Sensazioni, racconti ed analisi su Aday Mara, il rampollo del basket spagnolo
“¡A lo Ricky Rubio!” (acb.com), “La torre de futuro del baloncesto espanol” (Marca), “La perla de la que todo el mundo habla” (sportaragon.com), “El unicorno espanol” (As), “El gigante ‘sin complejos’ ” (El Mundo), “Le Victor Wembanyama espagnol” (Basket USA).
Sembra il corredo celebrativo della locandina dell’ultimo successo cinematografico che sta sbancando il botteghino, invece è il profluvio di titoli entusiasti che si sono scatenati negli ultimi mesi con il dischiudersi del giovanissimo talento del Casademont Zaragoza, Aday Mara.
E’ già da tempo che gli addetti ai lavori tengono d’occhio un tale diamante grezzo, ma il nome di Mara è divenuto celebre al grande pubblico dopo l’esordio in Acb e, in particolare, dopo la straordinaria prestazione contro il Real Madrid, che anche noi abbiamo ripreso con grande entusiasmo.
Una sorta di unicorno, un gigante che è ancora piccolissimo, ma che sembra alquanto maturo per la sua età. Un teenager che attira su di sè paragoni importanti e che qualcuno persino accosta a Wembanyama, per suggerirne le possibilità di impatto, anche mediatico, come prospetto nel prossimo futuro.
L’enfante prodige d’Aragona promette infatti benissimo e ha già messo in mostra qualità fuori dal normale per età e ruolo, così noi non abbiamo resistito a lanciarci nelle più approfondite ricerche sul suo profilo tecnico e umano e ci siamo precipitati alla scoperta di uno dei nomi che potranno dominare la pallacanestro europea (e non solo!) nel prossimo decennio.
Con un format simile a quelli estivi, suddivideremo il nostro reportage quindi in tre capitoli.
- Dati e carriera (pag 1)
- Caratteristiche tecniche (pag 2)
- Prospettive e futuro (pag 3)
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