Le lavagnetta delle F8 #1: un ATO di coach Messina

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La #LBAFrecciaRossaF8 è pronta a partire, così come le lavagne di ED. Partiamo dai campioni uscenti dell’Olimpia Milano e un gioco ATO di coach Messina.

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E’ ufficialmente tempo delle LBA Frecciarossa F8. La manifestazione di Pesaro assegnerà il secondo trofeo della stagione, dopo la Supercoppa di Casalecchio di Reno che ha visto trionfare la Virtus Bologna campione d’Italia guidata da coach Sergio Scariolo. Dopo le presentazioni ufficiali delle squadre che vi abbiamo mostrato ieri, entriamo definitivamente nei dettami tecnico-tattici delle sfide di Coppa Italia con il tradizionale appuntamento delle lavagnette del coaching staff di Eurodevotion.

Partiamo dunque dai campioni uscenti dell’Armani Exchange Olimpia Milano, che quest’oggi alle 18 aprono le danze contro la Dinamo Sassari di coach Piero Bucchi. In questa prima serie di lavagnette, vi mostriamo oggi un gioco ATO disegnato da coach Messina che può mettere in difficoltà la difesa della squadra sarda.

ATO di Messina: come funziona questo gioco offensivo

Se dovessimo parlare della stagione vissuta sin qui da Milano, possiamo tranquillamente dire che tutto va secondo copione per il club meneghino. La squadra guidata da coach Messina, infatti, è la prima forza del campionato e arriva alle Final Eight come la squadra più in forma del momento, considerando anche il meritatissimo terzo posto in Turkish Airlines Euroleague.

Come ampiamente dimostrato nelle ultime Final Eight, quelle non vinte bensì dominate da Milano al Forum, questa è la competizione per eccellenza di coach Ettore Messina, che l’ha vinta per ben 5 anni consecutivi tra gli anni della Kinder Bologna (2) e il dominio con la Benetton Treviso (3).

Il primo ostacolo sul cammino del club meneghino è la Dinamo Sassari, che dopo esser stata lasciata da coach Pozzecco (attuale assistente di Messina a Milano, ndr.), ha vissuto tantissime difficoltà. La gestione Cavina è stata un disastro, mentre è stato Bucchi (altro grande allenatore capace di portare l’allora Carpisa Napoli da ottava a vincere una Final Eight di Coppa Italia) a risollevare l’ambiente sassarese nelle ultime settimane.

Partita da non sottovalutare dunque per l’AX Milano, che in campionato e nelle competizioni nazionali, ha sempre usato soluzioni di gioco molto veloci su cui la difesa non ha grandissimo tempo di reazione per sistemarsi, rispetto alle organizzazioni di gioco che molto spesso si vedono a livello continentale. Una di queste soluzioni è proprio il gioco di cui vi parliamo oggi e visto lo scorso anno in una sfida di Eurolega contro lo Zenit di coach Xavi Pascual.

Ecco il gioco ATO disegnato da coach Messina

Il gioco consiste sull’utilizzo di due tipi diversi di blocco verticale, con il play o la combo-guard della squadra come catalizzatore principale del gioco. In questa situazione vista con lo Zenit, Delaney aspetta l’uscita da un blocco verticale per Shields, con l’allora meneghino Punter che porta un blocco “cieco” per l’ex Barça.

Da questa situazione di gioco Shields ribalta il lato per Datome, creando una situazione di 1v1 in post tra due piccoli o per una facile conclusione da sotto di Delaney sulla testa di Pangos, oppure di ribaltare nuovamente il lato per un tiro dal perimetro di Shields o Punter.

Con l’aiuto dell’immagine precedente vediamo insieme come prende vita lo schema voluto da coach Messina

Come difendere l’ATO disegnato da coach Ettore Messina?

Per la Dinamo Sassari, così come per l’Happy Casa Brindisi, è stato un girone d’andata decisamente diverso rispetto alla solita routine vissuta negli ultimi anni. L’altra squadra un po’ deludente del girone d’andata, infatti, ha terminato all’ottavo posto la prima parte di campionato, capitando dunque contro l’avversario al momento più difficile di tutta la stagione.

L’ultimo scontro tra Milano e Sassari è stato un dominio assoluto dei meneghini. Qui una schiacciata di Mitoglou, lungodegente dell’Olimpia su Bendzius cecchino della Dinamo

Dunque per coach Piero Bucchi, abituato già alle imprese difficili, deve provare a centrare la storia se vuole andare in semifinale e sa molto perfettamente che la sua squadra deve centrare una partita pressoché perfetta sia in attacco, sia in difesa in queste situazioni veloci di gioco.

Nello schema presentato nel punto precedente, Sassari deve necessariamente fare due cose quest’oggi: essere resiliente mentalmente, ma soprattutto deve avere sempre idee chiare su come difendere su ogni singolo blocco lontano dalla palla, senza improvvisazioni e soprattutto senza stravolgimenti di piani partita.

Su questo gioco disegnato da Messina le cose da fare sono essenzialmente due: attenzione massima su Delaney e quindi sul blocco cieco che riceverà dalla guardia. Qui si può e si deve fare sempre cambio sistematico, lasciando spazio sul blocco che fa uscire il 3 di ruolo (Shields come sapete assente per infortunio, ndr.) e che apre la strada al gioco.

A quel punto dopo la palla in post, se non si è effettuato prima un recupero palla, massima attenzione agli aiuti e recuperi su ribaltamenti, restando attaccati ad ogni singolo uomo capace di far male sia dal palleggio sia con un movimento senza palla. Solo così la Dinamo Sassari può arginare quell’organizzazione targata Ax Olimpia Milano.

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