Aday Mara, il sorriso d’Aragona

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CARATTERISTICHE TECNICHE

Il profilo di Mara è quello di un centro da un certo punto di vista tradizionale, dall’altro molto moderno, che può avere senza alcun dubbio grande futuro nella pallacanestro di oggi.

E’ certamente un 5 classico nel senso di stazza e di modo di giocare, senza particolare versatilità di ruolo e con una dimensione che getta le sue radici nel gioco interno, mentre è decisamente più al passo con i tempi per una serie di intrigantissime caratteristiche che tenteremo di dipanare nel seguito dell’analisi tecnica.

Per cominciare a smussare grossolanamente i tratti del suo identitkit, può essere opportuno cercare una comparison che possa rendergli giustizia, giusto per contestualizzare.

Facendo riferimento a nostre fonti iberiche, che hanno particolari legami anche con l’ambiente NBA, segnaliamo come sia un giocatore universalmente percepito come davvero forte, paragonabile addirittura ad un mostro sacro come il già citato Marc Gasol, per lettura del gioco e capacità di passaggio. Le prospettive dal loro osservatorio sarebbero quindi, in quell’ottica, quelle di ambire ad arrivare nel tempo ad un giocatore che abbia somiglianze con Jokic per impatto sulla manovra di squadra.

Volando più basso, sempre secondo gli spifferi che abbiamo raccolto, oltreoceano Mara è spesso accomunato ad un profilo come quello di Walker Kessler, rookie che sta facendo intravedere buone cose in canotta Utah Jazz (qui per chi vuole avere un’idea più precisa del giocatore). Chiaramente si crede che lo spagnolo possa essere anche meglio del lungo americano, sebbene oggi sia nettamente indietro dal punto di vista fisico.

Se ci spostiamo al tipo di atleti che vengono abbinati a lui nella stampa spagnola ed europea, in senso decisamente più generalista, si trova spesso il nome di gente quale Wembanyama, Porzingis, Holmgren o Markkannen. Giocatori tra loro diversi, che rientrano nella categoria più o meno inflazionata dei cosiddetti “unicorni”, ciclopi del basket che fanno ben più che vivacchiare nei pressi del ferro.

Mara vicino al centro di 228cm del Canada U-17, Olivier Roux

Il punto di vista di chi scrive è che in tutti questi paragoni c’è qualcosa di buono da registrare per comporre un puzzle così complesso come il profilo di un giocatore, tra l’altro in giovane età e quindi in grande divenire.

Personalmente ritengo che con Kessler ci siano in comune all’incirca le misure del fisico, la buona rapidità di piedi in rapporto alla stazza, l’istinto per la stoppata e (per ora!) la capacità limitata di crearsi il tiro in proprio. Decisamente l’americano è però più solido fisicamente, ma infinitamente meno passatore e, per questo, meno incisivo nelle potenzialità offensive di una squadra.

Se posso aggiungere un tassello al mosaico, rimanendo nel contesto del basket spagnolo, Mara mi ha ricordato per struttura fisica e qualità di passaggio dal post, un prime Ante Tomic. Rispetto al gigante di Dubrovnick ha certo meno mestiere, ma anche tutt’un’altra prospettiva di crescita nello spettro offensivo, potenzialità difensiva in protezione del ferro e un “garra” che suggerisce grandi auspici.

ATTACCO

Il giovane Aday è un talento certamente speciale, che offre in attacco, nelle qualità sia potenziali che correnti, degli spunti davvero interessanti.

Uno dei settori primari in cui il suo gioco si configura è chiaramente la sua qualità di bersaglio sul pick and roll, in cui sa essere sorgente ben più che affidabile, come ha confermato al suo debutto Martin Schiller in conferenza. E’ infatti una minaccia sul roll, tanto nel tagliare profondo e ricevere nei pressi del canestro, quanto come short roller, situazione in cui può usare le sue capacità di lettura o punire la difesa con un tiro dalla media che è in crescita.

Nella conclusione è spesso abituato ad inchiodare con relativa facilità, nei pressi del ferro sceglie infatti la schiacciata come situazione preferenziale data l’altezza. Per quanto riguarda il finishing, ha un buon tocco nelle immediate vicinanze del ferro e, inoltre, si caratterizza come un lob target di ottima efficacia.

Su questo punto va sottolineato come in qualche scouting report gli si contesti qualche superficialità di troppo sui cosiddetti bunnies (i tentativi non contestati da sotto canestro) e, nonostante un discreto atletismo per la taglia, anche un vertical jump su cui lavorare, dati tentativi di schiacciata non sempre conclusivi con il massimo della sicurezza.

Discorso diverso per il tiro.

La questione in questo caso è da dibattere più in profondità. Per il talento che ha a disposizione sembra il tiro uno sviluppo naturale del suo gioco, tant’è che le nostre fonti spagnole si esprimono fiduciose sul fatto che Mara sarà un tiratore, potendo diventare un giocatore parecchio completo, appunto alla Jokic.

Non sempre questa fiducia è condivisa.

Quello che di cui non ha dato prova in questo torneo per essere un futuribile giocatore NBA è il suo tiro da lontano. Ha segnato una tripla in tutto il torneo e quell’unico tiro è entrato di tabella. Inoltre, ha tirato solo 55% ai liberi durante la competizione”.

Eric Guilleminault, NbaDraft.net, Mondiali U-17 2022

E’ senza dubbio una caratteristica che sta cercando di far entrare con sempre maggiore efficacia nel suo bagaglio e che sfrutta in particolare nelle situazioni di pick and pop, tanto dalla punta, quanto dalla media, oppure ad esempio come il jumper contro il Baskonia, segnato dopo essere stato servito a rimorchio.

“Giudicando dai suoi liberi ha un form di tiro ripetitivo, ma la sua mano sinistra sembra troppo coinvolta nell’azione di tiro, danneggiando così la sua precisione.”

Igor Chytrzynski, Eurospects, ANGT Istanbul 2021

Come è chiaro che lo sviluppo del tiro sia qualcosa ancora in fase di gestazione, è anche chiaro che serva lavorare sulla tecnica e già qualche passo in avanti sia stato fatto. Finora il tiro è ancora un po’ piatto e lento, ma dall’idea che ci siamo fatti di questo atleta, possiamo affermare che Mara possa riuscire a crescere molto in questa fase del gioco.

Per quanto riguarda il resto dello spettro offensivo, corre il campo in modo decisamente promettente e sa sistemarsi in modo paziente e composto in posizione di low block (le zone di campo vicino a canestro ai lati del pitturato), per ricevere e capitalizzare i passaggi dei compagni.

A questo unisce un buon fade-away, che è una delle sue soluzioni preferite e che ci consente di traslare il discorso alla sua efficacia in post.

Chiaramente ha finora affrontato avversari non eccessivamente sfidanti a livello fisico, anche e soprattutto per la sua taglia così fuori dal comune, ma, precisato questo, ha dimostrato già da ora un più che discreto footwork spalle a canestro, con una buona capacità di aggirare il difensore sulla virata, o di farsi spazio per un gancetto dei più classici, alle volte appunto con un fade-away.

E’ molto bravo a tenere la palla in alto, usando le sue braccia lunghe per tenerla lontano dalle mire degli avversari e ridurre quasi a zero i rischi di farsela scippare, inoltre non “carica” mai l’avversario.

La chiave in questo discorso è ancora una volta il fattore fisico, poiché quello di Mara rimane un corpo tutto da mettere in piedi, oltre ad una durezza nei contatti che dovrà alimentare ed interiorizzare con il crescere del suo tonnellaggio. Tra i due ANGT, infatti, Eurospects ha notato qualche chilo in più conquistato, mentre c’è molto ancora da fare in termini di resistenza.

Difatti, la sua scarsa capacità finora di crearsi il tiro in proprio, è anche dovuta proprio alla necessità di dare possenza al suo fisico, per cui molto spesso si trova a segnare più su un suo buon posizionamento canestri tutto sommato facili, rispetto ad invenzioni che il suo talento in linea di principio gli consentirebbe.

La sua dimensione in post comunque sia esiste, anche se andrà implementata e resa più strutturale, e questo lo rende una presenza alquanto minacciosa, poiché, unita alla sua capacità di dare via il pallone mina la possibilità della difesa di fermarlo e scoraggia gli aiuti.

Ed ecco che arriviamo alla vera qualità elitè di questo giocatore, che è ormai l’elefante nella stanza della nostra analisi: la capacità di passaggio. Il successo in questo fondamentale del rampollo di Saragozza è riconosciuto con unanime entusiasmo.

Le nostre fonti di cui sopra ci segnalano di quanto Mara sia uno dei migliori mai visti a quell’età e con quella stazza nella capacità di passare la palla e troviamo certo enorme difficoltà a smentirli.

La grande varietà e inventiva del passing di Mara

Elitaria è la sua capacità di passaggio dal post in particolare, ma in realtà si estende a tantissime zone del campo, dal gomito, fino in punta, così come in quelle brillanti visioni dopo il rimbalzo con palloni tutto campo a cercare il compagno che ha sprintato in transizione. Una possibilità di playmaking aggiunto totale che non si vede spesso e che è, ancora una volta, quello che richiama dei flash di Nikola Jokic.

“[…] ciò che lo rende un prospetto interessante è il suo senso del gioco e il tocco intorno a canestro. Legge le difese molo bene ed è un passatore eccelente, infatti la Spagna a volte lo ha fatto giocare nel ruolo ‘point center‘, vedendolo persino fare alcuni ‘handball passes‘ alla Jokic.

Eric Guilleminault, NbaDraft.net, Mondiali U-17 2022

La sua è una dote naturale, che trasuda genio e raffinatezza e di cui l’interessato è pienamente consapevole.

Sin da piccolo leggo bene il gioco. Ecco perché quando mi alleno cerco sempre di migliorare i passaggi che sfrutterò al massimo durante le partite, per fallire il minor numero di volte possibile”.

Aday Mara sulle sua qualità di passaggio, da fiba.basketball

Sempre la FIBA ha sciorinato in un articolo dedicato a lui alcuni dati molto interessanti su quella che è probabilmente la sua virtù tecnica principale.

Se ci riferiamo al torneo internazionale U-17, le statistiche dicono che la Spagna avesse il 47% in più di possibilità di creare un attacco fruttuoso con Mara in campo, rispetto a quando era fuori. Sulla base delle analisi di oltre 25 partite con Mara nella stagione che ha preceduto il mondiale, il numero previsto in proiezione di possessi con l’iberico in campo si crede sia stato decisamente superiore (circa 78), mentre senza di lui sarebbe nettamente sceso a 67. Ciò significa che, con Mara sul parquet, le sue squadre sono più efficienti nell’arrivare al tiro, più presto nei 24′ a disposizione e quindi sono in grado di produrre più possessi.

L’impatto è lampante, e potrebbe essere ancora più ingigantito dai suoi progressi al tiro e spalle a canestro, per la gravity con cui attrarrebbe le difese.

Ha un’abilità di passaggio che non puoi insegnare. Visione di gioco, occhi dietro la testa, tempismo e precisione: è fantastico nell’allargare il campo e punire trappole difensive o aiuti. Da Jokic in poi non abbiamo visto un altro lungo europeo con impatto internazionale tanto bravo quanto lui come passatore.

Scout anonimo, da fiba.basketball

DIFESA

Per quanto riguarda la fase difensiva, i presupposti sono chiaramente quelli di stampo fisico. Come sottolineano le nostre fonti, non può che far fatica – 220 cm si pagano! -, ma non è per nulla soft, ha garra e buon tempismo per le stoppate.

Il giocatore è dotato di buona coordinazione, oltre ad avere mani grandi e piedi tutto sommato rapidi, è davvero molto mobile per la sua stazza e ciò che gli manca in velocità, riesce in alcuni casi a compensarlo con la lunghezza.

La sua migliore caratterstica difensiva è senza dubbio il tempismo come stoppatore, che è certamente favorito dalle lunghissime leve a disposizione, ma anche da un ottimo senso del fondamentale, e questo gli dà ottime chanches come rim protector. Decisamente non è switchable, va in difficoltà sui cambi, poichè, anche se si muove bene, è ovviamente esposto fuori dall’area.

E’ discutibile quanto bene possa difendere un pick and roll a livello NBA, dal momento che con rarità è solito difendere qualcuno oltre la linea del tiro libero in senso esteso.”

Eric Guilleminault, NbaDraft.net

Difensivamente su tutte le situazioni di pick and roll in cui viene incluso, fa tanta fatica e la squadra deve lavorare sulle sue falle. La sua velocità e le sue possibilità atletiche sono quelle che sono data la taglia, ma può migliorare molto nel limitare i danni con scelte e tempismo. L’ho visto fare contro Howard uno show che non è affatto da buttare, mentre sui pop di Costello si è dimostrato inevitabilmente una liability.

Abbinato ad un 4 difensivo e atletico, come potrebbe essere Aaron Gordon per Jokic, e ben protetto tatticamente, anche ad esempio in una Box-and-one ad esempio, si possono esaltare le sue doti di totem attorno al ferro.

Infine, nel settore dei rimbalzi non sembra un talento naturale, famelico, la maggior parte dei palloni catturati sembra li agguanti grazie alla sua stazza, più che alla posizione o all’imposizione nella lotta fisica. In realtà però, almeno nelle prime comparsate in Abc ho visto una buona dose di cattiveria a rimbalzo offensivo. Mara infatti, nelle gare giocate finora (sempre dati aggiornati alla data di redazione del pezzo, ndr), ha sempre strappato almeno una carambola nei pressi del canestro dei suoi e non di rado ne ha ricavato un’occasione per convertire qualche punto dalla spazzatura.

Fonti: https://www.nbadraftjunkies.com/aday-mara, https://eurospects.com/player/aday-mara/, https://www.nbadraft.net/2022-fiba-u17-world-cup-top-10-international-prospects/, https://www.fiba.basketball/world/u17/2022/news/spain-big-man-mara-passing-his-way-to-star-prospect-status, https://www.youtube.com/watch?v=ZgwyEtFAuBE, https://youtu.be/PWjuG4WvpyU?t=912

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