La Virtus riparte alla grande, con solidità e autorevolezza. Valencia non può nulla

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Riparte l’Eurolega e la Virtus riprende con una prova davvero convincente: dal secondo quarto in poi le vu nere prendono il controllo della gara, giocano con grande solidità e piegano Valencia 87-74.

Riparte, quindi, nel migliore dei modi la campagna europea di Bologna: vincendo una gara importante e trovando ottime risposte. Unica nota negativa l’infortunio accorso a Shengelia nel primo quarto, ancora da valutare

Le pieghe della partita

Mumbru sceglie Pangos in quintetto: è già una notizia. Partenza a buoni ritmi, Valencia prova subito ad imporre la sua fisicità, la Virtus concede qualche canestro facile. Gli stessi taronja si mangiano qualche appoggio già fatto, mentre le vu nere continuano a trovare punti sfruttando il post basso. Shengelia si accascia a terra, Jones fa 3+1: qui può cambiare la partita. Valencia si divora diverse occasioni per andare in fuga e la Virtus chiude il primo quarto quasi miracolosamente sul -2.

La Virtus riparte con più precisione, soprattutto in attacco: 27-25, primo vantaggio bianconero. Valencia continua a voler essere fisica al limite del consentito, ma per ora sta collezionando solo falli. Gli ospiti faticano ora tanto a trovare punti, Belinelli segna cadendo a modo suo e fa +6. L’attacco virtussino del secondo quarto è quello dei tempi migliori, la difesa ospite fa acqua da più parti costretta a muoversi tanto. 26-12 di parziale e 44-32 all’intervallo.

La partita riparte così come si era fermata: la Virtus continua a guidare la contesa e va anche sul +15. L’attacco ospite fatica tremendamente a creare vantaggio; dopo un primo quarto così così la difesa di casa ha trovato la formula giusta. Le squadre pagano un po’ di stanchezza, le difese si allentano e Valencia ne approfitta per rifarsi sotto fino al -8. Dopo tre quarti è 65-57.

Si riparte con le difese che non riescono più a mettere l’energia e la fisicità del primo tempo; gli attacchi ne approfittano. Intanto Cordinier e Polonara continuano a essere decisivi per le vu nere. La gara gira intorno a quella doppia cifra di vantaggio per i padroni di casa. La Virtus controlla, non sembra poter mai perdere il manico dell’incontro e Mickey continua a dare tanto anche in difesa. Lo stesso Mickey, scatenato, fa 84-69 a 2′ dalla fine e la gara è finita.

Valencia: no difesa no party

Lo avevamo scritto anche in fase di presentazione della gara: la squadra di Mumbru dipende tantissimo dalla sua difesa. Difesa taronja che stasera non c’è stata, anche per quelli che sono stati i meriti virtussini.

Dopo un buon primo quarto, i valenciani sono calati, soprattutto nella propria metacampo dove sono stati punti prima dal post-basso bianconero e poi dall’ottima circolazione di palla degli uomini di Banchi che ha costretto i corpaccioni di Mumbru a muoversi tanto dentro e fuori dall’area. In questo modo i mastini ospiti (Anderson e Ojeleye su tutti) sono anche arrivati stanchi alla distanza.

L’unica luce nella serata ospite è stato Chris Jones: 20 punti, l’unico capace a segnare con continuità. Il 47,5% da due è una pietra tombale sul match, soprattutto alla luce dei tanti appoggi sbagliati tra primo e secondo quarto in un momento della gara in cui Valencia poteva scappare. Il 14/15 nel rapporto assist/palle perse dice molto sul resto.

Anderson ha provato per tutta la gara a entrare nella testa di Belinelli, senza riuscirci. Inglis e Davies sono stati impalpabili e, vista la loro importanza nel sistema valenciano, le opzioni offensive nell’arco ospite sono state ridotte all’osso.

Ora la rincorsa ai play-in diventa difficile per i taronja.

Forse la Virtus migliore del 2024: MVP Jordan Mickey

La Virtus riparte nel migliore dei modi: vincendo una gara che era da vincere e mostrando il bel gioco, come si direbbe in gergo calcistico.

Dopo un primo quarto non eccezionale, la difesa si registra, soprattutto grazie all’impatto di un Polonara in costante crescita, infatti presente in campo per oltre 25 minuti. Il suo apporto energico in difesa ha cambiato la partita.

Poi, simultaneamente a una difesa più attenta, anche l’attacco è salito di colpi, con una circolazione di palla brillante ed enormemente efficiente che non si vedeva, in modo così lampante, da numerose partite. E’ un grande segnale in casa Virtus, perché ripartire con questa brillantezza esecutiva e con questa lucidità mentale dopo una pausa inedita di questo tipo non era affatto scontato.

Numerose, poi, sono state le risposte positive da parte di alcuni giocatori. Polonara, come detto sopra, ma soprattutto Mickey, che ha giocato la migliore gara dell’anno. 14 punti, 7 rimbalzi, ma soprattutto una presenza difensiva di grande spessore e una presenza offensiva costante, anche nella bontà delle scelte. Poi Pajola, grande equilibratore dell’attacco, e Cordinier, perfetto nelle scelte. Quelli nominati, infatti, sono stati gli uomini cavalcati da Banchi per tutta la partita. Senza dimenticare il solito Belinelli: riparte da dove aveva finito, segnando e segnando.

L’unico neo di una grande serata sono le condizioni di Toko Shengelia, da cui dipenderanno inevitabilmente gran parte delle ambizioni Virtus in difesa e non.

Ma la prestazione offerta dalle vu nere stasera vale il posto in classifica ricoperto da Bologna. Il posto di una squadra consapevole dei propri mezzi e che vuole continuare a segnare.

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frcata7

Laureato in Lettere moderne e laureando in Italianistica presso l'Università di Bologna. Nel giugno 2023 ha pubblicato il suo primo libro di poesie, "La cenere e l'oceano" (Edizioni Effetto). Letteratura e cinema sono le sue grandi passioni che cerca costantemente di coniugare. Vorrebbe avere l'eleganza di Anthony Hopkins.
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