High altitude revolution: il nuovo inizio del Fenerbahce

A pochi giorni dalla nuova stagione vi riassiumiamo in 5 punti chiave il nuovo Fenerbahce. Può essere una delusione o una grande conferma?

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Una nuova straordinaria stagione continentale è pronta ad entrare nel vivo. Il primo antipasto con le supercoppe nazionali e le dovute analisi di rito sui primi sprazzi di gioco sul parquet sono ormai già alle spalle, con il campionato spagnolo già iniziato e quello italiano ormai pronto al via nel prossimo weekend settembrino.

Oggi, però, vogliamo scorgere il nostro sguardo verso oriente. Il mondo Eurolega, non può fare a meno delle squadre turche. Dopo L’avvento della grande rivelazione delle ultime due stagioni, ovvero l’Efes di coach Ergin Ataman, ad Istanbul una nuova grande era sta per cominciare.

Già, in casa Fenerbahçe, Maurizio Gherardini ha deciso di dare vita ad un nuovo corso ai straordinari progressi mostrati dalla compagine turca, cercando di dare un nuovo senso ai successi dello storico club turco.

Eurodevotion, dunque, quest’oggi vi porta alla scoperta del nuovo roster giallonero con la sua analisi in 5 punti. Decisa e dritta al punto per una rivoluzione oggetto di tanta e aperta discussione per tutta la stagione.

  • Eredità pesante: il vero ago della bilancia per Igor Kokoshkov. Per un Zele Obradovic che lascia, arriva un Igor Kokoshkov che raccoglie una pesante eredità. Fatta di cinque Final Four consecutive e il titolo del 2017 vinto in casa strameritatamente con gente come Bogdan Bogdanovic, Gigi Datome, Kostas Sloukas (ultimo partente del grande ciclo dell’ex leggendario coach del Fener). Il nuovo tecnico ex Phoenix Suns e Slovenia( con cui è salito alla ribalta con il sorprendente titolo continentale vinto nel 2017), ha un grande peso sulle spalle: dimostrare idee vincenti sin da subito. Con ideologia difensiva e un gioco spumeggiante affidato ai suoi palleggiatori e una difesa perimetrale aggressiva fino allo stremo, come mostrato tre anni fa e come sta mostrando nella sua nuova avventura sulla prestigiosissima panchina della Serbia, deve raggiungere subito le prime otto forze della Turkish Airlines Euroleague. Uomini forti per destini forti. Può essere davvero l’uomo giusto per il club turco? Noi crediamo di sì, decisamente.
L’inizio della nuova era Kokoshkov anche nel corso del Media Day degli scorsi giorni ad Istanbul

  • Gestire grandi personalità: il grande problema della passata stagione. Oltre al gioco da rendere efficiente in entrambi i lati del campo, il lavoro di coach Kokoshkov dovrà essere prettamente mentale. Bisogna essere sempre sul pezzo, concentrati dalla prima palla a due fino all’ultima con lo scopo di ritornare subito a vincere. Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare direbbe un vecchio saggio, ma Nando De Colo, Jan Vesely, Danilo Barthel e l’astro nascente europeo Lorenzo Brown non sono personalità facili da gestire. Abbattere la pressione di media e addetti ai lavori può essere la prima vera chiave vincente della nuova era.
Nando De Colo: dopo tante critiche, sarà pronto al riscatto nella nuova stagione continentale?

  • I nuovi arrivi: basteranno per tornare competitivi? L’addio di Sloukas per l’Olympiacos ha cambiato decisamente le carte in tavola per la costruzione della nuova squadra. Grave perdita? Decisamente difficile da spiegare sia con fatti che con parole, ma il Fenerbahce ha ora nuova linfa da attingere. Due palleggiatori ben definiti possono far gestire meglio i possessi offensivi rispetto alla passata stagione, ma tanto deve dipendere dai nuovi volti. Dyshawn Pierre, Jarrell Eddie, Jordan Hamilton devono dimostrare subito ad amalgamarsi e a reggere l’onda d’urto della pressione che un ambiente così grande sia capace di creare. Edgaras Ulanovas deve confermarsi il 3&D player ammirato nello Zalgiris di Jasikevicius, il ritorno di Sipahi e Candan con l’apporto di Biberovic, deve dare fiducia ai compagni specie in fase difensiva. Soltanto così, si può parlare di stagione vincente per il club turco.
Edgaras Ulanovas. L’ultimo grande volto della rivoluzione Fenerbahce.
  • Progettualità continua: un ulteriore sforzo societario sarà cruciale. Le ultime 5 straordinarie stagioni continentali del Fenerbahce hanno aumentato il seguito del club. Anche in questo anno zero c’è grande attesa per il gioco e per il grande ritorno della squadra più titolata del basket turco. Tutto questo non sarebbe stato possibile grazie ad una società da sempre attenta e vigile in tutto il panorama europeo e non solo. La conferma dei primi otto posti in Europa passa anche dalla dirigenza e il 50% degli obiettivi stagionali, al momento, è stato raggiunto con ampio merito grazie allo straordinario lavoro del già citato Maurizio Gherardini.
  • Il campo: la fiducia del nuovo corso parte da qui. Le amichevoli pre-stagionali hanno detto poco. Per rendere una rivoluzione efficiente servono veri test, vere certezze. L’esplosione di Lorenzo Brown può essere la croce e delizia, così come tutto il contorno che vi abbiamo mostrato in questa analisi.
Lorenzo Brown: il nuovo arrivo più atteso in casa Fenerbahce.

Tra palla a spicchi e psiche, la nuova stagione del Fenerbahce deve necessariamente spiccare subito il volo. Ad alta quota ma con i piedi per terra. Perchè Kokoshkov e i suoi ragazzi hanno bisogno di certezze: come sempre dal verdetto che emerge in ogni singola sfida in quei 28 metri di parquet, che delineano vincente o solo chiacchiere un nuovo progetto. La rivoluzione ad alta quota sarà vincente? Noi di Eurodevotion lo speriamo. Per il bene del Fener e per amore della pallacanestro continentale, che rivuole nella sua cerchia più stretta, una delle più grandi realtà della storia recente della Turkish Airlines Euroleague.

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