Copa del Rey, semifinali scontate in vista del “clásico”?

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Copa del Rey all’appuntamento con le semifinali. Alle 1830 Real v Tenerife, alle 2130 Barça v Murcia. Tavola apparecchiata per un altro “clàsico” da titolo?

Suvvia, lo pensano tutti o quasi: sabato di accompagnamento all’ennesimo “clàsico” che assegnerà un titolo prestigioso. E’ così?

Senza scomodare il maestro Giordani e quel suo eterno «Vedete com’è il basket», è sufficiente chiedere qualcosa ad Isaiah Taylor, leader di Murcia. Ma non ditegli che i suoi non hanno chance stasera…

«Voi siete giornalisti e so benissimo cosa pensate, ovvero che non abbiamo alcuna possibilità contro una squadra così forte. Ma a dirvela tutta, non ci interessa niente, noi sappiamo perchè siamo qui e cosa dobbiamo fare».

Murcia ci crede, o almeno prova a farlo. Isaiah ha perfettamente riportato quella che è l’idea di tutti, nostra compresa: difficilissimo pensare come si possa contrastare la corazzata catalana, anche per quanto visto ieri sera. Gli esterni potrebbero pareggiare, ma contro i vari Mirotic e Davies tutto fa pensare ad un’impresa impossibile.

Rokas Jokubaitis, da casa blaugrana, ammonisce: «Non hanno molto talento, ma hanno un grande cuore e sono aggressivi sui due lati del campo. Dobbiamo pareggiare tutto ciò».

«La Copa è il momento in cui bisogna dimostrare di essere i migliori, qui tutti danno il massimo».

Prima, alle 1830, il Real se la vedrà con Tenerife e qui la faccenda pare molto meno scontata.

Duello di “triplisti”, prima e terza squadra di Liga, duello di centri dominanti. Shermadini, ultimo MVP, contro Tavares, il miglior difensore d’Europa e forse qualcosa di più.

Txus Vidorreta, sornione, sogna lo sgambetto”reale”. In fondo i “blancos” visti negli ultimi tempi paiono più umani di qualche settimana fa.

Isolani con il problema Fitipaldo, sempre in dubbio, ma Fabien Causer sa bene che non sarà facile

«Tenerife è una squadra che vuole controllare il ritmo, molto forte a metà campo ed in 5vs5. Sa farti male con Marcelinho, la sua esperienza e la sua capacità di controllare il ritmo. Sono ottimi negli assist e nel tiro dare, poi c’è Shermadini… Noi dovremo semplicemente portare la gara sul terreno che ci è più gradito, partendo dalla difesa».

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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