Minors d’Europa: viaggio tra le leghe che non sapevi di voler seguire

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Non troppo lontano da Eurolega, Eurocup e campionati nazionali di primo livello, diverse leghe stanno cercando di emergere sul panorama europeo: con questo nuovo appuntamento vi accompagneremo alla scoperta di squadre, giocatori e curiosità tra le minors d’Europa.

VTB United League: Zenit, Cska e Unics, come stanno le big di Russia

La VTB league si presenta al via della stagione, con cambiamenti di format (si, hanno aggiunto anche qui i play-in) e due nuove compagini in prova annuale (Uralmash e Runa). Rimangono inalterate le favorite: Cska, Unics e Zenit. Le escluse dall’Eurolega per tristi e noti motivi, stanno cercando di mantenere un alto livello a roster, pur senza la vetrina della massima competizione europea. L’inevitabile livellamento verso il basso ha consentito negli ultimi due anni allo Zenit e soprattutto all’Unics, campione uscente, di interrompere il dominio Cska (9 titoli consecutivi). La conferma in panca di Xavi Pascual, nonostante le voci estive, Huertel, Frazier e Moerman e gli arrivi di Vince Hunter, Kuric e soprattutto Dubljevic, pongono lo Zenit in pole nonostante un inizio di stagione altalenante, con vittoria in Supercoppa seguita dal record 1-2 in regular season, con sconfitta alla prima contro la debuttante Uralmash e nell’ultimo turno in casa con il Cska nonostante i 27 di Huertel.

Unics, fresco di titolo e Cska, solito sospetto, chiudono il podio della favorite. Bako ed Erick Green, si uniscono a Reynolds e Dimitrijevic, mvp delle ultime finali, per tentare il bis in quel di Kazan. Jekiri, M’baye e Melo Trimble, raggiungono il confermatissimo Casper Ware (si l’ex Virtus dieci anni fa) a Mosca, già autore di due quarantelli, in Supercoppa. Menzione finale per Kuban, che dopo la finale dello scorso anno, ha ossatura americana ben nota alle nostre latitudini con Barford (ex Pesaro e Cremona), Okaro White (ex Virtus) e Morgan (ex Roma e Venezia) e attende il rientro di Akoon-Purcell per riprendersi da uno 0-2 iniziale, dopo la sconfitta sulla sirena in overtime contro Perm (possibile outsider alla pari di Samara), con questa perla di CJ Bryce (27 per lui al debutto).

CJ Bryce, Parma Perm, 27 punti e game winner, una buona serata.

BNXT League: Oostende guida il Belgio all’assalto di Leiden

Terza edizione per il campionato congiunto di Belgio e Olanda, nato per provare a sviluppare due movimenti di non grande tradizione e che finora ha proposto buoni profili anche per piani superiori. Basta guardare gli Awards delle passate edizioni per farsi un’idea. Levi Randolph (Hapoel Gerusalemme) ha rilanciato la sua carriera ad alto livello, Brian Fobbs (Bonn), Vince Young (Maccabi Rishon), Breein Tyree (Sassari) han conquistato un’occasione in leghe ben più in vista, Van der Furst (Palencia) e soprattutto De Ridder (2003, Bilbao) cercheranno di fare il salto di qualità in ACB.

Miglior didascalia possibile, offerta proprio da Thompson stesso

Campioni uscenti, ed unici finora, sono gli olandesi del ZZ Leiden, squadra che ha visto l’epifania europea di un certo Darius Thompson tra il 2017 e il 2019, e che ha cambiato molto poco, aggiungendo Tajion Jones, in uscita da UNC-Asheville e il 2004, Sikking con già diversi minuti a disposizione. Inizio con 2-1 di record e scarto medio di 39 punti nelle vittorie.

Donar Groningen e BAL Weert altre due compagini interessanti, soprattutto i secondi con roster da 20.5 di età media e due profili come Filip Brankovic (lungo serbo del 2003) e Milhan Charles (guardia/ala francese del 2004) che han debuttato con rispettivamente 17 e 19 punti doppia doppia sfiorata nel weekend (12+9 rimbalzi).

Il lato belga della contesa non sta a guardare, e la principale contender, se non favorita, è il Filou Oostende, 12 titoli nazionali consecutivi, tutti con Dario Gjergja, croato naturalizzato belga e anche coach della nazionale del paese di adozione. Rientro del veteranissimo Sam Van Rossom, firma dello scorer Khalid Ahmad e dell’ex Baskonia e Malaga, Ilimane Diop (recentissima) e il curioso caso McCaw, ex campione NBA, firmato, atterrato e detenuto in Belgio per 4 giorni (per problemi di passaporto) prima di esser rispedito a casa e sostituito con RJ Nembhard, fenomenale in G-League, per ora anche in Belgio, spento come nella fugace esperienza reggiana.

Spirou Charleroi e Giants Anversa (annotiamoci Rasir Bolton, guardia da Gonzaga, che sta viaggiando a quasi 20 di media) le più attrezzate dopo Oostenda. Per la serie “tutto il mondo è paese”, non possono mancare le polemiche arbitrali. La nuova proprietà americana del Liegi, ha minacciato di disertare la trasferta in programma il 28/10 ad Anversa (rea di aver criticato la nuova ownership di Liegi) per protesta contro l’arbitraggio “troppo favorevole” verso i giocatori autoctoni, subito negli ultimi playoffs. Dopo giorni di comunicati, ed evidentemente trattative, lunedì la lega ha dichiarato conclusa la diatriba e Liegi dovrebbe presentarsi regolarmente sul parquet. Tutto è bene quel che finisce bene.

PAF League: Il Prometey alla conquista del Baltico

La Latvian-Estonian league giunge alla sua quinta edizione con i favoriti d’obbligo che sono anche i campioni uscenti e fin qui, sarebbe tutto nella norma, se non fossero gli ucraini del Prometey, new entry del 2022 e veri dominatori, con il loro basket a ritmo forsennato, ammirato anche nell’ultima edizione di Eurocup.

I ragazzi di coach Ginzburg (ritroverà la squadra martedì dopo i fatti di Israele), dovrebbero ripercorrere la strada della scorsa stagione (2 sole sconfitte tra regular season e playoffs) nonostante i numerosi cambi. Keene, March e soprattutto l’ex Lakers e Nuggets, Davon Reed, alla prima esperienza europea. Le squadre baltiche cercheranno di opporre maggiore resistenza e di sviluppare i giocatori autoctoni che abbiam visto esser molto efficaci nell’ultimo mondiale (trionfale per i lettoni).

Il VEF Riga, perso Zoriks, ha riportato a casa il maggiore dei Bertans, Dairis (ex Milano) e firmato Brendan Adams, tra i più intriganti import players della lega. Al netto del livello non di primissimo pelo, da inserire nella watchlist futura diversi profili da Gen Z: la guardia estone Kasper Suurorg, TalTech in prestito da la penya, sta sparando ventelli con grande agilità e l’ucraino Oleksandar Kovliar degli estoni del Kalev sembra aver la stoffa per darsi una chance al prossimo livello.

Suurorg trascina con 27 punti la squadra dell’Università di Tallinn (Tal Tech) contro il VEF

Ventimila leghe sotto i mari…

Chiudiamo il giro, premiando chi è giunto fin qui, con qualche altra perla dal sommerso del basket europeo. Iniziamo dalla Repubblica Ceca, dove Nymburk, squadra faro del movimento, allenata dall’italiano Francesco Tabellini, ha asfaltato il Sokol Pisek. Niente di strano sin qui, se non fosse per il losing effort di Vojtech Sykora, che dopo averla sfiorata nella prima stagionale, piazza una tripla doppia da 14 punti 11 rimbalzi e 10 assist. A qualsiasi latitudine, non uno spettacolo frequente.

Ultima tappa, Zielona Gora, Polonia, dove si gioca un nostalgico derby di ex rappresentanti polacche nell’Eurolega che fu, tra Zastal Zielona Gora e Trefl Sopot allenata da Zan Tabak. La squadra di casa, vive un pessimo momento, nessuna vittoria in classifica e una crisi societaria sia finanziaria che tecnica col mercato bloccato in attesa del BAT per i casi Pappas e Adam Smith (risalenti al 2020/21 quando facevano parte della squadra sia Groselle, mvp del campionato, che Lundberg, nomi che a Bologna qualcuno dovrebbe conoscere). Tornato Groselle, la squadra attende di poter ufficializzare due americani (Darious Hall e Kamaka Hepa, alascano in uscita da Hawaii, il college) per sperare di invertire la rotta di una stagione nata storta. Per ora ci prova con la mano di Woroniecki e le sue 5 triple nel finale, spettacolari ma inutili.

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