Le serie Playoff 2023 secondo Menego & Marza

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MONACO #4 v MACCABI #5

PRECEDENTI IN STAGIONE REGOLARE 1-1

Alla Menora Mivtachim (R5) finisce 78-70 per i padroni di casa, ma gli ospiti erano avanti 23-42 dopo 18′. Erano altre squadre, soprattutto era un altro Maccabi.

Gaston Medecin che sorride agli uomini di Obradovic nel Round 26: 86-67 maturato dopo 30′ di equilibrio spezzati dal 28-8 dell’ultimo quarto.

ANALISI

La serie sulla carta più equilibrata tra due squadre di ritmo, velocità ed atletismo. Se si pensa ad una gara 5, qui gli ingredienti ci sono tutti.

Importantissimo il discorso riguardante il fattore campo. Da un parte quello clamoroso degli israeliani, 15/2 e miglior squadra casalinga di tutta l’Eurolega, con cadute solo contro Stella Rossa e Barça, dall’altra l’ambiente decisamente più compassato della Gaston Medecin di Montecarlo, dove gli uomini di Obradovic sono caduti 4 volte, contro Partizan, Real, Barça e Fenerbahçe, tutte avversarie da Playoff. Curioso come gli stessi monegaschi abbiano il 2/0 in stagione sull’Olympiacos, gli unici in quella situazione, possibile avversario in caso di qualificazione alle Final 4.

In tale ottica non va dimenticato come il percorso esterno del Maccabi sia stato assai complicato con poche W arrivate quasi sempre contro avversari in grande difficoltà. Risulta quasi assurdo ma la miglior gara esterna è stata probabilmente la sconfitta di Barcellona, nella settimana che ha dato il la al Maccabi da Playoff.

Monaco è la squadra più atleticamente esplosiva dell’intera lega, ma il Maccabi non scherza certamente da questo punto di vista.

La coppia di guardie gialloblu, la migliore del torneo secondo Sergio Scariolo (e non siamo lontani dal pensiero di Don Sergio) incide per una grandissima parte dell’attacco di Kattash, ma di fronte ha combinazioni rivali dirette possibili mica da ridere. tra Mike James, Okobo e Loyd.

Se non vi sono dubbi sul rendimento di Brown e Baldwin, visto quanto fatto di recente, l’equilibrio del duo James-Okobo è chiave per il gioco monegasco. Se vi sarà sintonia e chiarezza gerarchica, il cielo è il limite, altrimenti possono essere problemi seri. Senza tralasciare che a livello di impatto fisco ed atletico la presenza di Jordan Loyd può essere decisiva contro tali avversari, come già visto in stagione regolare.

Sarà una guerra atletica, fisica, ma pure di nervi vista l’alta intensità prevista.

Si tratta di due squadre in grado di creare parziali tremendi in un un batter d’occhio, sia in positivo che in negativo, cosa che può accadere anche più volte nella stessa gara.

La percentuale da tre punti sarà un fattore determinante. Monaco ultimo al 32% e Maccabi 14mo al 35%: chi dovesse trovare maggiore continuità dall’arco potrebbe aver un grandissimo vantaggio in questo contesto. Ecco perchè i nomi di gente come Ouattara (esploso proprio ai PO dello scorso anno) e Blossomgame da una parte e di Dibartolomeo, Colson e Martin dall’altra sono da tenere sotto osservazione attenta.

Oltre all’arco è necessario sottolineare come si tratti di squadre che privilegiano gli isolamenti e le conclusi in transizione, dove primeggiano in Eurolega, mentre sono tra quelle in fondo alle speciali graduatorie in termini di uso del “post up” e dei tiri sugli scarichi.

Infine vanno valutati condizione e coinvolgimento del rientrante Poythress. Con lui il campo si stringe un po’ per il Maccabi, contrariamente a quanto avvenuto dal suo infortunio in poi. La squadra saprà adattarsi a questo ritorno alle origini stagionali, certamente meno positive di quanto accaduto poi, mantenendo il livello di intensità e spaziature che l’ha portata ai Playoff?

DUELLI

Scintille al ferro tra D.Hall e Nebo, con il secondo che almeno da noi si fa preferire.

Detto dei tiratori che potrebbero emergere e fare la differenza, anche il tema Diallo-Colson è di grande attualità e peso nella contesa.

Sorkin, straordinario per impatto, e Cohen, sempre positivissimo, possono diventare brutte bestie da addomesticare per John Brown, che dovrà avere tanto aiuto da Moneke, possibile inatteso protagonista.

Tenendo sempre ben presente che in cima a tutto ci sarà il grande spettacolo tra le guardie di cui via abbiamo già detto. Il basket di oggi è in mano a loro e proprio queste coppie rappresentano l’eccellenza della competizione. Tutto da godere.

COACH

Due interpreti della panchina assai diversi che hanno fatto molto bene ma che il tritatutto di Eurolega potrebbe vedere anche in discussione per il futuro.

Due modi di esercitare leadership completamente opposti. Da un parte Obradovic e la sua intenzione di mantenere alta l’asticella dell’intensità e della concentrazione, anche al limite della tensione, dall’altra Kattash, l’uomo che non sorride mai ma che si dimostra molto più disponibile ed aperto di quanto non possa apparire nella gestione di un gruppo ricostruito completamente, con 12 giocatori nuovi sui quali si avevano diversi dubbi attitudinali ad inizio stagione.

STATS

Restiamo sul dato della percentuale da tre, determinante anche perchè le due squadre si affidano al tiro dall’arco in quantità differente. Il Maccabi nel 39% delle proprie conclusioni, il Monaco meno, al 33%.

Meno rilevanti dati di OFFENSIVE e DEFENSIVE RATING. Quasi uguali davanti, leggera preferenza dietro per gli israeliani.

Il fattore resa degli isolamenti offensivi peserà non poco, trattandosi della prima e della quarta squadra che ne fanno maggior uso in tutta la lega.

Due squadre, infine, che amano le conclusioni in transizione, sempre nell’élite europea, mentre vanno pochissimo in post, così come poco realizzano sugli scarichi (vedi il dato da tre) mentre non sono male nei canestri sui tagli.

(pag 3/5 – scorri in fondo per cambiare pagina e proseguire la lettura)

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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