#6 – MONACO (4) – 7W 3L
Si conferma squadra di altissimo livello ma qualche prestazione nel mese non ha convinto al 100%, anche nelle vittorie (vedi Baskonia).
Piace moltissimo l’alternanza di efficacia del trio delle meraviglie Jones-Okobo-Loyd, sembra un po’ meno efficiente il discorso lunghi, a volte troppo distaccati dalla creatività degli esterni.
Blossomgame e Diallo sono gli uomini che possono e devono fare la differenza: se il loro rendimento sarà di alto livello i monegaschi potranno certamente guardare molto in alto.
Resta chiarissimo un dato che è impressionate: dall’arrivo di Sasa Obradovic sul pino del Principato il record è 23/11, composto da 14/5 in stagione regolare 2021/22, 2/3 nella serie PO contro l’Oly e 7/3 nei primi 10 turni di quest’anno. Si traduce in eccellenza assoluta.
#5 – OLYMPIACOS (5) – 7W 3L
Squadra solida, ben organizzata e profonda in tutti i reparti.
Il margine di miglioramento, soprattutto difensivo, rimane alto, mentre davanti è forse quella che sa giocare meglio, correndo spesso in vero e proprio contropiede.
Schiera il netto MVP della stagione sinora in Vezenkov, arma letale che Sloukas ed il sistema tutto sanno innescare alla perfezione.
La trasferta al Sinan Erdem è assai intrigante, poi ospiterà Virtus e Fenerbahçe prima di un trittico che si chiuderà col derby ad Oaka dopo Asvel e Stella Rossa: Entro fine anno si valuterà se il girone di ritorno sarà una pura e semplice questione di posizioni e di ricerca del fattore campo nei Playoff.
#4 – FENERBAHCE (6) – 9W 1L
Spendido! Il Fener di Itoudis può essere definito solo così sinora, ampiamente più avanti di quanto si potesse pensare. Va ricordato, come è giusto fare anche per Virtus, Efes e Zalgiris, che tutta la preseason è stata fatta senza il capo allenatore a causa degli impegni ad Eurobasket e questo aumenta i meriti del club e dello staff tecnico in particolare.
Tanti nuovi che sembrano essere arrivati da uomini giusti al posto giusto, il duo Calathes-Wilbekin che funziona a meraviglia grazie all’aver tolto dal secondo la palla ad inizio possesso, rendendolo arma letale. Ora c’è l’intoppo dello stop (2-3 settimane) proprio dell’ex Maccabi e nella negatività dell’assenza può esservi la possibilità di ulteriore crescita per Carsen Edwards, potenzialmente assai impattante ma sinora visto a sprazzi.
Guduric insegna pallacanestro come ha sempre fatto, Motley sta stupendo tutta Europa, Nigel Hayes-Davis pare calarsi alla perfezione nel ruolo, mentre Mahmutoglu e Pierre confermano tutto quanto di buono ci si potesse aspettare da loro.
Se i vari Birsen e Hazer, col resto della panchina, danno un contributo come avvenuto a Barcellona ed a Milano, il cielo è stellato sopra la sponda asiatica del Bosforo.
Se proprio volgiamo trovare un difetto ad oggi possiamo parlare della coppia Booker-Jekiri non travolgente, ma è probabile che sia soltanto parte di uno spazio di crescita che è sensazione applicabile a tutta la squadra.
A proposito, mancherebbe Bjelica, non uno qualunque.
(4/5, scorri in fondo per cambiare pagina e proseguire la lettura)