Segnali di super Virtus: la Reyer naufraga in casa (-19)

Lele
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Una Virtus versione Eurolega quella che oggi è salita in laguna per affrontare la Reyer nello scontro direttissimo d’alta classifica: la squadra di Banchi reduce dalla pesantissima batosta del Forum ha saccheggiato uno dei campi più difficili da espugnare dell’intero campionato italiano, ossia il Taliercio. Un fattore campo che – però – non è di fatto esistito in nessun frangente di partita, visto che le V-Nere hanno condotto per 40′ senza soffrire più di tanto.

Arrivano dunque grandi segnali per i bianco-neri, che hanno 12 punti da Lundberg con 6 assist, 12 con 5 rimbalzi da un Hackett lucido e sul pezzo oltre ai 15 con 9 rimbalzi di un Ante Zizic che lancia segnali di grande presenza. Da segnalare come tutti i giocatori impiegati abbiano realizzato almeno 2 punti. In casa lagunare 14 di Tucker, 16 di Heidegger (molti a partita già segnata) e 10 a testa per Simms e Kabengele. Finisce 70-89 al Taliercio per le V-Nere.

COLPO DELLA VIRTUS IN CASA DELLA REYER

La partita

Avvio sprint della Virtus, che schiaccia il piede sull’acceleratore con forza e si porta avanti sul 2-9 con le combinazioni tra i lunghi Shengelia e Dunston e l’impatto di Hackett. Il time out di Spahija non porta effetti, altro break di break ulteriore di 6-11 che dà il vantaggio in doppia cifra sul +12. La reazione oro-granata arriva con Heidegger, Parks ed il solito Tucker, che riavvicinano una Reyer più attiva ed attenta sino al -2, che Mascolo farà diventare -4 al 10′.

Inaugura il secondo quarto in maniera scioccante la formazione lagunare, che incassa un parziale terrificante di 0-14 firmato quasi tutto dal duo azzurro Polonara-Abass. La reazione di Venezia arriva ma è sconnessa, isolata, casuale: ulteriore parziale che porta il vantaggio oltre i 20 punti con un grande gioco di squadra, tra le bombe di Hackett e Lundberg ed i canestri di Mascolo, Shengelia e Zizic. All’intervallo partita virtualmente in ghiaccio con gli ospiti avanti 31-54.

Se qualcuno si aspettava la reazione di De Nicolao è soci nella terza frazione, ne è rimasto deluso. Ennesimo break ospite in avvio ed altro time out immediato per coach Spahija, che osserva i suoi imbarcare acqua senza la minima reazione. La mazzata arriva con Zizic, Shengelia e Pajola, che regalano il +31 agli ospiti prima di una mini-reazione lagunare che vale comunque un brutto -27 al 30′.

Nell’ultima frazione le V-Nere iniziano a tirare i remi in barca, mollando un po’ la partita e non mettendo in campo la solita aggressività. Il punteggio si riduce con i padroni di casa che grazie ai canestri di Tucker, Heidegger e Parks trovano dopo tempo immemore uno svantaggio sotto i 20 punti. Al 40′ il finale è 70-89 per una partita che davvero non ha storia.

LA GRINTA E LA CARICA DI COACH BANCHI NEL MATCH DEL TALIERCIO

Le risposte della Virtus: coralità, carattere, energia, organizzazione

Risponde presente la Virtus al Taliercio. La formazione di Banchi affonda una Reyer troppo brutta per essere vera e decisamente preoccupante per attitudine, linguaggio del corpo e spirito posto in campo. Nel colpo grosso in laguna c’è – però – tanto delle V-Nere, che hanno ritrovato in un colpo solo energia, coesione, coralità, carattere ed organizzazione: un segnale chiave molto importante, che vale certamente una bella iniezione di fiducia in vista dell’ultimo atto d’Euroleague con il Baskonia.

La formazione di coach Banchi ha approcciato la partita sfruttando alla perfezione la fisicità dei suoi lunghi all’inizio: l’asse Shengelia-Dunston ha prodotto il primo break del match tra recuperi, rimbalzi ed una continua pressione che di fatto ha mandato in crisi i pari ruolo lagunari. Un duo che ha poi avuto da Zizic e Polonara ulteriore continuità, personalità e qualità, con il croato che ha fatto a fette i centri veneziani.

La pressione degli esterni, la solidità di Hackett, la qualità di Lunberg, l’energia di Pajola, Mascolo ed Abass: difficile trovare una nota stonata nella formazione di Banchi, che ha affondato il coltello nella piaga senza tanti problemi. Incredibile un dato, quello della valutazione di squadra all’intervallo: 25 per i padroni di casa, 76 per gli ospiti. Il +5 a rimbalzo per le V-Nere non è completamente realista per energia e solidità nelle carambole offensive, con Venezia che non ha saputo contrapporre personalità.

SHENGELIA ATTACCA SIMMS

Reyer ko senza attenuanti: un disastro per numeri ed attenzione

Ko senza alcuna attenuante. La Reyer perde male e con pieno merito lo scontro di vertice contro la Virtus, un tracollo che probabilmente supera anche il -27 di Trento visto e considerato che si giocava in un Taliercio esaurito. La Virtus è scesa in campo con il dente avvelenato dal ko brutto di Milano, ma la cosa più grave è che gli oro-granata non abbiano mai dato idea di potersi caricare con una giocata, una scintilla: tutti casi isolati che hanno avuto effetto disastroso.

Il primo dato disastroso è quello della valutazione: le V-Nere hanno saputo giocare con qualità, concentrazione ed attenzione, ma chiudere il primo tempo con un pessimo 25-76 di valutazione è davvero il segno di come gli oro-granata non abbiano approcciato e giocato con solidità. 52 punti in area a 31, 12 punti a 4 in contropiede, tutti numeri che presi singolarmente possono dire poco ma – invece – racchiudono le difficoltà lagunari. In attracco l’unico a creare qualcosa è stato il solo Tucker, vero perno di un attacco asfittico.

L’ultimo dato eloquente che è disastroso è il plus/minus: comprensibilmente questo dato è negativo in caso di partite come quella del Taliercio di stasera, ma leggere un disastroso -93 dal quintetto base Spissu (-13), Tessitori (-23), Casarin (-28), Simms (-17) e Tucker (-12) fa davvero riflettere. Venezia nell’arco dei 40′ no ha trovato continuità, ha perso ogni duello individuale ed è finita per deragliare senza appello. Probabilmente tra una Virtus concentrata come questa ed una Reyer così piatta è ancor più dura vincere, ma non riuscire a sfruttare le neanche 48 ore di riposo bianco-nere per mettere carattere e pressione è un segnale evidente di rassegnazione e difficoltà.

TUCKER ASSALTA IL FERRO MA NON BASTA ALLA REYER

Foto credit Virtus e Reyer

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Lele

Atleta amatoriale e giudice di gara, appassionato di atletica e basket
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