TOP FOUR – Posizioni 4-1: fa rima con Final 4?
Le migliori ad oggi, quelle che sorprenderebbe moltissimo non vedere dalle parti di Berlino a maggio 2022.
#4 – REAL MADRID (4)
Adam Hanga è una certezza assoluta e con Jeffery Taylor può diventare un vero incubo per gli esterni avversari che dovranno attaccare la retroguardia madridista. Guerschon Yabusele, con già alcune cose positive all’esordio, ha il delicato compito del collante tra il gioco fuori e quello dentro, chiave del sistema di Laso. Nigel Williams-Goss, ci dicono nostre fonti, sta progressivamente impossessandosi di diverse fasi di leadership, mentre Heurtel è quello che conosciamo, ovvero straordinariamente talentuoso ma a volte incostante.
Tutti questi protagonisti, insieme alla vecchia guardia ed al duo senza rivali Tavares-Poirier, dovranno diventare squadra sapendo rinunciare a qualcosa di individuale a favore del gruppo. Nessun dubbio che il miglior timoniere per raggiungere tale destinazione sia Laso, ma potrebbe volerci qualche partita in più.
Ecco perchè i “blancos” oggi ci paiono dietro alle prime tre.
Tenerife e la Supercopa darnno un primo verdetto, comunque parziale, perchè se è vero che si tratta di competizione ufficiale, lo è altrettanto che siamo alla prima metà di settembre ed i acqua sotto i ponti ne passerà tantissima durante la lunga navigazione verso Berlino.
#3 – BARCELLONA (3)
Le prime uscite stagionali hanno mostrato già una chiara direzione. E’ ancor più la squadra di Jasikevicius, alla ricerca della perfezione difensiva, con applicazione totale anche da parte delle stelle, nonchè una costante volontà di migliora la fluidità offensiva, tassello mancante in un mosaico comunque di altissimo livello già lo scorso anno.
Nigel Hayes è una buonissima addizione, mentre l’asse Jokubaitis-Sanli pare in grado di dare ulteriore forza ad una dimensione già presente, con caratteristiche diverse (vedi Calathes-Davies)).
Mancano solo 9 giorni alla Supercopa., quando un primo riscontro sui rapporti di forza nazionali e continentali rispetto al Real lo vedremo. Ad oggi il Barça ci pare ancora un passettino avanti ai rivali storici madrileni ed uno indietro rispetto ad Efes e Cska.
#2 – EFES (2)
E’ uno squadrone e lo dimostrerà ancora. L’arrivo di Filip Petrusev può essere anche un “upgrade” rispetto all’eccellente Sanli, dipenderà dall’inserimento in un sistema che garantisce ritmo ed opportunità a tutti, sotto la guida di un Micic già brillante in preseason e di un Larkin ancora da vedere.
Eccolo, l’unico dubbio, Larkin. Non certo il giocatore, ma… la NBA. Se ne è parlato molto, poi il discorso è parso quasi chiuso, mentre ora il silenzio sull’argomento apre alle più disparate interpretazioni. E’ chiaro che un Efes con o senza di lui cambia. Ad oggi non possiamo fare altro che fidarci e sperare di averlo a nobilitare il torneo come ha sempre fatto in un modo unico.
#1 – CSKA (1)
Confermiamo i russi al top perchè avevamo notevoli certezze sul roster di inizio agosto che sono assai cresciute con la firma di Alexey Shved, uno che proprio non riusciamo a vedere come un problema.
Il club è al lavoro per un 1-2, si sa ormai tutto di Pangos: fosse lui sarebbe un’ulteriore aumento del valore dei moscoviti, in caso di altro profilo proveniente dal mondo NBA andremmo a valutare, ma sempre sulla base di una grande fiducia nell’operato del duo Vatutin-Itoudis.
Salute è la parola chiave. Se stanno bene, questi si battono molto difficilmente. Lo ha dimostrato il campo.