Rimonta incredibile, vince il Partizan sul Maccabi!

simonescotta
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Round 21 anche per Partizan Belgrado e Maccabi Tel Aviv, in una sfida tutta “belgradese”, alla luce delle tante partite ormai nella capitale serba per il Maccabi.

11-0 per iniziare la partita per gli ospiti del Maccabi. La stoppata di Wade Baldwin su Punter e i due punti sul contropiedi a seguire, con fallo guadagnato, di Nebo fanno esplodere la panchina gialloblu. 16-0: si iscrive anche Sorkin alla festa Maccabi.

Un paio di palle perse Maccabi per la troppa foga e PJ Dozier riportano ad una distanza accettabile il Partizan. 29-11 a fine primo quarto, con la tripla sbagliata da Blatt, dormita a rimbalzo degli uomini di Obradovic e due punti facili di Cleveland. Canestro esemplificativo dell’energia Maccabi.

CHE INIZIO PER IL MACCABI!

Secondo quarto che continua sullo stesso frame, il Partizan prova a rimettersi in careggiata con iniziative personali (PJ Dozier, su tutti, ha un piccolo impatto nel piattume serbo).

-21 al 16’, mini-parziale Partizan sulle spalle del Dozier menzionato, mani veloci in difesa e che prova ad attaccare il canestro (saranno 16 punti e 3 assist a fine primo tempo). Nunnally da il suo contributo per provare a ricucire,  un canestro INCREDIBILE del Partizan (qui sotto, veramente da vedere) ma due triple di Blatt (che gioca, e anche bene, rispetto ai fastidi che rischiavano di fargli saltare la partita), rispediscono indietro i bianconeri. 36-52 al ventesimo.

Secondo tempo

Maccabi avanti con il 57% da tre, 9 punti da second chance e un giro palla piacevole per trovare facili tiri da tre. Fin qui tutto bene.

Poi nel terzo quarto tutto si ribalta: Partizan che comincia carico, attesa la reazione degli uomini di Obradovic che puntuale arriva. Ma, credo nessuno, si aspettava in questi termini.

Jaramaz, Nunnally, Caboclo sono utili in questo momento della partita per rimanere ad una distanza accettabile, a non far scappar via la partita. Ed e’ qui che la partita cambia: la panchina e la difesa bianconera iniziano a pagare dividendi, con pressione evidente sul portatore di palla e fisicita’ sotto canestro – iniziano i serbi ad essere avanti nella battaglia a rimbalzo (non si volteranno piu’ indietro). La tripla del -5 di Nunnally fa venire giu’ il palazzo, il pareggio un paio di minuti dopo sembrava insperato anche solo ad inizio quarto. Il Maccabi in questa fase paga qualche fischio ingeneroso ma anche da un po’ troppa sufficienza in attacco, con qualche palla persa al limite, i lunghi che spariscono dal campo (Colson, Sorkin, lo stesso Cleveland anche se non e’ un lungo nominalmente).

YES THEY ARE!

L’energia della Stark Arena e’ incredibile: 67 pari e recupero dal -24 del primo tempo. Terzo quarto da 31-15 bianconero.

Quarto quarto che continua sulla scia degli ultimi minuti, il palazzo e’ una bolgia e il Partizan sospinto da questa atmosfera incredibile va avanti, portandosi sul +6 con la tripla di Smailagic. Tanti fischi in questa fase, forse troppi degli arbitri, che forse potrebbero lasciare correre una partita che per atmosfera, svolgimento e’ inevitabilmente tesa, da playoff.

Punter segna i suoi primi due punti al 35’ (!), le percentuali da tre intanto del Maccabi sono crollate, cosi come i rimbalzi – nettamente a favore degli uomini di Obradovic.

Il Maccabi si smarrisce, provando tiri da tre e non riuscendo a pareggiare la voglia/fame dei serbi. Qualche scelta affrettata nel finale non aiuta, mentre il Partizan e’ guidato da un ispiratissimo Dozier. Finisce 88-79 senza troppi patemi nel finale per il Partizan, che controlla – mi sembra incredibile scrivere questa frase dopo un primo tempo completamente opposto.

Partita a due facce

Partita difficile da commentare, veramente a due facce: primo tempo completamente di marca israeliana, secondo serba. Con Wade Baldwin sano questa squadra e’ da final 4: l’aggettivo e’ obbligatorio, quando lo e’ e’ un piacere vederlo giocare a pallacanestro. Fisico, atletico, tecnico: quasi da upper floor, da livello superiore rispetto all’Eurolega.

Poi pero’ ad un certo punto si spegne l’interruttore e Kattash non sembra in grado di riaccenderlo – non e’ facile o scontato contro Obradovic e l’atmosfera di questa sera. Un Lorenzo che scompare in toto dalla partita nel secondo tempo, come un positivo Sorkin della prima fase di gara (allacciato in difesa, fisicita’ e l’attenzione nel chiudere tutte le porte che coinvolgano i lunghi bianconeri e costringere gli esterni a long 2s poco produttive), Nebo troppo solo sotto canestro, non puo’ essere Webb III la risposta nel momento del bisogno. Partita comunque troppo pazza per trovare conclusioni.

In casa Partizan, PJ Dozier stasera fa vedere finalmente che giocatore sia: dubitiamo abbia letto il nostro ultimo articolo, ma a differenza di Kaminsky, a scaldare il fondo della panchina , il suo impatto e’ notevole e si vedono tutte le qualita’ che in queste prime venti partite si potevano solo intravedere. MVP della partita. Molto bene Nunnally, a rappresentare l’anima della squadra, con doti di leadership notevoli per un giocatore che non lo sara’ mai a livello tecnico: e’ lui, insieme a Jaramaz (che dimostra una durezza quest’anno mai vista negli anni scorsi) e Caboclo a riportare i suoi a galla, prima del break finale. E’ una vittoria importante, inutile nascondersi: fosse arrivata la terza sconfitta di fila, soprattutto per come stava maturando dopo i primi venti minuti, ci sarebbe stata qualche riflessione sul mercato estivo e su alcune scelte che ad oggi non stavano pagando. Questa partita, quantomeno per l’MVP della gara, potrebbe essere un turning point stagionale.

Partizan atteso dal Pana, prima dello Zalgiris, mentre il calendario del Maccabi non e’ magnanimo: le due greche e poi il Real. Non si respira in questa Eurolega.

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