Maccabi-Partizan è monologo israeliano sulle note di Lorenzo Brown

Eurodevotion
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Maccabi-Partizan è stata la prima grande sfida della nuova stagione di Eurolega, inaugurata solo un’ora prima col successo dell Stella Rossa sull’Asvel.

Dal nostro inviato a Tel Aviv, Simone Scotta

HAVEROT e HAVERIM (amiche e amici),  IL MACCABI

C’e’ aria di primo giorno di scuola alla Menora Mivtachim arena: facce nuove come Kaminski e Rivero (cercatissimo dai tifosi piu’ giovani) si uniscono ai “soliti noti”, Punter e Lorenzo Brown in primis, ma anche ai Leday e Di Bartolomeo. 

Parte subito forte il Maccabi, con Cleveland subito coinvolto che gioca da “2” nel primo quintetto (manca Baldwin): dall’altra parte Obradovic spariglia un po’ le carte, con Koprivica nei primi cinque e Kaminski fuori, un po’ a sorpresa: dentro anche Trifunovic. Fuori Dozier, che entrera’ a secondo quarto inoltrato per non uscire piu’. 

20-11 subito, Bonzie sugli scudi. Blatt, Rivero e Webb entrano in campo come ottavo, nono e decimo uomo rispettivamente: sono lunghi i gialli. 27-16 a fine primo quarto (gia’ cinque palle perse per i bianconeri), impatto immediato di Blatt, lo stesso Sorkin volenteroso sotto canestro: buon segnale per il Maccabi, con quest’ultimo sempre (forse troppo?) atteso e quest’anno chiamato al salto di qualita’. Anche solo a livello di atteggiamento, e’ importante.

Coach Kattash forse pensa a come disinnescare Obradovic

+15 a meta’ secondo quarto, con 43 punti gia’ subiti per il Partizan: male quest’ultimi sotto canestro, con Bonzie e Josh Nebo a comandare.  22 e 6 (con un solo tiro sbagliato) per Lorenzo: semplicemente fantastico, senza sbavature. Kaminski da registrare, Obradovic non fa il timido con lui (ci mancherebbe), l’ex giocatore di Phoenix si prende anche un antisportivo per fallo a metacampo, poco coinvolto in attacco. Spaesato.

Alexksaaa e’ forse l’uomo di Zelijko, se ce ne uno: difesa, tiro da tre, penetrazioni quando serve. Mano sinistra piu’ educata di quel che si potesse pensare. Leader in campo in questi primi due quarti (20 punti sui primi 35) di poco Punter e poco altro.

Aleksa Avramovic prova i movimenti difensivi nel pre-gara. Ieri ha mostrato anche tanto altro

Il Maccabi ha in controllo la partita (+16 a dieci minuti dalla fine della partita) eppure il Partizan, nonostante arrivi anche al -8 non sembra avere la forza mentale per rientrare, nonostante il terzo quarto giallo sia stato appena discreto ma nulla piu’ (bene Blatt). Manca energia: ennesimo pallone perso banale a metacampo, Obradovic chiama timeout dopo 45 secondi di quarto quarto, +21 Tel Aviv. Entra anche Rafi Menco (dodicesimo di Kattash), sul +24 e la partita si conclude con PJ Dozier protagonista nel finale: non potra’ che crescere questo ragazzo. 96-81 il finale.

HAVEROT e HAVERIM (amiche e amici): il Maccabi. Che gioca gia’ molto bene, la palla scorre veloce e si vedono belle trame di gioco in attacco. 

L’altro acquisto dell’estate, passato forse in sordina ma non per gli addetti ai lavori, e’ Antonius Cleveland: un futuro Keenan Evans,  chissa’, con qualche centimetro in piu’. Qui in Israele ha fatto un’ottima scorsa stagione e la stampa israeliana lo sta aspettando

Questa prima partita lo vede assolutamente dentro le dinamiche di squadra di coach Kattash, coinvolto anche in attacco. Soprattutto l’impatto e’ da sottolineare: giocatore importante in difesa (forse non a caso, Punter quasi nullo stasera), potrebbe essere la steal della stagione. Si vedra’.  

Dicevamo di Rivero poco sopra: molto atteso, piu’ di un paio di persone raccontano ad Eurodevotion come il livello, e le attese saranno piu’ alte, rispetto a precedenti esperienze. Sembra stare molto al gioco, con selfie e autografi con i tifosi piu’ giovani e, allo stesso tempo, e’ protagonista con Nebo e Bonzie delle difficolta’ sotto canestro del Partizan alla fine dei primi due quarti. Importante. 

Tutto questo senza considerare Lorenzo Brown: praticamente perfetto, senza Baldwin fa pentole e coperchi nelle trame d’attacco e il potenziale per il Maccabi e’ per andare fino in fondo alla competizione: si vedra’, siamo pur sempre a Ottobre.

In casa Partizan alcune cose da registrare: detto di Kaminski – male stasera, solo 6 minuti in campo e la poca fiducia di Zelijko, anche nel secondo tempo il coach non lo vede, preferisce dare ancora spazio a Koprivica (che non ruba nessun minuto, anzi, presenza importante soprattutto in difesa). 

Benino Jaramaz e Smailagic, quantomeno per la voglia di non mollare fino alla fine, lo stesso Nunnally partito male, forse confuso dalla pioggia di fischi ogni volta che toccava palla, e’ andato in crescendo con il passare della partita: dovra’ dimostrare di guadagnarsi tutti i minuti in campo in una squadra che, sulla carta, forse inizia ad avere meno bisogno di lui.

Squadra in divenire, manca qualcuno che possa aiutare Punter in serata di magra – stasera ci ha provato in parte Avramovic, ma l’exploit iniziale e’ ancora tale a meta’ quarto quarto, non puo’ essere lui la soluzione. 

Siamo pur sempre ad Ottobre, come detto.

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