Real Madrid-Gran Canaria è trionfo isolano dopo 11 tentativi

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Real Madrid-Gran Canaria è sfida di alta classifica per la Jornada 7 di Liga Endesa.

Mezzogiorno di fuoco al Wizink Center dove arriva un Gran Canaria delusissimo dal primo verdetto di Eurocup, la sconfitta interna contro il Cedevita.

Diversa la situazione madridista, dopo l’ennesimo successo europeo, colto in una sfida durissima decisa all’ultimo possesso contro il Fenerbahçe.

La classifica di Liga, prima della palla a due, dice Real 6/0, primo col Barça, e GC 4/2, al terzo posto in coabitazione con Murcia e Tenerife.

Dopo 11 gare senza scampo contro i “blancos” arriva il trionfo della squadra di Porfi Fisac: 70-75 meritatissimo in un gara molto nervosa come punteggio nella seconda parte.

Real Madrid-Gran Canaria

LA QUIETE, LA TEMPESTA, IL FINALE

Scambio di colpi per tre quarti che farebbe pensare ad un Real pronto a piazzare la zampata quando serve.

Dopo 30 minuti lo score dice 52-53 ed è tutto pronto per un finale di fuoco.

Scatta GC, che va sul +10 (59-69) grazie soprattutto a due triple di Ennis notevoli, Laso chiede un timeout molto tecnico e poco emotivo: il Real riparte ed è 10-0, tutto pari a quota 69.

Il finale è tutto isolano, con maggior lucidità e freschezza. Il colpo vincente è di AJ Slaughter dall’arco: silente fionda allora, campione come sempre quando conta di più.

Difficile trovare un protagonista individuale, forse Albicy, nonostante due-tre errori pessimi: è la squadra che vince, mai come oggi.

IL REAL E LE ASSENZE

I lungodegenti Thompkins e Randolph, più Sergi Llull ed ora anche Nigel Williams-Goss, fermo per almeno un mese a causa di un problema al dito.

Dopo un inizio di stagione notevolissimo, con già in bacheca il titolo di Supercopa, la squadra di Laso batte qualche colpo tecnicamente ed a livello di rotazioni corte. Va bene i miracoli, ma ad un certo punto arriva il conto.

Non è una tragedia, è un semplice passo falso che in una lega come la ACB è possibilissimo, poiché il livello è molto alto e GC ne è emblema.

Un Tavares da 18+12 non basta, Poirier, da record coi 17 rimbalzi in EL, oggi scrive un inusuale 0 nella casella delle carambole. Lo stesso Yabusele fa un giro a vuoto. La forza del Real, ovvero la strapotenza sotto canestro, viene meno: non è un caso che succeda quando mancano due alfieri del “backcourt” come Llull e Williams-Goss, decisivi nelle ultime uscite.

GRAN CANARIA, QUALITA’ E PROFONDITA’

La caduta in Eurocup aveva stupito non poco, la reazione è stata di grande qualità.

La squadra isolana è lunga e profonda in tutti ruoli e possiede una capacità di offrire minacce differenti non molto comune.

Difende, attacca, va a rimbalzo e si passa la palla molto bene.

Andrew Albicy ne è probabilmente il leader emotivo sul campo, gente come Dylan Ennis dà quel qualcosa in più che serve nei momenti importanti, Artem Pustovyi regala una dimensione che pochi altri hanno, dimostrandosi ciò che non era potuto essere in Catalunya con la maglia blaugrana.

Ed ancora una volta Porfi Fisac si dimostra allenatore di alta categoria.

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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