Blitz esterno del Fenerbahce, l’Efes cade in casa nel R#17

Lele
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Derby del Bosforo tesissimo e durissimo con il Fenerbahce che piazza il blitz esterno sul campo di un Efes che continua ad essere rimaneggiatissimo e senza diversi giocatori. Quarto successo in fila per Jasikevicius nella massima competizione alla guida dei giallo-neri di Istanbul al termine di 40′ davvero combattutissimi e decisi negli 80″ finali da una tripla di Nick Calathes, determinante in cabina di regia.

Pesantissime in casa bianco-blu le assenze di Clyburn e Willis, giocatori troppo importanti nelle rotazioni di coach Erdem Cam: non bastano le grandi prove del solito Larkin e di un solidissimo Daniel Oturu per superare i giallo-neri, guidati da Hayes-Davis e Calathes. Finisce 84-89 alla Sinan Erdem Sports Hall di Istanbul con un secondo tempo da 32-42 in favore degli ospiti.

COLPO ESTERNO DEL FENERBAHCE NEL DERBY TURCO

La partita

Ritmi altissimi nel primo quarto con attacchi decisamente meglio delle difese: dopo 10′ il punteggio dice 29-29 con i padroni di casa guidati da un devastante Dan Oturu (10 punti con 100% dal campo), mentre gli ospiti si affidano alle mani sapienti di Calathes (9 punti) ed al solito Hayes-Davis che ne segna 9 anche lui. Tanta intensità e grande ritmo alla Sinan Erdem Sports Hall.

Nel secondo quarto ritmi più bassi ma grande impatto difensivo dell’Efes, che lascia a 18 punti il Fenerbahce, tenendo l’attacco a quota 23. La fuga della squadra di Can è solo parziale visto che Calathes e compagni hanno il merito di trovare le giocate che impediscono il vantaggio in doppia cifra, soprattutto con le mani di Hayes-Davis. All’intervallo è +5 per i padroni di casa.

Nel terzo quarto cambia faccia la squadra di Jasikevicius, che alzano l’aggressività difensiva e chiudono in vantaggio alla terza sirena sul 68-69 grazie ad un break di 16-22 molto pesante. 7 di Hayes-Davis e 4 di Guduric sono la chiave di volta del cambio di leadership nel match, con la formazione di Can che è trascinata dalla furia di Larkin (15 sui 16 di squadra nel solo terzo quarto) ma non ha altre bocche da fuoco “accese”.

Nell’ultimo quarto è equilibrio totale, i padroni di casa trovano punti in avvio da un Beaubois silente e presente per pochi tratti, rispondendo colpo su colpo alla formazione di Jasikevicius che ha il merito di non far fuggire Larkin e compagni, pungendo con diversi interpreti per restare agganciati. Il sorpasso firmato Wilbekin a 5′ dal termine (78-79) è la prima fiammata con Papagiannis prima e Calathes poi (tripla a 29″ dal termine) che determinano il successo esterno.

QUARTO SUCCESSO IN FILA PER IL FENERBAHCE

Fenerbahce ancora vincente, è cambiato il vento

Vince ancora il Fenerbahce di coach Jasikevicius, giunto al quarto successo consecutivo in Euroleague e risalito in classifica fino al quinto posto. Sembra veramente cambiato il vento per la squadra giallo-nera, che ha un ritrovato Calathes al comando delle operazioni e soprattutto un devastante Hayes-Davis a finalizzare spesso e volentieri. Prova complessiva da 41 punti con 16/25 dal campo, 7 rimbalzi, 8 assist e 51 di valutazione per play greco ed ala americana.

Solidità e precisione sono altri due fattori pesantissimi che regalano il successo ai giallo-neri: nei massimi momenti di difficoltà (-8 nel secondo quarto e -4 a metà ultimo quarto) la squadra di coach Jasikevicius si compatta e serra i ranghi, segnando tantissimi canestri pesanti o comunque trovando coesione e reazione da parte di tutti. Un segno decisamente importante per Calathes e compagni, che ora stanno correndo forte verso le prime posizioni.

La precisione dall’arco e nell’interezza dal campo da parte della squadra ospite ha fatto la differenza: il 72% da 2 punti è decisamente pesantissimo, con le giocate al ferro di un determinante Papagiannis nel secondo tempo, gli assalti degli esterni come Guduric e Hayes-Davis e le invenzioni di un Calathes che segna canestri pesanti come macigni.

La squadra di Jasikevicius nei momenti cruciali del match riesce a “cancellare dal campo” due lunghi certamente complicati da gestire come Oturu e Jones, che hanno fisicità, atletismo e dinamismo da vendere. Lasciare la formazione di Can a soli 32 punti è probabilmente il successo più grande del match.

CALATHES DETERMINANTE NEL SUCCESSO DEL FENERBAHCE

Efes al tappeto: le triple tradiscono Larkin e compagni

Cade in casa nel derby del Bosforo l’Efes con un secondo tempo opaco ed insufficiente nelle due metà campo rispetto alla qualità, all’aggressività ed alla precisione chirurgica messa in campo da un Fenerbahce solido e qualitativamente molto attento a colpire e punire le disattenzioni difensive della formazione di Can.

Troppo solo Shane Larkin: il turco ha giocato l’ennesima partita da fenomeno nella sua Eurolega chiudendo con 28 punti, 9/15 dal campo, 5 rimbalzi, 5 assist, 2 recuperi, 8/8 in lunetta, 6 falli subiti e ben 37 di valutazione in oltre 35′ di impiego. Imprescindibile l’asso con il numero #0, che – però – ha avuto scarso supporto dai compagni nel secondo tempo.

Finché i ritmi sono stati alti l’Efes ha messo in grossa difficoltà il Fenerbahce di Jasikevicius, grazie ai giochi creati apposta per un Dan Oturu davvero precisissimo e molto solido dal campo grazie ai suoi 19 punti (8/9 dal campo) e 7 rimbalzi in 30′ di utilizzo. La scarsa vena di un Thompson in difficoltà e di un Daum da 0/5 da lontano fa tutta la differenza del mondo quando a decidere sono gli episodi.

La difesa del ferro non impeccabile e la scarsa precisione dall’arco dell’Efes fanno la differenza: concedere il 72% da 2 punti al Fenerbahce è situazione che pesa tantissimo nell’economia della partita, tanto quanto il bruttissimo 4/20 da 3 punti per uno scarso 20% che in un derby punto a punto è troppo pesante da digerire. Tante assenze ma anche tanto da registrare per la squadra di Erdem Can.

NON BASTA LARKIN ALL’EFES

Foto credit Efes e Fenerbahce

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Lele

Atleta amatoriale e giudice di gara, appassionato di atletica e basket
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