Euroleague Power Ranking #4: in testa scatta l’Olympiacos

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PLAYOFF CON OBIETTIVO FINAL 4 E TITOLO

#5 – FENERBAHCE (4) – 15W 9L

Lo splendido inizio da 9/1, una chimica che pareva quasi esagerata per una squadra così nuova, poi un a serie da 6/8 decisamente rivedibile con diverse prove inconsistenti tra le quali alcune veramente difficile da comprendere.

La coppia Calathes-Wilbekin, assortimento perfetto dei primi due mesi, ha sofferto un periodo di annebbiamento notevole e tutta la squadra ne ha risentito.

Se gente come Motley od ancor più Hayes-Davis prosegue una stagione di altissimo livello, il resto del roster sta soffrendo in maniera tanto esagerata quanto lo era la perfezione delle prime 10 gare.

E’ squadra rivoluzionatissima in estate, non va dimenticato, e non si può non dare fiducia ad una mente cestistica del livello di Dimitris Itoudis, parso sempre molto chiaramente conscio delle difficoltà trovate durante il cammino e con le soluzioni pronte per proseguire il lavoro di crescita.

C’è da migliorare la circolazione di palla così che le percentuali riprendano a salire, c’è da evitare quei lunghi vuoti, soprattutto mentali, che si sono visti nelle serate più difficili, trascinando il valore tecnico verso il basso.

C’è la necessità assoluta che Nick Calathes riprenda il filo del discorso iniziato così brillantemente ed agisca da giocatore-capo, indipendentemente dalle statistiche, al fianco di Guduric. Se poi tornasse finalmente Bjelica, come pare debba accadere a breve, si aprirebbero scenari assai interessanti ad oggi inesplorati.

E’ squadra da Playoff che può essere minaccia importante per chi se la troverà contro. Non ci stupirebbe una crescita notevole di Carsen Edwards, uno che sa fare poche cose ma che le può fare decisamente bene.

Le note vicende legate alla tragedia del terremoto turco hanno sicuramente colpito duramente la squadra che ha però prontamente dimostrato a Belgrado una compattezza ed un rendimento che ha fatto subito ripensare all’avviodi stagione, con l’aggiunta di una crescita generale importante.

Attenzione, anche perchè un’eventuale quarto o quinto posto potrebbe dare vita ad una sfida Playoff (Monaco?) con una bella vista su Kaunas.

#4 – MONACO (6) – 15/10

Resta davanti al Fenerbahçe di poco ma grazie ad una dose di talento che è comunque notevolissima.

Non stiamo vedendo la “Roca Team” ammirata a lungo ad inizio stagione, meno aggressiva offensivamente, meno determinata nell’imporre le proprie caratteristiche e meno efficace in generale: tuttavia Monaco ha tutto per fare bene e puntare al bersaglio grosso, laddove si intenda il viaggio in Lituania.

E’ necessario ritrovare quell’armonia splendida tra i tre tenori James-Loyd-Okobo che ha rappresentato a lungo un’eccellenza di questa lega e che era in grado di innescare le tante risorse, soprattutto offensive, a disposizione di Sasa Obradovic.

Ma servirà anche ritrovare quell’efficienza difensiva che aveva messo in difficoltà parecchi attacchi avversari, soprattutto attraverso la pressione sugli “handler” e la presenza sulle prime linee di passaggio.

Non riusciamo a vederla non in lotta per qualcosa che sarebbe grande, considerato l’esordio in EL dello scorso anno.

#3 – BARCELLONA (2) – 17/8

E’ il grande dilemma di questa stagione, la squadra che viene più ferocemente criticata ovunque, a partire da una stampa locale non certo tenera.

Se è chiaro che da questo roster ti aspetti che vinca sempre, lo è parimenti il fatto che nello sport sia un concetto quasi folle da considerare. Non andrebbe dimenticato che Saras ed i suoi giocano, oltre all’Eurolega, un campionato massacrante per competitività, dove veramente e non solo a parole come altrove, puoi perdere contro chiunque. Aver fatto una finale praticamente all’ultimo possesso ed una semifinale l’anno seguente, si parla di EL, siamo così certi sia un fallimento come viene descritto?

Detto questo rimane squadra che pare non aver dimostrato tutto il suo potenziale se non forse solo recentemente nella gara perfetta di Bologna: ecco, quel Barça ha pochissimi rivali, forse nessuno.

Rimaniamo convinti che sarà lì fino alla fine e che l’ago della bilancia si chiami sempre Satoransky, in attesa del miglior Mirotic, per il quale non va dimenticata la lunghissima assenza che richiede tempo per tornare al meglio.

E’ dietro al Real? Ci pare di sì per ampiezza di soluzioni, che sembrano leggermente inferiori al “quasi tutto” madrileno.

#2 – REAL MADRID (1) – 17W 7L

Alla #2 perchè l’Oly oggi è qualitativamente migliore ma il roster madrileno rimane quello più lungo e potenzialmente insuperabile per alternative in ogni ruolo.

Non impressiona forse perchè pare tutto così semplice e naturale; la caduta in Copa del Rey può essere vissuta come stimolo ulteriore, in fondo aveva già messo in bacheca la Supercopa, cosa che conta eccome, o meglio pare non contare solo per chi la perde.

Ci si interroga spesso su chi sia il “go-to-guy” dei blancos e le teorie sono opposte: chi dice che ve ne siano tanti, chi ritiene che quella mancanza di chiarezza nelle gerarchie possa diventare un problema quando la palla pesa di più. Una riposta certa non c’è ma sicuramente il fatto di proporre questa molteplicità di minacce alle rivali è un problema… proprio per le rivali.

Quando prepari una gara contro il Real obiettivamente è difficile individuare gli obiettivi da colpire. Ultimamente l’Oly ha messo in difficoltà gli esterni attaccandoli con grande movimento, il Barça ha presentato una gabbia dentro l’area assai efficace ed il Monaco ha gestito il ritmo togliendo efficacia a Tavares e Poirier: tutte cose molto valide, tuttavia Madrid ne è uscita con un 2/1, con le ossa rotte solo al Pireo. Piccoli problemi che un grande roster può risolvere grazie appunto a quel numero infinto di soluzioni possibili.

Resta da titolo, senza alcun dubbio, ma oggi gioca peggio dei “reds”.

#1 – OLYMPIACOS (5) – 18W 7L

Il sorpasso sulle altri grandi è realtà e lo dice il campo.

Eccellente rendimento offensivo, stessa cosa dietro, è la squadra che oggi gioca meglio e che rappresenta un sistema di altissimo livello.

Anche nelle gare senza Sloukas, sebbene poche, ha dimostrato che l’organizzazione supera la tematica dei singoli.

Vezenkov è MVP stagionale senza rivali al momento, ma chiunque venga chiamato in causa fa il suo senza problemi.

Le addizioni estive si stanno rivelando perfette e forse il fatto che non sembrassero nomi altisonanti ha portato un po’ tutti a sottovalutarne la portata. Ed ora anche Tarik Black pare essere tornato quello dei giorni d’oro al Maccabi.

Era ottima squadra lo scorso anno, lo è ancor di più oggi e conferma margini di miglioramento su entrambi i lati del campo.

Favorita per il primo posto in RS? Assolutamente sì ma si può guardare ben oltre nell’ottica di un progetto che guarda molto in alto.

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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