UP & DOWNS
Giù, incredibilmente per la forma ancor più che per la sostanza, la FRANCIA. Una gara umiliante contro il Canada ed una prova comunque raccapricciante contro la Lettonia, sciogliendosi nel momento chiave. In più, contro il Libano, si è rischiato di entrare nelle leggenda negativa della storia del basket transalpino, salvandosi solo nei minuti finali.
Essere già qualificati per le Olimpiadi è un conto, giocare un torneo mondiale così è inaccettabile. Più nella forma che nella sostanza di un gruppo che era comunque durissimo.
VINCENT COLLET, nonostante le tante medaglie vinte dal 2009 ad oggi (7 tra Olimpiadi, Mondiali ed Europei), ci continua a lasciare l’impressione di un allenatore che non sfrutta la meglio la grande qualità a disposizione ormai da anni.


Non bene l’ITALIA sino ad oggi. Tralasciando il carrozzone di polemiche che accompagna la gestione Petrucci più o meno da sempre, è la qualità della pallacanestro offerta che non ci ha convinto per nulla, con l’aggravante di un girone che era il più semplice di tutti insieme a quello della Serbia, che lo ha però dominato ampiamente.
L’ormai rituale “siamo questi”, chiaro dal punto di vista tecnico, non rende però accettabile che non vi sia stata almeno una parvenza di “piano B” rispetto a quanto nelle corde degli azzurri. Solo Giappone, Capo Verde ed Angola hanno tirato peggio dall’arco: trattandosi dell’arma numero uno tricolore, non è necessario accodarsi al gruppo dei sostenitori dei “tiri buoni che non entrano”. Italbasket rimane squadra in grado di esplodere contro chiunque, ma il rischio di un’insufficienza tecnica rimane.
Molto in alto CANADA e SPAGNA, squadre che hanno giocato la miglior pallacanestro in assoluto. Solide in maniera diversa, hanno fornito prove convincenti da ogni punto di vista. Da una parte giocatori di isolamento molto bene integrati come SGA, dall’altra un coro cestistico guidato da Scariolo con il perfetto bilanciamento tra giovanissimi e veterani.
Menzione importante per GERMANIA, il cui futuro ad altissimo livello in questo torneo dipende molto dal rientro di Franz Wagner, ed USA, il cui adattamento del roster al basket FIBA pare egregiamente allenato da uno staff che non ha eguali, molto più pronto rispetto al 2019.
La LETTONIA ha emozionato per il rapporto tra talento a disposizione e qualità del gioco e qui un’ovazione va a Luca Banchi. Stessi applausi per la REPUBBLICA DOMINCANA, molto ben messa in campo al fianco del totem KAT.


(pag. 5/6, scorri in fondo per cambiare pagina e proseguire la lettura)
Devi accedere per postare un commento.