FORZA E DEBOLEZZA
Punti di forza? Si è detto di qualità e quantità in egual misura.
L’essere camaleontici, mantra assoluto di Coach Itoudis, è caratteristica di questo gruppo.
Le soluzioni che possono uscire dalle tantissime combinazioni di quintetti sono veramente infinite e venire a capo non sarà facile per nessuno.
Il CSKA è una delle poche squadre che può proporre quintetti fisicamente devastanti, del tipo Shved-Hackett-Clyburn-Shengelia (Voigtmann)-Milutinov, così come roba da “small ball” quasi estremo con Lundberg-Hackett-Grigonis-Clyburn-Shengelia. In mezzo c’è un mondo di soluzioni.
Quante altre squadre hanno due giocatori dall’impatto difensivo e di leadership devastante come Hackett e Kurbanov?
Possibili debolezze? I problemi fisici di Milutinov, anche non gravi come lo scorso anno, lo hanno seguito spesso in carriera. E’ giocatore di impatto assoluto, averlo sempre o non averlo in diverse gare può fare tanta differenza.
Toko Shengelia, che come abbiamo detto sopra forse non si è ancora visto ai livelli di Vitoria, ogni tanto si ritrova oltre l’arco con un buon tiro. Buono sì, ma non esattamente la specialità della casa (31,5% su 92 tiri lo scorso anno). Il fatto che possa essere battezzato portando il Cska lì dove è meno efficace è una cosa che lo staff moscovita deve cercare di evitare il più possibile.
L’inserimento di Shved, per tanti una scommessa. Dipende tutto da lui e pare che dalle prime uscite il tempo volga al sereno. Inutile, ed a parere di chi scrive anche totalmente fuori luogo, fare paragoni con Mike James: giocatori differenti, esseri umani differenti. La svolta, a 33 anni, deve essere in direzione trofei di squadra. Sta tutto lì.
Francamente difficile trovare tanti altri punti potenzialmente deboli.
LA NOSTRA LAVAGNETTA SULLA DIFESA DEL CSKA
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