Markus I, il discorso del re. Il Barça soccombe sotto le sue triple

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I 37 punti del folletto di Morristown premiano il Baskonia sul Barça

Il Baskonia doma il Barça e finalmente trova un guizzo importante anche in Liga Endesa, dove veniva da tre sconfitte consecutive. Lo fa nel nome della sua stella, che scrive una delle sue migliori prestazioni in maglia basca di sempre.

Alla Fernando Buesa i padroni di casa vincono per 103-96.

Una questione di gravity

Il Barcellona è senza dubbio la squadra che entra in campo meglio ed esprime una linea tecnica chiara nel suo modo di affrontare la sfida.

I ragazzi di Grimau cominciano imprimendo ritmo alla gara e cavalcando il post basso e la gravity offensiva di Willy Hernangomez. Il successo interno del centro spagnolo, cercato spalle a canestro, dà grande spazio alla manovra blaugrana.

Il Baskonia è confusionario, ma si rivela sin da subito pronto a rimbalzo d’attacco. Le carambole offensive lo tengono in vita, secondo uno schema che tornerà a ripetersi nella sfida.

Il Barça continua a rifornire il suo pitturato con Vesely, che attrae allo stesso modo del suo pariruolo le attenzioni della difesa.

Ma il concetto di gravity è presto completamente riscritto alle sue fondamenta, di fronte all’ingresso in campo di Markus Howard, capace di attirare su di sé tutti i riflettori. Quello che si rivelerà il detonatore della sfida comincia divincolandosi tra le liane difensive blaugrana e scagliando i suoi dardi infuocati dall’arco con una determinazione ancora superiore al normale.

I compagni lo mettono nelle migliori condizioni liberandolo in ritmo dall’arco, ma Howard entra in campo con un’aggressività straordinaria. Mentre l’americano brilla da un lato, il Barça fa più fatica a tenere le redini della sfida: la manovra catalana perde pulizia e ariosità.

Lo spartito della sfida si attesta su un vantaggio basco trascinato dal protagonismo del numero 0, costantemente alimentato e mantenuto davanti, anche solo di muso. La sgasata del folletto basco monta però fino a staccare nettamente il Barça e costruire il + 10 basco.

Disattenzioni catalane e rimbalzi offensivi

All’inizio del terzo quarto, Howard è un torero alle “cinque della sera”. Continua a matare il toro catalano ogni volta che ne ha occasione. Il Barcellona è in affanno a inseguire il suo panno rosso e non riesce a trovare grandi contromisure.

Il Barça è frastornato e poco reattivo, ma soprattutto poco fantasioso. Il Baskonia ha ritmo ed entusiasmo e costruisce i suoi attacchi colpendo a ripetizione con aggressività. Realizza un 17-6, che si trasforma in un brillante +14.

Rubio fa uno scherzetto sulla sirena del quarto e prova a essere la spia del colpo di coda imminente, seppur vano, del Barça. I catalani ci provano sornioni, agiscono per limitare con qualche aggiustamento difensivo l’attacco basco, costruiscono tiri aperti. Satoransky, ma soprattutto un sontuoso Jabari Parker provano a tenere botta per gli ospiti.

Il Barça ci spera, ma si fa tagliare le gambe dalle disattenzioni a rimbalzo e sotto canestro, con un Sedekerksiks all’assalto sotto i tabelloni e la valanga di carambole offensive raccolte dai baschi (saranno 17 a fine gara).

Il Baskonia non ha molte idee offensive, ma è sadico nel punire le defaillance catalane. Su un ribaltamento, Howard gonfia la retina dall’arco – altra disattenzione imperdonabile che gli concede spazio -, quindi non gli resta che concludere con una giocata degna del suo talento incontenibile.

Howard realizza un 3+1 maestoso, che è il canto del cigno della partita. Scende il sipario.

22 triple

Markus Howard ha recitato davanti alla patria il suo discorso del re. Markus I di Vitoria lo ha fatto aggiungendo un’altra performance alle già diverse tra le più iconiche di questo biennio basco.

Ha giocato una gara in piena linea con il suo stile tecnico e caratteriale, indirizzando verso il canestro ben 22 triple nei 29′ che ha trascorso sul parquet. L’intero Barça, che ha giostrato il suo gioco molto più su base interna, ne ha tentate lo stesso numero in totale.

37 punti, 8 triple, 7/8 dalla lunetta, 27 di valutazione, che rappresentano anche una grande assunzione di responsabilità in una sfida molto importante per la stagione.

Con lui, ottimi apporti sono arrivati da due professionisti della versatilità sul campo come Costello e Sedekersis. Il primo aggiunge un masterpiece offensivo da 6/6 da due, 2/3 da tre e 5/5 ai liberi – per un totale di 23 punti e un clamoroso +23 di plus/minus -, il secondo con un 11+11 che è spina nel fianco per gli avversari.

Dall’altra parte, il Barça tiene offensivamente, sebbene sempre all’inseguimento, coinvolgendo molto i propri lunghi e affrontando una difesa non sempre impeccabile. Vesely e Hernangomez – Il centro spagnolo fa 16+7, ma gioca soltanto 16′ – combinano per 30 punti nel pitturato, che sono impreziositi dai più poliedrici 21 a firma Jabari Parker.

Sul perimetro c’è poca frizzantezza, sia in quanto alle iniziative degli interpreti tra gli esterni (solo Laprovittola in doppia cifra), sia in quando a riuscita del tiro da fuori (7/22), poco esplorato e poco convertito. Con questa sconfitta il Barça cede sempre di più a Malaga lo scettro di seconda forza della Liga, distante ad oggi quattro vittorie.

Photo credit: Barça Basket e Baskonia X

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