Euroleague Power Ranking #3: Novembre dice Real e Fener, crollo verticale di Milano

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Si conferma la parte di Ranking più complicata, con squadre che dimostrano di avere le carte in regola per arrivare ai Playoff ma che a volte forniscono prove che lasciano parecchi dubbi, come già chiaro nel Ranking di fine ottobre. Inoltre potrebbe vedere l’inserimento di qualcuna da dietro (Pana e Zalgiris), così come la caduta di qualcuna da davanti (Milano).

#13 – VALENCIA (8)4W 6L

Quando tutto sembrava andare al meglio, con una ritrovata condizione ed una serie di risultati positivi tra cui due successi eccellenti con Oly e Monaco, ecco il crollo che ha riguardato anche la Liga.

Asfaltata da Bologna e sconfitte casalinghe con Real, accettabile, e Zalgiris, meno.

Il problema è chiaramente il rendimento alla Fonteta dice si è già giocato 6 volte e sono passate squadre come Baskonia, Asvel e Zalgiris, tutte avversarie che se vuoi lottare per la postseason devi mettere sotto.

Jared Harper è oggi un problema, così come l’infortunio di Van Rossom, e di colpo un reparto guardie che pareva quasi troppo ricco diventa limitato e poco efficace se non nell’ottimo Chris Jones, che però appare troppo solo e distaccato dal rendimento della squadra.

Dipendere da Dubljevic può anche essere normale, farlo in maniera così evidente è un limite.

Le trasferte in arrivo a Belgrado sponda Partizan ed a Tel Aviv, i due campi più caldi d’Europa, richiedono almeno un’impresa per non cadere in una spirale negativa che potrebbe diventare un vero e proprio macigno sulle ambizioni.

#12 – BASKONIA (11)5W 5L

Una struttura chiara ed una pallacanestro offensivamente molto brillante in grado di fare male, in singola serata, a chiunque.

Joan Penarroya sembra finalmente nel posto giusto, dopo le difficoltà di un rapporto mai sbocciato a Valencia.

Il Baskonia è una squadra che tira da tre a ripetizione senza passare una sola conclusione dall’arco. Il quintetto con Costello da 5 presenta una molteplice minaccia che cerca, con l’impatto offensivo, di far fronte ad una dimensione difensiva che non pare nella natura dei singoli protagonisti.

Markus Howard ha mostrato cose incredibili davanti, anche se a volte viene utilizzato col contagocce dietro poichè non ritenuto in grado di tenere gli avversari, anche quelli più modesti.

Sino ad oggi senza Enoch, col suo ritorno può sopperire ad una mancanza di peso al ferro che è il limite principale.

La squadra passa da notti da incubo tipo la trasferta di Lione ad altre brillantissime come contro il Maccabi. E’ così e probabilmente lo sarà fino a fine stagione.

Resta difficile vedere i baschi ai Playoff, tuttavia non c’è una sola gara contro di loro che può essere data per scontata. 2/3 il record di novembre.

#11 – BAYERN (13)3W 7L

I bavaresi crescono strutturalmente e lo fanno secondo i dettami di un maestro come Trinchieri che conosce la competizione e che sa come attraverso quella crescita ci si possa presentare allo sprint finale nella forma dovuta.

Il pacchetto tedeschi, una volta rientrati tutti, garantisce profondità mentre i due americani nuovi, Winston e Gillespie, vanno ancora a corrente alternata come facilmente prevedibile per due esordienti della loro età.

Novembre ha detto 3/2 e va considerato che l’1/1 contro Efes ed Oly, all’Audi Dome, è tanta roba. Incredibile il numero di gare tirate sino alla sirena: ben 6 quelle concluse entro i 3 punti di scarto ed il record tedesco è in perfetta parità tra vittorie e sconfitte (3).

Entro il 10 gennaio ha 8 partite che possono riaprire il discorso Playoff e sistemare un record che oggi è negativo ma rispetto al quale ci sentiamo di andare oltre.

#10 – PARTIZAN (9)4W 6L

Attacco brillantissimo, difesa spesso colabrodo.

Si potrebbe sintetizzare così la stagione serba sino ad oggi e probabilmente non si sbaglierebbe di molto.

La squadra è costruita in un modo particolare, sostanzialmente senza un vero play e con l’adattamento di Exum al ruolo, cosa che peraltro spesso dà ottimi risultati. Madar è la variabile che può voler dire guardare avanti o indietro. Lessort oltre ogni più rosea aspettativa, mentre il contributo dei vari Punter, Leday e Andjusic è in linea con le attese, non certo basse.

A guardare da fuori pare una delle cose più lontane che ci siano rispetto al basket tipico di Obradovic ma questo dà la misura della grandezza di Zeljko, uno che utilizza i giocatori secondo le proprie caratteristiche senza imporre l’impossibile.

E proprio dalla grandezza del Coach può derivare una crescita che riteniamo probabilissima.

Non ha certezze sui Playoff, perchè i posti sono pochi viste le 6 grandi quasi intoccabili, ma pensare il Partizan fuori dalla lotta ci pare assai difficile.

#9 – VIRTUS (12)4W 6L

C’è un adattamento di diversi esordienti all’Eurolega che porta con sé diversi rimpianti che si chiamano Zalgiris, Asvel e Pana, ma ci sono anche gare che danno grandi certezze come Real, Olimpia e Valencia.

Tutto abbondantemente previsto nei risultati, magari non nella forma.

Ciò che piace di più è la costante aggiunta di qualcosa da parte di Scariolo che porta la squadra a fare meglio tecnicamente partita dopo partita.

Il Coach lo ha detto e ripetuto: «Dobbiamo restare nel gruppo e continuare a lavorare per essere pronti nel momento decisivo. Non è automatico che i Playoff verranno raggiunti ma il dovere è quello di esser pronti a lottare».

E’ questa la Virtus, che piace per atteggiamento e per condivisione del pallone, tutte note che si riconoscono nella pallacanestro del Coach bresciano.

Ovvio che vi siano delle debolezze, da leggersi nella continuità non sempre ottimale del genio Teodosic piuttosto che nel peso vicino al ferro e nell’inesperienza di tanti nuovi arrivati a questo livello, ma è proprio il lavoro su queste lacune che può portare i bianconeri a lottare per un posto nella postseason.

#8 MACCABI (10) 5W 5L

C’è un Maccabi alla Menora Mivtachim ed uno che viaggia: il primo è 5/1, il secondo è 0/4.

Sembra tutto semplicissimo e magari lo è. Abissale la differenza sino ad oggi tra le gare davanti approprio pubblico e quelle fuori. Coach Kattash deve venire a capo di questa situazione poichè qualche inciampo tra le mura amiche arriverà, come già successo col Barça che poi è gara che si può ovviamente perdere, ed allora serviranno dei colpi esterni se si vuole rimanere in quota.

L.Brown ha in mano la squadra, Wade Baldwin è… Wade Baldwin, ovvero tutto ed il contrario di tutto, mentre Bonzie Colson è divenuto cettezza anche a questo livello.

Ciò che oggi manca maggiormente è un reale coinvolgimento dei lunghi, troppo spesso estranei ad un gioco che vive di guardie.

Se si troverà questo bilanciamento allora si potrà pensare in grande, ma servirà anche un atteggiamento meno “da gita scolastica” quando si gioca fuori perchè l’Eurolega non perdona chi esita.

Rimane una delle candidate più forti ai Playoff tra quelle della fascia in lotta.

#7 – OLIMPIA (7) 3W 7L

E’ la grande delusione della stagione sinora, incredibilmente incappata in una serie negativa oltre ogni immaginazione.

Gli infortuni sono un alibi solo parziale, il problema è che la squadra gioca malissimo ed ha un impatto addirittura negativo da molti dei nuovi arrivati, soprattutto Pangos, Voigtmann e Davies, i tre grandi colpi estivi.

L’ambiente, autodefinitosi a più riprese depresso, necessita di una svolta nell’immediato, perchè risultati negativi anche a Vitoria ed Atene sponda Pana, potrebbero trasformarsi in ostacoli successivamente invalicabili.

E’ ultima, può suonare particolare vederla come #7, ma un allenatore del genere ed un roster tale non possono far pensare di escluderla dalla lotta Playoff. Certamente le ambizioni da prima della classe che molti gli assegnavano ad inizio stagione oggi sono lontane ed è necessario lavorare sotto traccia per almeno un paio di mesi per poi ritrovarsi alla sosta delle coppe nazionali e capire a che punto sono quei lavori.

Nelle prossime 13 gare, da giovedì sino al 2 febbraio, sfida solo 3 volte le grandi (2 sfide con Monaco e la trasferta al Pireo): il momento non può attendere ed il calendario una chance la offre, anche perchè le ultime 6 di stagione regolare saranno una montagna molto dura da scalare.

L’infortunio di Pangos, molto difficilmente in campo prima di gennaio inoltrato, rende le cose assai complicate. Si è detto che il club non ricorrerebbe al mercato al momento, ma è credibile che si affronti la parte decisiva della stagione europea con un playmaking affidato ai soli Mitrou-Long e Baldasso? Ci pare francamente molto difficile. E pensare che una telefonata ad un cellulare argentino non venga (o non sia stat) fatta ci pare quasi impossibile.

Resta la nostra #7 perchè il materiale c’è, ma oggi è fuori dalla fascia di quelle che consideriamo da F4 e deve sudarsi un rientro nel gruppo Playoff.

(3/5, scorri in fondo per cambiare pagina e proseguire la lettura)

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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