La settima meraviglia del Pana, battuto l’ASVEL

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Il Pana vince agevolmente nel round 28 di Turkish Airlines EuroLeague contro la compagine francese del LDLC ASVEL Villeurbanne. Grazie a questo successo i greci raggiungono 18 vittorie nella manifestazione (sette consecutiva in casa), mentre per i francesi si tratta della 22esima sconfitta in fila. Nel turno precedente, il Pana aveva sbancato il Wizink Center di Madrid, mentre l’ASVEL aveva battuto l’Olimpia Milano. Per l’occasione la compagine di Atene ha indossato una maglia special edition di colore viola.

Ad OAKA il match si conclude sul punteggio di 85-67.

Un primo tempo equilibrato e poi la fuga del Pana

Avvio di gara davvero molto bilanciato, con i padroni di casa che rimangono sempre avanti, ma non riescono ad allungare in maniera importante. Ed infatti si portano solo a due possessi di vantaggio in diverse occasioni, ma dopo i primi 10′ il punteggio vede il Pana avanti addirittura solo di tre punti (20-17) complice una tripla messa a segno dal veterano Joffrey Lauvergne, che permette si suoi di accorciare a ad un solo possesso.

Nel secondo periodo, la situazione non cambia con le due squadre che si alternano il vantaggio e si va all’intervallo lungo sul 38-36 in favore dei greens. Da una parte c’è la compagine di coach Ergin Ataman che non vuole cadere per nessuna ragione nella trappola ASVEL, dall’altra i francesi vogliono provare a fare da guastafeste ai greci e provare a sbancare OAKA.

Pana

Al rientro dagli spogliatoi però la musica inizia leggermente a cambiare. Sloukas e compagni cominciano a giocare con maggiore intensità e si portano sulle nove lunghezze di vantaggio (52-43), ma l‘ASVEL non si spaventa ed accorcia sul -4. Il Pana decide di alzare ulteriormente il ritmo della sfida e vola sulla doppia cifra di vantaggio (59-48) con Grigonis.

Ad inizio dell’ultima e decisiva frazione, gli ospiti provano nuovamente a rientrare in partita, arrivando al -6, ma la compagine ateniese decide di mettere il turbo e vola in modo importante chiudendo sul +18.

Il fattore OAKA

OAKA è sempre stato un palazzo difficile da espugnare perchè il calore dei tifosi del Pana ha sempre fatto la differenza. Dopo anni in cui il Panathinaikos è stato lontano dai primi posti in classifica, ecco che in questa stagione è tornato ad essere molto competitivo. Coach Ergin Ataman con il suo carisma è riuscito a mettere insieme una squadra di grandi giocatori che all’inizio come giusto che sia visto che si trattava di un gruppo totalmente nuovo ha fatto fatica, ma poi nel corso della regular season ha saputo crescere insieme.

Tra i punti di questa squadra c’è indubbiamente OAKA. Infatti, su 15 partite disputate in casa lo score dice 12-3 e quindi è piuttosto evidente di quanto sia difficile vincere ad Atene. Ora mancano sei partite al termine della stagione regolare e solo due saranno in casa, una di queste sarà un vero e propio scontro diretto perchè il Pana giocherà contro il Barcellona ed in palio c’è un bel secondo posto in classifica.

I fantastici 5

Nel successo ottenuto contro l’ASVEL sono ben cinque i giocatori del Pana che hanno chiuso in doppia cifra. Partiamo dal top scorer del match: Jerian Grant, autore di 21 punti (80% da 2, 60% da 3 e 80% TL) con 25 di valutazione. Dopo aver conquistato il premio di MVP di EuroCup la passata annata con la canotta del Turk Telekom, l’ex giocatore dell’Olimpia Milano sta disputando una stagione da grande protagonista in Grecia ed è uno dei pilastri della squadra.

A seguire troviamo Mathias Lessort. L’ex pivot del Partizan sta dominando in lungo e in largo all’interno della manifestazione. Gioca con una fiducia disarmante ed in campo è davvero difficile da fermare. 17 punti e 25 di valutazione.

A quota 14 ci sono Kostas Sloukas e Marius Grigonis. Il giocatore greco è un assoluta garanzia e quando gioca come sa è davvero “Spettacolare” come direbbe Maninni vederlo giocare. Invece, il lituano è cresciuto molto ed è molto importate all’interno del gruppo guidato da Ataman, perchè è un giocatore che fa la cosa giusta al momento giusto.

Ed infine c’è Kendrick Nunn, entrato “In punta di piedi” per citare una canzone di Enrico Nigiotti che dopo un periodo di ambientamento, è diventato una pedina fondamentale.

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