapevolezza: con pazienza, mestiere e Cordinier la Virtus batte il nuovo Asvel

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Sono quattro vittorie consecutive e 4-1 in classifica per la Virtus di Luca Banchi: all’Astroballe l’Asvel di Gianmarco Pozzecco cade 84-87 al termine di una partita ruvida, statica e molto equilibrata.

Alla fine, a deciderla sono le giocate da solista di un Cordinier sempre più stella nel firmamento dell’Eurolega.

Il racconto della partita

Partenza equilibrata con Pozzecco che già insiste sul post basso: parità a 11 dentro una partita molto cerebrale, per ora. Cordinier è già a 8 punti su 13 della sua squadra, si gioca a ritmi piuttosto bassi con i due team che controllano molto bene il proprio tabellone e il grande equilibrio continua a permanere. L’Asvel ha già un’altra faccia. 18-21 Virtus dopo 10′.

Si vede Cacok in campo e al momento l’impatto è buono, ma il tiro dall’arco non entra con continuità alla Virtus come nelle precedenti uscite. Intanto De Colo inizia a fare i “suoi” canestri e Bologna casca un po’ troppo nelle solite palle perse: allora Lione apre un parziale di 10-0 e va avanti 30-25. Fall continua a fare la voce grossa sotto canestro, Cordinier mette una tripla da lontanissimo, Belinelli fa alcuni dei suoi canestri: 42-39 all’intervallo. Ancora grande equilibrio.

Partita che rimane caotica alla ripresa, senza fiammate e con diversi regali e ingenuità da ambo le parti. Nessuna tenta la fuga e fatica a trovarne la forza: nessuno dei due team è andato oltre il +5. L’Asvel va continuamente avanti di qualche lunghezza e la Virtus rientra sempre subito dopo. Sorpassi e controsorpassi, ma intanto anche due triple consecutive di Shengelia. Al 30′ +2 Bologna, ma la sceneggiatura è ancora la stessa: equilibrio.

Cordinier continua a brillare in modo impressionante: tripla e fallo per un gioco da 4 ad aprire il quarto. Fall, però, continua ad essere un enigma irrisolvibile per la Virtus con le vu nere che alternano ottimi attacchi ad altri farraginosi. A 3’17” è 79 pari: siamo ancora allo stesso punto. La Virtus prova una mini-fuga ma Mike Scott mette canestri importanti. A 11″ Cordinier gestisce un attacco da campione e con prepotenza fissa l’84-87. Asvel attacca male nell’ultimo possesso e allora la Virtus si prende la quarta vittoria consecutiva!

asvel.virtus

E’ decisamente un altro Asvel

Solido, con le idee molto più chiare e con un piglio decisamente diverso. Certo, Pozzecco non può aver fatto granché in un allenamento tenuto con la squadra, ma l’energia e la mentalità che da subito è riuscito a trasmettere sono stati evidenti.

Villeurbanne ha giocato infatti una partita molto solida, senza timori riverenziali (caratteristica “pozzecchiana” se ce n’è una) e riuscendo a coinvolgere tutti i membri del roster sulla stessa lunghezza d’onda.

In più qualche idea in campo si è già vista. Avere in campo due lunghi di peso (molto spesso Lauvergne e Fall in campo insieme), grande utilizzo del post-basso e una buona circolazione del pallone. E in ultimo una grande fiducia trasmessa a tutto il gruppo: quel “passate la palla a Mike (Scott, ndr), è il miglior tiratore da tre punti che abbia mai visto” durante un timeout ci ha fatto sorridere, ma sappiamo quanto sia importante nelle dinamiche di un gruppo.

Proprio dai lunghi, fin da subito responsabilizzati, Pozzecco ha avuto grandi risposte. Fall ha dominato l’area per lunghissimi tratti (16+6) e sia Lauvergne che Scott hanno interpretato benissimo il ruolo di 4 con tonnellaggio ma anche tiro dall’arco (14+5 il primo, 13+5 il secondo e insieme 4/5 dall’arco). I lionesi hanno anche tirato col 60% dall’arco, però hanno tirato poco: solo 15 tentativi.

E’ un inizio molto incoraggiante quello del nuovo Asvel. Pozzecco ha già inciso sulla mentalità dei giocatori e i frutti di questo matrimonio potrebbero essere molto buoni. Con, tra l’altro, un roster a disposizione che sembra essere molto nelle corde del nuovo coach.

Anche in una serata non perfetta la Virtus mostra compattezza. Poi sempre quei due…

Probabilmente è stata la Virtus meno esaltante di questo primo mese di Eurolega, ma è stata ancora vincente. E la cosa assume così valenza doppia perché in questa competizione una squadra con ambizioni può dirsi tale quando riesce a vincere anche le partite sporche, non brillanti e complicate (come quella del clasico di ieri sera, per intenderci).

I ritmi sono stati un po’ più bassi a quelli a cui si è abituata la Virtus di Banchi e allora qualche volta l’attacco ha peccato di staticità. Il dato degli assist, però, è ancora ineccepibile (22) sintomo di una circolazione di palla che è grande punto di forza di questa squadra. Ancora qualche palla persa di troppo, ma non in modo troppo invasivo (14).

Insomma, partita anche di sofferenza e di sacrificio, ma quando c’è stato da dare la sterzata nei minuti finali è arrivata con la firma della difesa (che ha stretto le maglie quando serviva di più) e di un Isaia Cordinier sempre più leader tecnico ed emotivo. Il controllo delle proprie qualità che sta dimostrando in questo inizio di stagione è impressionante: scorribande al ferro, ottime percentuali dal mid-range, triple quando servono e difesa impressionante sul miglior giocatore avversario. 20 punti, 25 di PIR e partita sontuosa, un’altra.

E poi ancora Shengelia, Mickey e Belinelli. Il capitano ha trovato perfettamente la sua dimensione, è costante minaccia per gli avversari e sembra tutto fuorché vecchietto. Mickey segna ed è chirurgico quando ce n’è bisogno (3/3 dall’arco) e il georgiano prosegue il suo grandissimo avvio dimostrandosi ancora stella polare del gruppo. Lo ripetiamo: se segna con questa continuità e sicurezza dalla lunetta e da tre punti è la sua versione migliore di sempre. In potenza uno dei migliori attaccanti della lega.

Per la Virtus di Banchi quella di questa sera assomiglia molto alla vittoria della consapevolezza. Quattro vittorie di fila in Eurolega non arrivano se non sei un gruppo molto coeso e con idee molto chiare e ben eseguite.

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frcata7

Laureato in Lettere moderne e laureando in Italianistica presso l'Università di Bologna. Nel giugno 2023 ha pubblicato il suo primo libro di poesie, "La cenere e l'oceano" (Edizioni Effetto). Letteratura, cinema e pallacanestro sono le sue grandi passioni che cerca costantemente di coniugare.
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