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Partita che non ha regalato grande spettacolo quella che ha visto lo Zenit San Pietroburgo trionfare 72-66 contro un Baskonia sempre più incerottato. La nostra analisi in cinque punti:
- Le due squadre sommano 41 palle perse, concedendo 18 punti a testa da turnover. Cifre elevatissime che mostrano come la qualità del gioco non fosse alle stelle, complici infortuni e distrazioni. Tuttavia la cosa è stata abbastanza in equilibrio per entrambe regalando cosi un finale punto a punto.
- La differenza la fa la percentuale da 2 punti dello Zenit che con il suo 24/31 riscatta un pessimo 3/17 dall’arco. Non che il Baskonia abbia tirato bene da fuori, infatti con 7/25 non ha certo impensierito particolarmente la difesa dei russi.
- Ben 12 rimbalzi offensivi per il Baskonia, che per non capitalizza. Infatti i baschi mettono a segno solo 8 punti su seconda opportunità, vanificando cosi lo sforzo di Eric e Shengelia. Bastava davvero poco per agguantare la partita.
- Da sottolineare la grande prova in fase di costruzione di Alex Renfroe che con i suoi 10 assist ha illuminato la regia dei padroni di casa. Peccato solo per lo 0/4 dall’arco.
- Salvate i soldati Stauskas e Shengelia, i quali, insieme a Henry, sono gli unici a trovare continuità offensivamente. Stauskas in particolare è l’unico trovare il canestro da lontano mentre il lungo georgiano è la solita sicurezza vicino a canestro. Ma le alternative del Baskonia sono veramente ai minimi termini
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