I confini del paradiso sono tra le mura del Palau Blaugrana. Per chi scrive, la partita di ieri sera tra Barcelona Lassa e Maccabi Tel-Aviv ha riassunto la bellezza della pallacanestro continentale. Difesa, tatticismo, lotta, fuoriclasse e sistemi di gioco, che in qualsiasi momento della gara possono decidere qualsiasi sfida, sono stati la base di un confronto caratterizzato dal cambio continuo e irrefrenabile di pathos ed emozioni che soltanto il basket può dare.
Vincono i più forti: il Barça vince tra le mura amiche con un Nikola Mirotic oltre i confini della scienza di questo sport. Onore al Maccabi però, che per due quarti e mezzo, ha mostrato un basket duro ma eccelso degno di un avversario come la squadra di Svetislav Pesic. Eurodevotion vi porta all’interno della sfida con le 5 situazioni che hanno deciso la sfida disputata ieri sera in terra catalana.
- 22-7: il nome e cognome del crollo Maccabi. L’ultimo quarto delinea la differenza tra le due squadre. Il Barcelona Lassa è un fiume in piena quando è trascinato dal proprio pubblico, e se a ciò si aggiunge una difesa perimetrale e switch difensivi maestosi, la partita è ufficialmente in cassaforte.
- Mentalità e pazienza: il Barcelona sa quando colpire. Lo abbiamo detto in apertura di stagione: i catalani sono rinati. Non solo per le ingenti spese di mercato, perché Pesic ha trovato la quadratura nelle rotazioni nonostante manchi un vero play e il gioco offensivo sia da perfezionare. Non si lascia abbattere dal primo tempo impressionante degli israeliani di coach Sfairopoulos e iniziano a macinare mentalmente l’avversario. In questo modo si vede la differenza fra le squadre e le grandi squadre.
- Difesa e transizione: il bicchiere mezzo pieno del Maccabi. I vinti di questa sfida non escono con le ossa rotte dal Palau Blaugrana a dispetto del punteggio finale che dice 96-73 per i padroni di casa. Primo tempo degli uomini di Sfairopoulos straordinario. Difesa arcigna e transizione offensiva eccellente hanno tenuto alle corde i catalani. Dopo le fiammate di Scottie Wilbekin, però, sono saliti in cattedra i campioni.
- Nikola Mirotic; MVP del decimo turno di Turkish Airlines Euroleague. Descrivere la forza di questo giocatore è ok con la parola abbacinante, ma sappiamo tutti che questo signore è venuto qui in Europa per prendersi tutto ciò che gli spetta. Dominante, si prende per mano la squadra come i leader veri e con 25 punti, 14 rimbalzi e 3 assist ha schiantato il Maccabi nel secondo tempo della gara.
- Chi ferma questo Barcelona? L’impressione per chi scrive è che questa squadra a tratti vive di manifesta superiorità rispetto alle altre. Va bene le sconfitte con Real Madrid e Olimpia Milano, ma il primo posto in condominio con l’Efes certifica il valore e i progressi di un roster incredibile. Nel nuovo ordine del Vecchio Continente, forse ora c’è spazio per i catalani…
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