Euroleague Weekly | Le triple di Kevarrius Hayes, quelle di Howard e l’attacco di Kendrick Nunn

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Euroleague Weekly dopo l’ultimo sforzo in stagione regolare. Da stasera via alla settimana di Play-In, poi Playoff dal 23 aprile.

  • Kevarrius Hayes mette la tripla del pareggio a 7″ dalla fine della gara col Real. Tutto normale? Non esattamente… Prima di ieri sera aveva fatto 1/1 a Milano e ne aveva sbagliata una contro il Partizan: totale 2/3 stagionale. 2/4 in carriera di Eurolega in 91 partite, se consideriamo anche quella che sbagliò contro Valencia nella prima gara della stagione 20/21 in maglia Asvel. 0/2 dall’arco in 22 gare di Eurocup, quindi un globale 2/6 in 113 partite nelle due competizioni continentali di maggior rilievo.
  • L’Efes termina la stagione 17/17 come lo scorso anno e si assicura la postseason col nono posto, non i Playoff per ora. Stesso record del 2022/23 ma allora fu grande delusione e clamorosa eliminazione con un decimo posto in coabitazione con la Stella Rossa, avanti per gli scontri diretti. Magia dei Play-In.
  • Esaminando le ultime 5 stagioni regolari, dal 2019/20 ad oggi, ne sono state giocate 3 da 34 gare e due da 28, causa prima Covid e poi esclusione delle russe. La squadra con il miglior record, tra quelle che hanno partecipato a tutte e 5 le stagioni, è il Barça, con 112 vittorie e 46 sconfitte, al 70,9% di percentuale, davanti al Real (110/48 al 69,6%). La peggiore è l’Asvel, a 48/110, pari al 30,4% di W, appena davanti all’Alba che chiude a 49/109 (31%).
  • Con buona pace di Giannis, quello dell’Olimpia è un fallimento totale, il peggiore nella storia dell’Eurolega moderna, senza il benché minimo alibi per le dimensioni dell’accaduto. Squadra mai stata squadra, capace di vincere quando non contava niente e di crollare miseramente quando c’era ancora una minima speranza. Un anno può succedere, due vuol dire che stai facendo male, ben lontano da quanto l’ingente investimento prevederebbe. E’ sport, si può perdere, ma non in questo modo.
  • Tra i tanti che si sono “autodefiniti migliori” di recente, la candidatura di Kendrick Nunn a miglior attaccante di Eurolega non ci pare campata per aria. Arma letale, non vediamo l’ora che abbia a che fare con Playoff e, perchè no, Final 4. Roba tosta. PS A Mike James, Shane Larkin, Markus Howard e Facu Campazzo non piace questo elemento.
Nunn
  • Il 27/7 del Real, miglior record della nuova era a 34 partite, avrebbe potuto essere perfino migliore se i “blancos” avessero avuto reali rivali in una stagione regolare già ampiamente vinta a fine gennaio, prima di un ovvio rilassamento. L’unica squadra che avrebbe potuto fare meglio in era moderna sarebbe potuta essere l’Efes del 2019/20, fermato solo dal Covid quando stava dominando a 24/4. 6 le sconfitte del Cska nel 2018, ma su 30 gare e 5 quelle del Fener 2019, sempre su 30 partite.
  • Markus Howard nelle ultime 6 di Eurolega? 26, 26, 14, 15, 35 e 34, con 24/63 dall’arco (38,1%). Le ultime 5 di Liga Endesa? 37-37-2-36-28 con 31/65 (47,7%) in quelle triple. In Eurolega ha il 39,8% su 314 tentativi, segnando 3,7 triple a partita su 9,2 tentativi. E’ 41mo per percentuale, ma tra tutti quelli che lo precedono solo Laprovittola supera le 6,1 triple tentate. Altro pianeta.
  • Come ti ribalta le stagioni Ergin Ataman... Efes 2017/18 7W e 23L, Efes 2018/19 20W e 10 L. Panathinaikos 2022/23 11W e 23L, Panathinaikos 2023/24 23W e 11L.
  • Curiosità sui calendari per le italiane. Il venerdì di Eurolega è considerato un vero e proprio incubo in vista della gara seguente di campionato, quindi chi ha giocato di più tra Virtus ed Olimpia alla vigilia del weekend? Bolognesi in campo 15 volte il venerdì, con 8 gare casalinghe e 7 in trasferta, mentre gli uomini di Messina sono scesi in campo 12 volte, perfettamente distribuite tra gare interne ed esterne.
  • Fregnacce quelle di chi si lamenta dello scarso impegno di alcune squadre (Stella Rossa…). Era sufficiente fare meglio prima e non doversi attendere regali dagli altri. Mentalità incomprensibile. Poi è chiaro che una versione più dignitosa della Stella Rossa non sarebbe dispiaciuta a nessuno, in primis a loro stessi probabilmente.

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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