Euroleague Power Ranking #4: in testa scatta l’Olympiacos

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LOTTA PLAYOFF

#13 – STELLA ROSSA (15) – 11/14

E’ in questo gruppo solo numericamente e per il fatto di un calendario che qualche speranza la lascia. Certo che dopo aver vinto a Tel Aviv perdere in casa con l’Alba è operazione sciagurata che in questo momento non ci si può permettere.

Ecco, arriva il Facu e questo potrebbe cambiare diverse cose in positivo ma deve esser chiaro che al momento serve un 7/2 o comunque un 6/3 (se dovesse bastare il 17/17 finale), ovvero un record che richiede di vincere ciò che c’è da vincere ed almeno due, tre gare di quelle sulla carta proibitive.

Il roster, sbilanciassimo sul talento delle guardie, può dare speranza, ma serve che ali e centri offrano una sponda almeno accettabile a quegli esterni, altrimenti le possibilità di postseason si azzerano.

#12 – BASKONIA (11) – 13/12

La splendida macchina da canestri ammirata a dicembre sembra essersi inceppata.

Anche la Copa del Rey ci ha mostrato una squadra in difficoltà, poco brillante offensivamente e di scarso impatto difensivo. Un certo smarrimento e minori certezze in un sistema che funzionava a meraviglia paiono attanagliare un gruppo che deve ripartire dalle proprie caratteristiche, principalmente appunto offensive ma in grado di mantenere una compattezza dietro che andava oltre le doti individuali.

Darius Thompson, favoloso a lungo, deve riprendere il bastone del comando e tornare ad essere mente e braccio per Coach Penarroya, anch’egli apparso molto giù di giri a Badalona così come a Bologna. Markus Howard oggi è noto a tutti e chiaramente la faccenda si complica: anche qui serve trovare qualcosa di alternativo a livello organizzativo.

Il test casalingo di questa settimana contro Valencia dirà già molto, perchè il traguardo di quota 18 è ancora raggiungibile ma il calendario, dopo, presenta una certa accelerazione in direzione delle difficoltà (Real, Monaco e Maccabi). Altrettanto importanti proprio gli scontri diretti.

Il tutto a patto che torni quel sorriso sfrontato e quella voglia di sorprendere che ci ha regalato uno spettacolo cestistico di ottima fattura nella prima parte della stagione, sia in EL che in Liga.

#11 – VALENCIA (8) – 13/12

Sì, forse siamo ingenerosi con una squadra che nel 2023 è stata ottima, soprattutto nelle ultime settimane, nonostante difficoltà di infortuni paragonabili solo a quelle del Bayern.

Mumbrù è una garanzia: sarà pure un “rookie” come Coach ma sta dimostrando di gestire la sua squadra da esperto e navigato, mantenendo la barra dritta attraverso una tranquillità esemplare che porta a letture di livello.

L’asse Chris Jones-Dubljevic è la base, ma non vanno dimenticati profili come Rivero, potenzialmente esplosivo, piuttosto che quel Webb ben oltre le più rosee aspettative. Poi gente come Harper, uno che può fare di tutto, Prepelic, che pare tornato il fromboliere di sempre, o anche Claver, enciclopedia vivente del gioco, possono dare la spinta determinante.

Contare fuori Valencia sarebbe un grande errore, darla come favorita per la postseason lo sarebbe forse altrettanto perchè ciò che è mancato nel recente passato ai “taronja” è la capacità di chiudere i conti quando andava fatto. Sarà la volta buona?

#10 – VIRTUS (12) – 12/13

Le V nere sono esattamente dove dovevano essere, in perfetta linea con quanto si chiedeva ad una squadra zeppa di esordienti nella competizione.

Bologna è lì dopo un cammino lineare nella sostanza, meno nella forma: vittorie inattese al pari di sconfitte su cui si può recriminare. Alla fine è proprio l’Eurolega ad essere così.

Si conferma l’impressione avuta sin dalle prime giornate, ovvero che gli alti bianconeri sono veramente altissimi, ma allo stesso tempo i bassi mica scherzano. La pallacanestro di Scariolo non è semplice da assimilare e quando i pianeti si allineano è uno spettacolo.

Cordinier è botta difficile da assorbire poiché unico vero atleta in grado di difendere su 3 ruoli avversari, a nostro parere andava sostituito visto che mancherà sino a fine stagione regolare, tuttavia il rientro spettacolare di Abi Abass ha lasciato sensazioni molto positive.

I campioni per arrivare nelle 8 ci sono ma ci pare chiarissimo che mancare eventualmente il traguardo Playoff non si possa minimamente leggere come un fallimento.

Bologna doveva lottare sino alla fine e per ora lo sta facendo. Il calendario è durissimo ma la capacità giocarsela con tutti è alleata non da poco. Serve rinforzare questa alleanza per guardare in alto.

#9 – ZALGIRIS (16) – 13/12

Tutti in piedi! E soprattutto urge cospargersi il capo di cenere.

Sì, perchè ai lituani in quota Playoff a 9 gare dal termine non ci credeva nessuno, in primis chi scrive che li considerava una delle tre peggiori del lotto.

E’ una squadra che gioca e lo fa per davvero, mostrando certezze in un sistema che nessuno avrebbe previsto.

Coach Maksvytis, un “quasi rookie” (10 gare 8 anni fa col Neptunas), pare perfettamente in controllo della propria squadra che, dopo l’altra trasferta in terra iberica col Barça, avrà il viaggio a Berlino e poi 5 gare casalinghe nelle ultime 7, comprese sfide chiave con dirette concorrenti come Valencia e Maccabi.

La leadership di Ulanovas, la continuità ad alto livello di Smits e l’impatto che dovrà esserci da parte di Taylor sono le tre cose che, insieme all’esplosione di Brazdeikis, già realtà consolidata, possono far sognare tutto il popolo della Zalgirio Arena.

#8 – MACCABI (10) – 13/12

Non ha mai convinto al 100% ma 5 delle ultime 9 gare alla Menora Mivtachim sono un bel tesoretto potenziale, considerando che in due casi ce la si vedrà con avversarie dirette come Baskonia e Virtus.

L’impressione di una squadra che, soprattutto tra le mura amiche, possa battere chiunque è chiarissima, tuttavia ci vuole un maggiore equilibrio tra esterni e giocatori interni, spesso sacrificati sull’altare del talento delle guardie. Che c’è ed è un valore, ma che non può rimanere fine a se stesso.

Un giocatore come Lorenzo Brown, ormai da due stagioni tra le PG migliori del torneo, dovrà sfoggiare tutta la sua leadership per trascinare i gialloblu al magico traguardo delle prime 8.

#7 – PARTIZAN (9) – 13/12

Oggi, talento Efes a parte, ci pare la migliore del lotto delle “pretendenti”.

9/3 nelle ultime 12 non è solo specchio dei valori ma è anche il giusto premio per una crescita costante che ha portato a nascondere i limiti, che ci sono, ed a mettere in luce le caratteristiche positive, altrettanto presenti anche se magari in forma minore.

La guida tecnica è la certezza assoluta, il calendario è un nemico mica da ridere, se è vero che nelle ultime 5 sfiderà le prime 4 attuali per poi chiudere col Pana.

Ecco, la Stark Arena potrà essere un fattore che lima il “gap” con quelle grandi, anche se poi è il campo a dire l’ultima parola. E qui la crescita difensiva e quella sistematica davanti potranno fare la differenza per una squadra che saprà, nel caso, dare ben fastidio anche ai PO.

6 – EFES (3) – 12W 12L

Il livello di pallacanestro offerto sino ad oggi non rispecchia i valori della squadra nei propri singoli. Questo è sicuro, ma come si può togliere i turchi dal lotto delle pretendenti al titolo? Ecco perchè rischiamo, se di rischio si può parlare, inserendoli come favoriti nel lotto delle squadre che lottano per i Playoff.

Due superstar sono state gestite magistralmente da Ataman nelle ultime quattro stagioni, ora tre sono forse un problema? Bella domanda alla quale solo il prossimo mese mezzo ci permetterà di rispondere. Insieme alle notizie sull’infortunio di Micic.

Gigioneggiare in stagione regolare è ormai cosa nota quando si parla dell’Efes, così come i momenti di tensione nei rapporti coach-stelle sono roba già vista che ha poi trovato soluzione.

L’impressione è che oggi ci si fidi troppo delle qualità individuali e si tenda a non ricorrere ad un attacco in grado di proporre soluzioni alternative, una sorta di pigrizia che va risolta. Il tempo c’è ma ora, da dopo la sosta, è necessario passare alle merce alte. Cosa che non è parsa evidente a Lione, pur avendola portata a casa di esperienza.

Di sicuro, se Playoff saranno (e per noi sarà così), la classifica dirà sesto, settimo od ottavo posto. Non esattamente il regalo migliore in postseason per chi si sarò prodigato per raggiungere le prime tre piazze della competizione. Ed allora sarà una serie tutta da vivere e godere.

Efes

(3/4, scorri in fondo per cambiare pagina e proseguire la lettura)

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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