Maccabi, situazione drammatica e complicata. Quale futuro in Eurolega?

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Maccabi alle prese con un momento drammatico nel quale il discorso sportivo diventa di secondo piano ma del quale non possiamo non provare ad immaginare gli scenari.

Il Maccabi affronta giorni drammatici nei quali lo sport finisce giustamente in secondo piano di fronte al conflitto in corso, tuttavia trattando il nostro sito tutte le tematiche riguardanti l’Eurolega ci pare doveroso provare capire cosa potrà succedere nelle prossime settimane.

Ci teniamo a sottolineare, come abbiamo sempre fatto, che da parte nostra non vi sarà alcun commento che possa avere una deriva politica o legata agli eventi internazionali, non avendo alcun titolo per farlo e ritenendo corretto limitarci alle conseguenze che tutto quanto sta accadendo potrà avere sul gioco.

L’incontro del Forum tra Milano e gli israeliani in programma giovedì 12 ottobre è stato rinviato e nella giornata di venerdì 13 è arrivata la comunicazione ufficiale della data di recupero: si giocherà martedì 31 ottobre.

In seguito a questo rinvio ed all’inversione del campo concordata con Valencia, il calendario dei gialloblu sino alla fine di ottobre sarà il seguente:

Valencia – Maccabi 18 ottobre

Panathinaikos – Maccabi 20 ottobre

Monaco – Maccabi 26 ottobre

Olimpia – Maccabi 31 ottobre

Dopo l’esordio casalingo vincente contro il Partizan, quindi, 4 trasferte consecutive per gli uomini di Kattash, in attesa di capire come gestire i seguenti impegni casalinghi.

A partire dal 2 novembre, infatti, gli israeliani hanno in programma ben 5 gare in casa su 6 impegni complessivi sino a fine mese: 2/11 v Real, 9/11 v Bayern, 14/11 v Olympiacos, 16/11 @ Fenerbahçe, 23/11 v Barça ed infine 30/11 v Alba.

Se pare normalissima l’attuale soluzione di aver posticipato le gare casalinghe per le vicende di attualità, è altrettanto chiaro come la situazione non possa protrarsi a lungo poichè non si vede come possibile l’eventualità di continuare a giocare solo in trasferta, col rientro a Tel Aviv spostato a momenti in cui la tensione internazionale possa magari attenuarsi. In sostanza risulta difficile che EL possa accettare di avere un Maccabi con prima tutte gare esterne e poi una lunghissima serie di sfide alla Menora Mivtachim.

La squadra ha raggiunto in tempi diversi Cipro, una sorta di nuovo quartier generale dove preparare le gare imminenti e nella giornata di oggi partirà alla volta di Valencia con un volo privato. Molti giocatori sono stati raggiunti dalle famiglie.

Nikola Vujcic, leggenda nonchè dirigente del club, è al seguito della squadra e sta svolgendo un ruolo importantissimo in questa fase delicata. Originariamente avrebbe dovuto lasciare Tel Aviv la scorsa domenica ma dopo quanto accaduto ha scelto di farsi carico di questo posizione oggi determinante.

E’ ovvio ritenere molto complicato che gli atleti stessi possano in questo momento pensare alle partite, tuttavia testimonianze che abbiamo raccolto direttamente da fonti sul posto ci parlado di centinaia di messaggi giunti al club ed agli atleti stessi affinché si adoperassero per giocare al meglio queste partite poichè a livello morale può aiutare moltissimo i tanti tifosi ed appassionati che vivono giorni difficili.

Detto degli impegni imminenti, è ovvio porsi delle domande sul futuro, anche prossimo, che riguarderà il club israeliano. Non è fantasia pensare che qualche giocatore possa magari interrogarsi sull’opportunità di rimanere al Maccabi, chiaramente per ragioni di sicurezza legate anche alla propria famiglia.

Il mercato, sempre attivo, ci ha riportato alcune voci di interesse da parte di qualche club a giocatori oggi in forza agli israeliani. A tale proposito giova ricordare che il regolamento di Eurolega prevede che qualsiasi giocatore, una volta iscritto nelle liste ufficiali del torneo (è sufficiente che sia iscritto, non deve essere sceso in campo), non possa giocare in un’altra squadra della stessa competizione se non a partire dal Round 17, quest’anno previsto per il 28 dicembre, e fino al Round 26, a patto che venga trasferito dal club di provenienza entro il Round 18, in programma il 2 gennaio 2024. La data del Round 26, previsto per l’8 febbraio 2024, è l’ultima entro la quale le squadre possono aggiungere nuovi giocatori fino alla fine della stagione, entro il limite delle 20 registrazioni (16 contemporaneamente al massimo).

“During the same season, a player registered in the competition may only transfer to another EuroLeague club during the period between Rounds 17 and Round 26 of the Regular Season until Wednesday at 18:00 CET on the week of the calendar date for the game in question, provided he was deregistered prior to Round 18. Should the round be played on Tuesday/Wednesday, the deadline will be Monday at 18:00 CET” (Euroleague Regulations – Chapter III – registration of teams – art 10.6 – page 127).

In sostanza ad oggi nessun giocatore del Maccabi può cambiare maglia se non in quella finestra tra il Round 17 ed il Round 18. L’ipotesi della cosiddetta “forza maggiore” che potrebbe spalancare le porte a qualche transazione di giocatori nell’immediato non è al momento prevista dai regolamenti. Diverso il discorso che possa prevedere eventuali movimenti verso altre competizioni che non siano Eurolega.

Proprio nelle ultime ore abbiamo appreso come la gara in programma alla Fonteta domani sera sia stata catalogata come “ad alto rischio” dalla sicurezza nazionale iberica (fonte Mudo Deportivo). Purtroppo pensiamo che si tratti di una situazione alla quale sia necessario fare l’abitudine in attesa che gli eventi mediorientali possano auspicabilmente prendere una direzione di maggior tranquillità.

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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