Barça, serve l’ultimo quarto per avere la meglio sull’Obradoiro

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Nel matinée della Jornada 21 della Liga Acb il Barça fatica a scrollarsi di dosso la resistenza del Monbus, ma vince e rosicchia terreno al Real

Scontro che sa molto di testa-coda al Palau Blaugrana di Barcellona, la sfida in terra catalana vede infatti fronteggiarsi la seconda forza del campionato con la terzultima. La gara si configura in un lungo tira e molla, interrotto dai padroni di casa con un parziale decisivo nell’ultimo quarto, che registra il dilagare catalano per un risultato finale di 83-67.

Le chiavi della partita nei consueti punti analitici di Eurodevotion.

L’ultimo quarto

Il 26-17 della frazione finale fa calare definitivamente il sipario su una gara che aveva visto numerosi tentativi di fuga del Barça, spesso soffocati da un ritorno più o meno aggressivo ospite.

L’ultimo parziale è stato però decisivo e ha sciolto finalmente qualsiasi velleità di resistenza da parte degli uomini di Moncho Fernández.

Qualche difesa importante e qualche tripla letale hanno tagliato infatti le gambe ai compostelani, che hanno capitolato improvvisamente dopo una prova fin lì molto dignitosa.

Barça - Eurodevotion

Le folate e i parziali che avevano contraddistinto l’intero match, nonostante la spaccatura del secondo quarto che aveva assegnato la guida al Barça, sono stati cancellati sul ritmo dei colpi mortali di Mirotić, Kuric e Calathes, che hanno chiuso la contesa nel dilagante finale a tinte rossoblù.

I rimbalzi, le triple e… Nikola Mirotić

I punti focali nel successo catalano sono differenti, ma tutti altrettanto fondamentali.

In primis, la voragine che distingue le due squadre a rimbalzo, un 44-26 determinante per il Barça.

Sappiamo bene quanto il controllo dei tabelloni sia basilare nell’andamento di una partita di basket, ma quello che è stato ancora più marcatamente decisivo è stata l’importante mole di carambole offensive catturate, 16. Un dato che rappresenta da solo più della metà del totale prodotto dagli ospiti e che suona ancor più cruciale se pensiamo al numero di seconde occasioni che ha prodotto proprio nel risolutivo ultimo quarto.

In secondo luogo è da notare anche la notevolissima differenza tra le squadre nella statistica del tiro da lontano, che spicca nel confronto tra il 42% del Barça e il ben più scarno 22% ospite. Le conclusioni dai 6,75 blaugrana, come abbiamo visto, sono state grandi protagoniste dell’ultimo quarto.

La ciliegina sulla torta non è altro che la classe del campione, Nikola Mirotić, autore di due brani fondamentali nei momenti più letali per l’Obradoiro, nel secondo e nel quarto quarto.

21+10 per il giocatore ispanico-montenegrino, con uno sfavillante 3/3 dall’arco.

La stazza di Birutis tiene a galla l’Obradoiro

La migliore risorsa dei galiziani è stata vitale per il team di Fernandéz per trovare un porto sicuro, un grimaldello nell’assalto all’armata di Jasi.

Il centro lituano, infatti, ha approfittato della sua stazza e della sua tecnica per produrre punti in area e, nel momento in cui il Barcellona non ha trovato risposte, in termini di giocatori da potergli mettere alle calcagna – sia per un Sanli poco sul pezzo (tornato recentemente dal Covid) e sia per i limiti fisici di Davies, sottodimensionato – ha tirato fuori un buon bottino da 17 punti.

Per il resto, a parte qualche iniziativa di Ellenson e Robertson, la squadra non ha trovato grandissimo contributo offensivo e ha accusato un generale tracollo nel finale.

La squadra di Santiago de Compostela matura quindi la quarta sconfitta nelle ultime cinque gare e permane mestamente nei bassifondi della graduatoria.

Photo credit: Barça Twitter e Obradoiro Twitter

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