La lavagnetta di ED #22: un ATO di Dejan Radonjic

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Allungare. La parola d’ordine in questo momento di calendario per l’Olimpia Milano, chiamata a strappare due vittorie in un doppio turno abbordabile per consolidare il proprio terzo posto e tenere sotto pressione il Barcellona. Il primo impegno, domani sera, è nell’ostile Belgrado contro la Stella Rossa (oggi vi descriveremo un ATO di Dejan Radonjic). Un campo tradizionalmente difficile, casa di una squadra che, pur di talento limitato, è tornata a essere un’ostica avversaria per tutti, soprattutto grazie a una grande difesa.

Milano arriva da una brutta ma importante vittoria casalinga contro lo Zalgiris e dopo la gita in Serbia affronterà il Fener al Forum e il recupero in casa dei lituani. Inutile dire che tre vittorie chiuderebbero la questione playoff e porrebbero i biancorossi in posizione privilegiata nella corsa ai primi quattro posti. D’altro canto i belgradesi non vogliono mollare le residue speranze playoff, e per questo daranno battaglia. Addentriamoci quindi in questo bell’ATO di Dejan Radonjic, con il contributo video di BasketHead.

Come funziona: un ATO di Dejan Radonjic

Iverson Cut, UCLA screen, Flex screen: l’ATO di Dejan Radonjic

Questo ATO di Dejan Radonjic contiene una combinazione di diversi elementi che i nostri lettori più affezionati hanno già avuto modo di conoscere. Particolare attenzione è posta ai blocchi per i giocatori senza palla, e per quelli ciechi (che arrivano sulla schiena del difensore) soprattutto. Analizziamo la situazione, proveniente dal match casalingo contro il Bayern Monaco dello scorso dicembre.

Mentre Nate Wolters conduce la palla centralmente iniziano già i primi movimenti offensivi. Infatti Nikola Kalinic, che parte dall’ala destra, sfrutta subito un doppio blocco orizzontale di Luka Mitrovic e Ognjen Kuzmic (azione nota come Iverson Cut), che gli permette di avere lo spazio per ricevere il passaggio di apertura del set in ala sinistra.

Wolters, immediatamente dopo aver passato la palla al compagno serbo, ha da utilizzare un blocco cieco verticale (UCLA screen) di Kuzmic. Un tipo di azione spesso utilizzata per mandare spalle a canestro esterni di particolare stazza fisica. Ma qui lo scopo è differente.

Dopo aver bloccato, Kuzmic si apre per ricevere in guardia sinistra e ribalta subito il lato con un passaggio a Mitrovic, rimasto in guardia destra dopo aver settato il primo blocco dell’Iverson. Nel momento esatto in cui avviene questo cambio di lato, Wolters effettua un blocco cieco (noto come flex screen) per Kalinic sul lato debole. La difesa vorrebbe inseguire, ma chi marca il bloccante è erroneamente attaccato al proprio uomo e non può quindi aiutare. Kalinic riceve sul taglio e segna due facili punti al ferro.

Un set abbastanza semplice e ricco di elementi che si trovano frequentemente sui campi. Questo ATO di Dejan Radonjic può cogliere di sorpresa difese distratte; vediamo come potrebbe opporsi quella di Ettore Messina.

Come si batte: un ATO di Dejan Radonjic

Entriamo subito nel vivo della difesa contro l’ATO di Dejan Radonjic, secondo noi gestibile per quella che è, a tutti gli effetti, la miglior difesa d’Europa. Innanzitutto sui due blocchi dell’Iverson rimarremmo abbastanza conservativi, passando in mezzo e consentendo la ricezione di Kalinic, senza rischiare che si generino immediati vantaggi nei primi secondi.

Conserveremmo la scelta che fa il Bayern nel video anche per il blocco UCLA, ossia inseguiremmo contenendo con il lungo, posto un iniziale tentativo di negare il blocco all’esterno, utile magari a cambiare le carte in tavola del gioco.

Per rompere il gioco può essere un’idea anticipare il passaggio di ribaltamento a Mitrovic, in modo da stimolare scelte differenti dell’attacco. Se questo non fosse possibile, bisogna difendere contro il blocco cieco. Dato che il blocco lo fa un tiratore pericoloso e quel passaggio skip da guardia ad ala non è difficile, non vogliamo che chi difende il bloccante si stacchi. Chiediamo quindi a questi di attaccarsi al proprio uomo e far passare in quarta chi marca Kalinic.

Il difensore di Kalinic passa in quarta (restando tra palla e attaccante grazie a un iniziale e corretto posizionamento di lato debole), per poi riprendere subito contatto con il proprio uomo, occupando più spazio possibile con le mani per ostacolare eventuali tentativi di passaggio sul taglio.

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