LBA: Willis-show dice 23, la Reyer Venezia parte bene contro Scafati e…. Stone

Lele
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Esordio in LBA per la nuova Reyer Venezia, che gioca tra le mura amiche contro la Givova Scafati dell’ex bandiera oro-granata Julyan Stone. Gli ospiti, appena saliti in Serie A, recuperano Thompson e sono al completo, gli oro-granata sono senza Parks e Moraschini ma con un recuperato Watt in campo.

La partita del Taliercio è godibile per larghi tratti, la nuova Reyer parte tenera difensivamente con Scafati che – trascinata da un super Stone – ringrazia per il 12-18 sul quale De Raffaele vuole parlarci sopra. Al 10′ il punteggio premia gli ospiti, 21-25 con il grande ex Stone che già è a quota 7. I padroni di casa ci mettono un quarto intero per trovare aggressività, intensità e difesa, ma quando lo fanno è notte fonda per i giallo-blu campani: un break di 46-25 nei quarti centrali affonda il team di Rossi che precipita a -17 con un Willis ingiocabile in fase offensiva (15 all’intervallo). Negli ultimi 10′ Scafati torna a -8, ma ci pensa Tessitori a siglare il successo lagunare.

80-69 il punteggio conclusivo al Taliercio, ecco le 3 “fotografie” dalla prima della Reyer Venezia in LBA: Willis one man show, la coralità oro-granata ed il ritorno di Stone nella sua Venezia.

Che Willis per questa Reyer Venezia

Un Derek Willis da urlo per la nuova Reyer Venezia: l’ala americana ex Brindisi e Badalona è travolgente nella sua prima ufficiale al Taliercio con 23 punti segnati ed affossa la resistenza di una comunque coriacea Scafati. Per il numero 35 degli oro-granata una prestazione maiuscola sulle due metà campo tra punti (23, appunto), rimbalzi, difesa e canestri da ogni posizione; compresa una tripla da 12 metri allo scadere del secondo periodo. Che il lungo ex Brindisi fosse il colpo grosso del mercato veneziano era chiaro fin dall’inizio, che potesse avere sin dal primo momento questo impatto era molto meno scontato. 6/8 al tiro, canestri in fade-away, triple piedi per terra o forzate, canestri in avvicinamento, c’è tutto il repertorio di Willis in questa serata vincente per la Reyer. Una grandissima prova accompagnata da una solidità tramortente che ha già fatto spellare le mani al pubblico veneziano. Si può dire che non ha fatto rimpiangere Daye? Forse sì, ma la strada è lunga.

24 assist, coralità totale per questa Reyer

Successo meritatissimo, la Reyer Venezia batte Scafati convincendo per larghi tratti e senza mai rischiare più di tanto. Nel momento topico – però – gli oro-granata hanno mostrato una cosa che era tutt’altro che scontata: lucidità, serenità e soprattutto coralità. Guidata da un Marco Spissu da 8 assistenze la squadra lagunare ha chiuso la contesa in anticipo: proprio il play sardo ha messo in condizione di chiudere a canestro un ottimo Amedeo Tessitori con 4 pick&roll centrali giocati magistralmente. La coppia play-pivot azzurra ha fatto intravedere ottime cose ed un’intesa importante, che andrà sicuramente oliata poi nel sistema di gioco oro-granata. Tra il play azzurro e Granger la truppa lagunare ha trovato 12 assist sui 24 totali: un grande segnale in ottica futura. Sui 32 canestri dal campo, 24 risultano assistiti, davvero una grande, grandissima cosa per la squadra di coach De Raffaele.

SPISSU, METRONOMO DELLA NUOVA REYER VENEZIA

Che accoglienza per una bandiera: Stone riabbraccia la “sua” Reyer

7 punti di energia e qualità, trash talking e dediche “speciali” al suo ex allenatore De Raffaele oltre che al suo ex patron Brugnaro tra risate, sguardi e qualche richiamo degli arbitri che – evidentemente – non hanno capito la situazione. I primi minuti di Stone contro la sua Reyer Venezia sono scivolati via così, senza emozione apparente per chi se lo stava chiedendo. L’ex bandiera oro-granata ha messo in campo una prova maiuscola da 11 punti, 9 assist e 7 rimbalzi con 19 di valutazione provando a trascinare i suoi, dimostrando ancora una volta che universalità ha sul parquet. Il pre-partita – però – lo ha visto premiato, celebrato, festeggiato ed applauditissimo con una standing ovation di diversi motivi: l’emozione visibile sui volti del suo ex pubblico è l’immagine chiara di cosa ha lasciato Stone in laguna tra bei ricordi, un pezzo di cuore ed una grande, grandissima immagine.

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Lele

Atleta amatoriale e giudice di gara, appassionato di atletica e basket
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