Big Ben Paris da finale! London saccheggiata in G2

Lele
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Una Paris meravigliosa saccheggia London e – come il Big Ben – suona i rintocchi che sanciscono la fine della corsa europea per i britannici. Un’altra grande partita per la formazione di Iisalo, che vìola la Copper Box Arena per la seconda volta in stagione e stacca così il pass per la finalissima di Eurocup. Si tratta della prima volta storica per i transalpini e di una seconda finale per il tecnico finlandese, che avrà la possibilità di conquistare un altro trofeo dopo la BCL con Bonn.

Si spegne sul più bello la formazione di coach Petar Bozic, mostrandosi inferiore per qualità ed organizzazione: finisce 85-93 per TJ Shorts e compagni in terra britannica. London esce dall’Eurocup con la certezza e consapevolezza di averci provato, tra gli applausi della sua gente. Al 40′ sono 2 i giocatori in doppia cifra per i locali: 25 di Matthew Morgan e 17 di Jordan Taylor. Più squadra gli ospiti, che ne hanno 21 con 4 rimbalzi, 5 assist e 5 recuperi da TJ Shorts, 13 da Hifi ed Herrera, 11 da Simon e 10 da Malcolm.

PARIS CONQUISTA LONDON: FINALE RAGGIUNTA

La partita

Avvio convincente per Paris, che grazie ai 5 di un ottimo Hifi si porta avanti 9-13 con il primo time out del match. London da par suo trova punti importanti da un Matthew Morgan molto più intraprendente rispetto al match di martedì perso dalla sua squadra. Al 5′ è 11-13, ma i parigini allungano sul 8-16 con Jantunen e Simon. Il finale di primo periodo è di marca londinese con Taylor che ne mette 5 in fila e tiene a contatto i suoi (19-21).

Partenza ottima dei padroni di casa nel secondo quarto con Sharma, ma le palle perse tengono almeno a contatto gli ospiti. Lo sbandamento della squadra di Iisalo è dietro l’angolo con le triple di Taylor e la fuga al ferro di Matthew Morgan, già a quota 7. Continua a perdere possessi la formazione di Bozic, che lascia campo libero a Collin Malcolm per fare -1. Sbanda Paris che precipita a -7 dopo la bomba di Taylor: i troppi liberi sbagliati danno campo alle offensive londinesi spinte da Morgan che ne ha 13 al 20′ per il 45-39 interno.

Parte bene nel terzo quarto la squadra parigina che con un elettrico Tyson Ward ed un concentrato Collin Malcolm ritrova il singolo possesso di disavanzo forzando la sospensione di Bozic. Il sorpasso è opera di Ngouama con il siluro del 56-58 che spegne la Copper Box Arena. Matthew Morgan sblocca i suoi per il -2, ma Sy in acrobazia tiene avanti di due possessi i francesi. La tripla di Tarik Phillip riaccende l’ardore della formazione brit, che al 30′ si trova sotto di 2.

Partenza a duemila all’ora per i parigini che con 2 liberi di Kratzer, la bomba di Herrera e la volata di Ward vola sul +9 dopo 2′. Morgan riaccende London per il -6, momento di poco basket ma Olaseni fa -4 a 5′ dal termine. La formazione di Iisalo trova il +10 con un infuocato Hifi, che replica alla tripla della speranza di Connor Morgan con un siluro in step-back. Jantunen a rimbalzo fa la voce grossa e conquista un antisportivo che sommato alla bomba di Herrera a 49″ dal termine vale l’ombrellino nel long drink. Finisce 85-93 alla Copper Box Arena, in finale ci va Paris.

WARD CON IL POSTER DI SERATA
IL RISULTATO FINALE DI GARA 2 TRA LONDON E PARIS

Paris più forte e più squadra: finale meritata

In finale ci va la più forte e quella che ha dimostrato di essere più squadra: Paris ha saccheggiato London in gara 2 ed ha staccato il biglietto per l’ultimo atto, in attesa di sapere chi sarà l’avversaria tra Bourg e Besiktas. Derby francese o duello tra due squadre che ben hanno impressionato nel Gruppo A? Mercoledì la risposta. Parlando della partita, i transalpini di Iisalo hanno giocato una partita più completa, trovando grande qualità da tanti interpreti.

La profondità di roster dei parigini e la enorme qualità sprigionata nella metà campo offensiva hanno fatto la differenza a tutti gli effetti, con London che è stata molto brava nel primo tempo a giocare con un’energia imponente. Nella ripresa si è rovesciata la clessidra e la formazione francese ha ridotto il gap a rimbalzo, giocando con energia, attenzione, precisione e grande qualità in tutti gli altri fondamentali, anche nella metà campo offensiva.

La produzione dell’attacco di Paris è aumentata dai 39 punti dei primi 20′ ai 54 dei secondi 20′: una differenza che si descrive con la parola “energia”, sprigionata nella metà campo difensiva per contestare i tiri, recuperare palle vaganti e catturare rimbalzi. Forzare 21 palle perse ai Leoni di Londra è stato fondamentale per riuscire ad alzare i ritmi e giocare con il solito flow offensivo che parte – come sempre – da due giocatori dinamitici come TJ Shorts e Hifi.

14 recuperi, 13 perse e 23 assist di squadra sono i 3 dati che fanno la differenza rispetto a quanto messo in campo da London: maggior qualità, attenzione ai dettagli e prontezza di riflesso. La formazione di Iisalo ha sofferto molto l’energia di un infuocato Matthew Morgan e la freddezza di una vecchia volpe come Jordan Taylor nel primo tempo, ma ha avuto il merito di contenere il rendimento degli altri giocatori brit.

GRANDE IMPATTO DI NADIR HIFI NEL FINALE

London lotta ma poi si inchina: troppe palle perse

Un primo tempo dominato a rimbalzo, con una qualità di gioco nel complesso molto buona, ma con il grande neo delle palle perse. Se London non è riuscita a conquistare Gara 2 della Copper Box Arena la colpa principale è dell’ultimo fattore scritto poco fa. Concentrare in 40′ lo stesso numero di assist e di palle perse non può che essere drammatico contro una squadra “da corsa” come alla fine è Paris, che – infatti – ha sfruttato questa mancanza del team brit.

L’errore però sta a monte: tirare con il 61% da 2, il 43% da 3, conquistare 14 rimbalzi in più è stato un affare… per gli avversari. La squadra di Bozic ha pagato a carissimo prezzo le 14 palle perse (!) nei primi 20′, non riuscendo a costruirsi un vantaggio ben superiore a quei miseri 5 punti che si leggevano nel tabellone (45-39). Per la mole di lavoro svolta, per l’attenzione e l’energia messa in campo il vantaggio avrebbe dovuto vedere una doppia cifra senza grandi problemi…

Nella ripresa Paris ha difeso meglio il ferro riequilibrando la lotta a rimbalzo (vinta 40-34 dagli inglesi nel complesso, ma con un 14-22 a favore del team francese nella ripresa) ed ha – comunque – forzato altre 7 palle perse a London. La squadra britannica ha trovato ottime percentuali dall’arco tirando con il 46%, ma ha finito per veder scendere la percentuale da 2 tra soluzioni forzate ed una difesa parigina salita notevolmente di tono.

Nel complesso la prestazione di London non si può definire negativa: è stata pagata la maggior qualità di Paris, ma resta il grande torneo giocato dai ragazzi di Bozic. Nell’ultima amara serata la formazione di Bozic ha trovato un Matthew Morgan immarcabile da 25 punti (7/12 dal campo) ed un ottimo Jordan Taylor, ma è mancato il supporting cast di giocatori solitamente molto solidi come Grantham, Nwaba, Dekker e Conor Morgan.

LA CARICA DI JORDAN TAYLOR

Foto credit London ed Eurocup

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Lele

Atleta amatoriale e giudice di gara, appassionato di atletica e basket
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